Donnavventura: Dakhla, un'oasi nel Sahara Occidentale

A poca distanza a nord del Tropico del Cancro, nell'estremo sud del Marocco, su un’isola sabbiosa che si protende nell'oceano per 40 km, si trova Dakhla. Fondata dagli spagnoli nel 1844, un tempo chiamata Villa Cisneros, questo avamposto è uno degli ultimi nuclei abitati del paese prima di raggiungere la Mauritania. 

Un'oasi di tranquillità, dove praticare kitesurf, percorrere strade sterrate, godere di bellissimi tramonti sull'oceano e rigenerarsi nel silenzio più assoluto. Dakhla è una meta alternativa e nonostante il turismo sia ancora in una fase iniziale, negli anni ha attirato l'attenzione di sportivi, soprattutto surfisti e kitesurfer, proprio per la sua particolare conformazione e le condizioni ideali che offre: vento costante e acque placide. 
Proprio per questo è inclusa tra le tappe del campionato del mondo di kitesurf.

Tuttavia, oltre a catturare il cuore dei viaggiatori più avventurosi, questo luogo situato nel mezzo del nulla offre anche diverse attrazioni culturali come il piccolo museo dedicato alle tradizioni del Sahara, le immancabili moschee e addirittura una cattedrale cattolica, testimonianza della colonia spagnola. 

Circondata dal deserto, Dakhla è soprattutto una città di mare, qui infatti la maggior parte della popolazione locale vive di pesca.
Le temperature oscillano tra i 18° gradi d'inverno e i 32° d'estate, rendendola una meta piacevole tutto l'anno.
Caratterizzata da un piccolo centro con ristorantini tipici e surf camp attrezzati, questa destinazione regala scenari naturali ancora incontaminati tutti da scoprire. Non mancano infatti le escursioni, tra le più famose quella che conduce alla Dune Blanche, una grande duna bianca situata nella zona settentrionale della baia.  Le acque cristalline lambiscono le dune dorate che sembrano cambiare colore all'ora del tramonto regalando uno spettacolo unico.