Donnavventura alla scoperta di Gibilterra
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Si trova su suolo spagnolo, ma è very british: una piccola rocca tra Mediterraneo e Atlantico
Oggi vi portiamo alla scoperta di Gibilterra, un piccolo territorio britannico situato sull’estremità meridionale della Penisola Iberica, dove il Mar Mediterraneo si incontra con l’Oceano Atlantico. Si estende su di una superficie di circa sette chilometri quadrati e dista quattordici chilometri dalle coste del Marocco.
Ha da sempre rappresentato un crocevia tra l’Europa, l’Africa e il nuovo continente. Uno dei simboli incontrastati di Gibilterra si trova nello sperone meridionale ed è il faro di Europa Point; costruito nel 1841 ha sempre rappresentato un punto di riferimento per tutti i naviganti ed è stato automatizzato solo nel 1994. Si staglia imponente nonostante la sua altezza sia solo di venti metri, poiché situato su di uno sperone roccioso a cinquanta metri sul livello del mare ed ha una portata luminosa di diciannove miglia marine.
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Questo piccolo lembo di terra è stato storicamente conteso: in epoca medievale era sotto il dominio dei Mori a cui è seguito quello spagnolo e dal 1713 è divenuto territorio britannico d’oltremare.
Sono molte le popolazioni che sono passate da questo punto strategico.
Simbolo indiscusso di Gibilterra sono le mitiche Colonne d’Ercole, fin dall’antichità non esprimono solo un concetto di limite geografico, ma anche un limite di conoscenza. Lo Stretto di Gibilterra è da sempre stato infatti considerato un non plus ultra, eletto da Ercole come “limite invalicabile”.
A 426 metri sopra il livello del mare si erge la Rocca di Gibilterra, che domina tutto il promontorio.
Questa rocca è l’habitat naturale di numerose specie di uccelli, ma non solo, lo è anche dei simpatici macachi, le scimmie originarie dell’Africa del nord. Con la loro simpatia, astuzia e golosità sono diventate l’attrazione più divertente del territorio.
Gibilterra vanta uno degli aeroporti più particolari al mondo; la pista di atterraggio, infatti, attraversa perpendicolarmente la strada principale della città che, nel momento dell’atterraggio e del decollo, viene chiusa al traffico.
Il centro cittadino è tipicamente inglese ed è in contrasto con il Castello Moresco, che rimane una delle poche testimonianze della dominazione araba. A Gibilterra si trova una piccola parte italiana, infatti presso la famosa Caletta si trasferì una comunità di pescatori genovesi che si dedicarono alla pesca ed ad attività commerciali. Un retaggio di questa immigrazione sicuramente è la pittoresca tinteggiatura molto colorata che rimanda ai borghi liguri.
Gibilterra è suggestiva, affascinante, caratteristica e straordinaria da un punto di vista naturalistico. Sicuramente una meta insolita e fuori dal comune, ma che merita di essere visitata.