Alla scoperta dell'arcipelago di origine melanesiana, un paradiso tra l'Australia e la Polinesia
Gli abitanti originari delle isole Fiji sono di origine melanesiana ed hanno goduto della bellezza suprema di questo arcipelago in maniera esclusiva sino al XVII’ secolo, quando l’esploratore olandese Abel Tasman attraccò durante il viaggio di ritorno dalla sua prima spedizione nel Pacifico. Qui sostò anche l’impavido ed instancabile capitano inglese James Cook anche se la vera esplorazione dell’arcipelago si deve al capitano William Bligh, il cui nome però è indissolubilmente legato all’episodio dell’ “ammutinamento del Bounty”, la nave di cui era al comando.
Durante il secolo successivo le isole Fiji videro l’arrivo di numerosi coloni, soprattutto britannici, attratti dalla possibilità di commerciare in legnami pregiati come il sandalo. Nel 1874 divennero colonia britannica riconquistando l’indipendenza un secolo dopo, nel 1970.
L’invidiabile collocazione geografica nella zona sud ovest dell’Oceano Pacifico, tra l’Equatore ed il Tropico del Capricorno, tra l'Australia e la Polinesia, fa si che vi sia un clima subtropicale, caldo e umido che favorisce la crescita di una rigogliosa e fitta vegetazione a cui fa da contraltare cromatico il bianco abbagliante delle spiagge coralline. Si contano 322 isole di cui solo un terzo è abitato da un melting pot che fa delle Fiji il paese più multietnico del Sud Pacifico.
Tra gli arcipelaghi più famosi va citato quello delle Mamanuca, composto da una ventina di isole, immerse in una laguna formata dalla Malolo Barrier reef, che regala scenari sommersi di rara bellezza: un mondo vivace e variopinto, in continuo movimento, dove pesci piccoli e grandi sembrano fare a gara per chi sfoggia la livrea più bella. Le attività che si possono praticare sono innumerevoli, snorkeling e diving in primis, ma anche kite surf e wind surf grazie ai venti alisei che soffiando gonfiando le vele.
E’ qui che si trovano Castaway Island e Monuriki, il prototipo dell’isola deserta tanto da essere stato più volte scelta come set naturale di importanti produzioni cinematografiche, una su tutte il film Cast Away con Tom Hanks. In termini di bellezza e attrattive l’arcipelago delle Yasawa non è da meno, anche qui le candide spiagge sono lambite da acque trasparenti e scintillanti, difficile individuare la più bella, ma certamente va citata la raffinata Champagne Beach con la sua sabbia dorata, il cui colore ricorda il perlage del sublime vino francese.