Donnavventura

Donnavventura: Route 66, la madre di tutte le strade

Da Chicago a Santa Monica: un viaggio che attraversa l'America più autentica

18 Mag 2016 - 10:13

Definita “the mother road”, ovvero la madre di tutte le strade, questo leggendario rettilineo attraversa ben 8 stati e infiniti paesaggi, uno più bello dell’altro, per questo chiunque abbia percorso la Route 66 dice di averci lasciato un pezzetto di cuore.

Fu inaugurata nel novembre del 1926 e originariamente collegava Chicago con la spiaggia di Santa Monica attraversando Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California, per una lunghezza complessiva di 3.755 chilometri.

La United States Route 66 è anche una delle prime highway federali e rivestì una notevole importanza per la migrazione verso ovest, supportando l'economia delle comunità che attraversava. Nei favolosi anni ‘50 divenne la strada preferita da chi andava in vacanza a Los Angeles e dintorni. È lungo questo tragitto che sono nati i primi fast food, compreso il primo McDonald’s aperto a San Bernardino e ancora oggi in attività.

Con la nascita dell’Interstate Highway System, nel 1985 fu rimossa dal sistema delle highway e venne ribattezzata con il nome di Historic Route 66 in virtù del suo fascino rimasto inalterato nel tempo e di quella sua dimensione straordinaria che ne fanno un autentico e singolare microcosmo culturale americano universalmente riconosciuto.

Lungo il suo sviluppo si susseguono infiniti scenari, paesaggi agresti che sono un tripudio di terra rossa, immense distese verdi dove pascolano grandi mandrie e ovunque si volga lo sguardo si trovano tributi a questa storica strada: insegne, cartelli, murales, locali, negozi, caffe…

Raggiunto lo Stato del Texas è d’obbligo una sosta al Philips 66, la prima stazione di servizio texana avviata nel 1920. E’ stata operativa per oltre 50 anni e oggi rimane uno dei tanti nostalgici cimeli che costellano la strada. Altra imprescindibile tappa è quella al Midpoint Caffe, situato esattamente a metà del percorso, nei pressi di Adrian, a poca distanza dal confine con il New Mexico. Il locale è stato fondato nel 1928 ed è un’esplosione di colori, targhe, oggetti e tributi vari che inneggiano alla più sognata delle strade americane. Proseguendo si raggiuge Seligman, in Arizona, che nel 1987 si è guadagnata l’appellativo di “Birthplace of Historic Route 66” ovvero città in cui è nata la Storica Route 66, per via dei grandi sforzi portati avanti dalla popolazione per non far cadere nel dimenticatoio la Route 66 dopo la sua esclusione dal sistema delle highway anzi, dandole nuovo slancio e vigore elevandola al grado di historic highway, contribuendo in maniera determinante al successo di cui gode tutt’ora. I riferimenti alla strada sono ovunque, Seligman è un’autentica città culto, un po’ kitsch, interamente votata alla celebrazione continua, vistosa, divertente e ridondante della Route 66; è un enorme tributo all'antico tracciato rappresentato da cartelli appesi ovunque, insegne di locali e negozi straripanti di ogni genere di souvenir marchiato 66.

Siamo ormai in dirittura d’arrivo, percorrendo 200 chilometri circa si entra in California e, raggiunta la costa, nei pressi del Molo di Santa Monica si trova il cartello che avvisa della fine della mitica Strada: Santa Monica, 66, end of Trail… obbiettivo raggiunto!

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