Il team di Donnavventura ci guida in una pittoresca cittadina nel cuore dell’Alentejo, tra testimonianze storiche e stradine pittoresche
© donnavventura
Con il viaggio di Donnavventura verso Lisbona, il team ha fatto una tappa a Evora, una caratteristica cittadina nel cuore dell’Alentejo. Questa città dalle antiche origini, nel corso degli anni ha destato l’attenzione e la curiosità di molti, tanto da essere scelta come residenza dai re del Portogallo nel XV secolo; Sorge in una regione di uliveti baciati dal sole, centri fortificati e villaggi caratteristici.
Divenuta Patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1986, è considerata una vera e propria città museo per la presenza di numerose testimonianze architettoniche negli stili più vari. Seconda solo a Lisbona per la quantità di monumenti nazionali, il suo centro storico è protetto da imponenti cinte murarie, opere risalenti ad epoche diverse, le ultime del XVII secolo. Il modo migliore per visitarla è a piedi, percorrendo le pittoresche stradine acciottolate, ammirando le tipiche abitazioni imbiancate a calce e decorate con linee ocra, rimaste immutate nei secoli, e sostando nei ristoranti a conduzione familiare, dove assaporare i migliori prodotti locali. Evora è stata un importante centro commerciale e religioso e ciò si riflette nei numerosi siti turistici dislocati all’interno delle mura; numerose le rovine di epoca romana, tra le più significative e meglio conservate del Portogallo.
La vivacità della città non si deve solo al suo patrimonio architettonico, infatti qui vi è la sede di una delle più antiche e prestigiose università del Portogallo, l’Universidade do Espiritu Santo, fondata nel 1559 dal cardinale D. Henrique come Collegio della Compagnia di Gesù, che dal 1973 ha istituito al suo interno l’attuale sede. Oggi accoglie all’incirca 10.000 studenti l’anno. Il cuore di Evora, nonché il punto d’incontro dei giovani universitari è la Praca do Giraldo, con i suoi numerosi cafè e locali. Partendo dai portici della piazza si possono raggiungere i principali punti di interesse: Il Tempio e le Terme Romane, l’Igreja de Graca e l’Igreja de Sao Francisco. Quest’ultima la cui architettura è influenzata dallo stile gotico e manuelino, affascina i visitatori con l’armonia e l’eleganza degli altari d’oro e delle pareti decorate dagli azulejos; percorrendo la navata si raggiunge la sezione più significativa della chiesa, la Capela dos Ossos, la Cappella delle ossa.
Tutta la cappella è coperta da almeno 5.000 ossa umane e teschi, e fu costruita da un monaco francescano durante il periodo della rinascita cattolica, con l’intento di spingere i fedeli alla riflessione sulla brevità della vita.
L’emblema della città resta comunque la maestosa cattedrale di Santa Maria Assunta (Sé Catedral), un'altra testimonianza della presenza romana nonché una delle più grandi chiese del Portogallo. All’interno si può visitare la Cappella de Nossa Senhora da Piedade (chiamata anche Cappella di Esporão) ed ammirare le notevoli decorazioni in stile rinascimentale. Per il pernottamento le donnavventura hanno scelto una location unica nel suo genere: il Convento do Espinheiro: un hotel di lusso ricavato in un convento ristrutturato del XV secolo, circondato da 80.000 mq di giardini, a pochi km dal centro di Evora. Questa struttura a cinque stelle regala un’atmosfera davvero particolare: dotata di spa, campi da tennis e piscine coperte ed esterne, una vera e propria oasi di pace dove rilassarsi e prendersi cura di sé.