Donnavventura

Donnavventura in Guatemala

Uno degli ultimi incontaminati angoli di mondo in cui si vive in maniera simbiotica con l’acqua

22 Nov 2016 - 16:53

Il Rio Dulce disegna uno degli angoli più suggestivi del Guatemala, prima di gettarsi nelle acque dell’Oceano Atlantico, sfociando nella baia di Amatique. Nasce dal lago Izabal, il più grande del Paese, e nel punto in cui si genera sorge il Castillo de San Felipe de Lara, un piccolo forte coloniale spagnolo che aveva il compito di fermare e ricacciare indietro i pirati dei Caraibi che avessero tentato di risalire la corrente per arrivare al lago, allora un importante scalo per le navi mercantili.

In questo tratto di fiume si incontrano le prime casette dal tetto di paglia e proseguendo si raggiunge il lungo e stretto lago chiamato El Golfete, che si estende per circa 10 miglia prima di cominciare a serpeggiare tra spettacolari gole immerse nella più fitta e rigogliosa vegetazione ed è qui che si materializza l’autentica bellezza di questo scenario che ha la perfezione e l’armonia di un quadro di Monet, dove delicate ninfee sono la punteggiatura di questo incantevole scorcio segreto. Le ninfee che lui dipingeva erano quelle del suo giardino a Giverny, ma certamente anche questo luogo così lontano gli avrebbe ispirato capolavori.

Il Rio Dulce è uno degli ultimi incontaminati angoli di mondo in cui si vive in maniera simbiotica con l’acqua. Le piccole e semplici abitazioni affacciano sul fiume e tutti hanno una barca, anche minuscola, che persino i bambini più piccoli sanno portare. I volti sorridenti delle persone riflettono la grande armonia che si respira in questo luogo dove l’acqua è calma e la vegetazione rigogliosa brilla di un intenso color smeraldo. Alberi di teak, mogano, palme e fiori tropicali nascondo scimmie urlatrici e tucani, mentre eleganti aironi bianchi dalle lunghe zampe scure fanno capolino dal fogliame, come silenziose sentinelle.

Il Rio Dulce conclude il suo cammino sfociando nell’Oceano Atlantico, più precisamente nella baia di Amatique, situata all’estremità del Golfo dell’Honduras, un’ampia insenatura, lunga circa 200 km, che si estende da Dangriga in Belize, sino a La Ceiba in Honduras. E’ qui che si trova Livingston, ultimo avamposto guatemalteco, che può essere raggiunto solo navigando. Per molto tempo ha costituito il più importante porto del Paese sul Mar dei Caraibi, soppiantato poi dalla costruzione del vicino Puerto Barrios.

Ora è un tranquillo e variopinto villaggio dalla popolazione estremamente eterogenea, vi sono maya, garifuna, discendenti degli schiavi africani e dei marinai spagnoli, in una mescolanza di lingue e tradizioni diverse che combinano elementi africani, indigeni ed europei; un interessante melting pot che sembra condensare in sé la vitalità e la gioia di vivere tipiche degli abitanti dei Caraibi.

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