Donnavventura

Donnavventura a New York

Da Sex & The City all'intramontabile Colazione da Tiffany: andiamo alla scoperta dei quartieri più famosi della città che non dorme mai

26 Ott 2016 - 12:20

Fiumi di parole sono stati spesi per descrivere New York, coglierne l’essenza e celebrarne la grandiosità. E’ la città che non dorme mai, la grande mela, luogo di opportunità e generatore di sogni. Ogni quartiere ha la propria identità, ogni angolo racconta una storia diversa che registi, romanzieri, artisti e poeti hanno immortalato attraverso il loro talento o dalla quale si sono fatti ispirare.

E’ un set a cielo aperto di serie televisive di culto come Sex & The City, che l’ha fatta apparire in tutta la sua smagliante vitalità, mentre a Woody Allen è affidato il tratteggio del suo lato nevrotico, anche se il film capolavoro Manhattan è in realtà un’autentica dichiarazione d’amore in bianco e nero per questa città unica e stordente.

Se un King Kong del terzo millennio arrivasse a New York si arrampicherebbe ancora sull’Empire State Building o gli preferirebbe un altro grattacielo? Magari il Crysler Building, con il rischio di imbattersi in un Will Smith versione Man in Black che saltando da li vuole tornare negli anni ‘50, sempre che un prodigo Uomo Ragno, appollaiato su una delle prominenti teste d’aquila, non lo agguanti al volo, gustando il proseguo del film. La Fifth Avenue, la quinta strada, mecca dello shopping più sfacciatamente costoso, è anche malinconica e romantica quando Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, vi passeggia all’alba, con gli occhiali scuri e l’abito da sera… e dove vanno le anatre di Central Park quando l’acqua del lago gela, si chiedeva il giovane Holden di Salinger.

A Central Park si va anche A piedi nudi…, come Robert Redford e Jane Fonda, oppure di corsa, lungo i 90 chilometri di strade e sentieri che lo attraversano o perché qui c’è l’arrivo della più emozionante delle maratone, che parte dal ponte di Verrazzano a Staten Island e percorre i cinque borough, ossia i distretti della città: Staten Island per l’appunto e poi Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Anche questo sarebbe un bel modo per farsi un’idea globale della metropoli, una bella corsetta di 42 chilometri e 195 metri, tra ali di folla che incitano i runner a fare del loro meglio e all’arrivo c’è sempre qualcuno a congratularsi con i piccoli eroi del giorno.

Ma se volete evitarvi una massacrante prova podistica, che certo non è per tutti, potete rivolgervi a Volatour, che conosce davvero New York e da vent’anni costituisce un punto di riferimento per i viaggiatori italiani. La città disorienta con i suoi innumerevoli svaghi e la molteplicità di offerte e il potersi appoggiare a personale di lingua italiana, in grado di capire le esigenze, dare supporto ed aiutare ad ottimizzare i tempi del soggiorno non è certo cosa da poco. Chi potrebbe farvi amare questa città più di chi la ama davvero!

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri