Un rifugio perfetto per chi ha voglia di fuggire dalla realtà, senza però spingersi al di fuori del confine a stelle e strisce
Le Florida Keys sono un arcipelago di circa 1.700 isole disposte ad arco a sud-est degli Stati Uniti. La panoramica Overseas Highway, lunga 200 chilometri, collega fra loro le 40 isole abitate e prosegue sino al continente, in un susseguirsi di ponti che sovrastano le acque tropicali del Golfo del Messico da una parte e dell’Oceano Atlantico dall’altra.
Si inarca sopra le barriere coralline, le distese di mangrovie che affondano le radici nelle rive salmastre, su prati di fieno di mare e su isolotti selvaggi, attraversando scenari sempre diversi e suggestivi, che sembrano portare fuori dal mondo. E’ un po’ questo lo spirito delle Florida Keys, che sono una promessa di pace e di svago ben incarnata dalla più nota isola dell’arcipelago, nonché la più meridionale fra quelle abitate: Key West.
E’ la più antica città della Florida meridionale, fondata nel 1829; è ribelle e indipendente e sono in molti ad apprezzare la sua collocazione così appartata, trovandola terribilmente affascinante. La vicinanza a Cuba ne ha plasmato il carattere, determinando uno stile di vita lento e informale e rendendola un rifugio perfetto per quanti siano in cerca di una fuga dalla realtà, senza però spingersi al di fuori del rassicurante confine a stelle e strisce. Key Weird, isola delle stranezze, così di tanto in tanto la chiamano gli abitanti locali; stranezze e dissonanze perché alle gallerie d’arte, le librerie, i caffè raffinati e le esposizioni di fine antiquariato, si oppongono la chiassosa sfilza di negozi pacchiani, con magliette e souvenir agghiaccianti e bettole che spadellano frittelle di strombo da mangiare appoggiandosi ad improbabili tavolini sghembi sotto a tettoie di lamiera incandescente.
A Mallory square si radunano artisti di strada di ogni genere, alcuni professionisti, altri improvvisati, ma sempre piuttosto bizzarri, però che meraviglia il tramonto! Ogni sera si può partecipare al Sunset Celebration, assistendo allo spettacolare calare del sole sul golfo. Allontanandosi dal centro con il suo trambusto turistico e dalle eleganti residenze signorili del XIX secolo, ci si inoltra in un intrico di viottoli dove la vegetazione sovrasta bungalow malridotti, mentre nei vecchi quartieri cubani e bahamiani le galline razzolano fra le semplici casette di legno, dove le famiglie caraibiche siedono sotto i portici osservando e godendosi il tempo che scorre.
Il cittadino più illustre della città è certamente stato Ernst Hemingway, che vi abitò con la prima moglie Pauline Pfeiffer dal 1928 al 1940. La loro casa, oggi diventata museo, è una delle più belle di Key West, situata all’interno di un grande parco, tra banani e palme. Quando venne acquistata era in condizioni pessime e la facoltosa Pauline si dedicò al restauro, facendo arrivare mobilio e decori di lusso, tra cui suntuosi lampadari in vetro veneziano, e facendo realizzare una piscina dal costo esorbitante. L’eredità più singolare lasciata dal grande scrittore sono certamente i discendenti della sua gatta polidattila. Hemingway amava molto i gatti e non lo disturbava che qualcuno di questi si sedesse ogni tanto suoi preziosi scritti, reclamando qualche coccola. Tra di loro ve ne era una con sei polpastrelli, la progenitrice da cui discende la prolifica colonia, il cui piccolo difetto ereditario ha fatto dei suoi membri le autentiche star della casa.
L’estremo sud della Florida offre un altro paesaggio peculiare tanto quanto quello dalle Florida Keys, ovvero le Everglades, nome che evoca immediatamente ampie pianure allagate, ma soprattutto alligatori. Le Everglades sono praterie umide, un “fiume d’erba” unico al mondo, nonché la più vasta zona subtropicale incontaminata degli Stati Uniti. Sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, Riserva della Biosfera e zona paludosa di valore internazionale; costituiscono un ecosistema unico al mondo dove alligatori e coccodrilli convivono nel bel mezzo di un’avifauna ricchissima, tra specie migranti e stanziali, miriadi di pesci, farfalle ma anche lamantini e pantere della Florida. E’ un ambiente diverso da ogni altro, dove si perdono i punti di riferimento inghiottiti da queste luccicanti paludi, primordiali e un po’ sinistre, dove ci si sente osservati da centinaia di piccoli occhi… realtà o suggestione cinematografica?