L'11 novembre è San Martino. Il clima torna mite, il mosto diventa uva e tra dolci e fuochi è una continua festa
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Avete voglia di estate? Bene, tra qualche giorno con uno dei santi più famosi d’Europa torna la bella stagione. L’11 novembre è infatti il giorno dell’Estate di San Martino e se proprio le temperature non dovessero risultare poi così elevate, c’è sempre la certezza di poter godere di una giornata gioiosa tra mosto, buonissimi piatti a base di oca, se sceglierete come meta l’Europa, e tante occasioni di festa. E se proprio non avete idea di dove festeggiare San Martino, ecco a voi alcuni tra i luoghi d’Europa e d’Italia legati a questa tradizione medioevale.
UN PO’ DI COORDINATE STORICHE SU SAN MARTINO E LA SUA FESTA – Nato 316-317 in Pannonia (oggi Ungheria) è riconosciuto come un modello “europeo” di carità per il gesto di aver regalato metà del suo mantello quando ancora, giovane soldato, incontrò per la strada un povero tremante per il freddo. La notte stessa gli apparve in sogno Gesù, sorridente, avvolto in quello stesso mantello. La festa di San Martino nata in Francia, si diffuse un po’ in tutta Europa specialmente in Germania, Scandinavia e nell’Europa orientale. Con questa tradizione si celebra la fine dei lavori nei campi e l'inizio della raccolta. Il simbolo legato a questo santo è l’oca perché, secondo un’antica leggenda, Martino per evitare di essere ordinato vescovo si era nascosto sotto penne d'oca. Solitamente la festa viene accompagnata da falò e tradizioni contadine.
IN EUROPA O IN ITALIA? I PAESI DOVE FESTEGGIARE SAN MARTINO – Una delle nazioni che sente maggiormente questa festa è sicuramente la Germania dove si onore il santo con un enorme falò chiamato "Martinsfeuer. Alcune notti prima della festa e la notte stessa i bambini della zona si mettono in processione con in mano coloratissime lanterne cantando canzoni dedicate a San Martino. Solitamente la passeggiata parte da una chiesa per raggiungere la piazza principale e il corteo di bambini viene accompagnato da un San Martino moderno con tanto di cavallo. Al raggiungimento della piazza viene acceso il falò e comincia la festa. Un altro Paese legato a questa festa è l’isola di Malta. Qui, secondo la tradizione, ai bambini viene regalata un sacchetto pieno di frutta, come noci, catagne, fichi secchi, arance, mele e melograni, e dell’immancabile pane arrotolato di san Martino, l’Hobza ta 'San Martin. La festa si celebra nel villaggio di Bahrija alla periferia di Rabat. Se invece avete voglia di assaggiare un piatto a base d’oca veramente dovete raggiungere la Svezia dove, specialmente nella zona meridionale del Paese, si cucinano una gustosissima cenetta tutta a base di oca al termine della quale viene servita una deliziosa charlotte di mele.
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Se invece volete rimanere in Italia, due sono i luoghi che sentono maggiormente questa festività: Predazzo, in Valle di Fiemme, e Venezia. A Predazzo in Valle di Fiemme, Trentino Alto Adige, l’undici novembre si danza intorno al fuoco, rapiti dai suoni ancestrali di corni e campanacci. La festa comincia alle 20.00, dopo il suono dell’Ave Maria. E mentre i cinque falò illuminano i fianchi delle montagne che circondano il paese, i giovani vi danzano intorno suonando i corni di vacca o di capra, i campanacci delle mucche e le cracole, che riproducono il gracidio delle rane, agitando vecchie scope infuocate. E’ punto di orgoglio dei cinque rioni, Ischia, Sommavilla, Pié di Predazzo, Molin e Birreria, riuscire a far salire le fiammate più in alto di tutti.
La raccolta della legna tiene impegnati numerosi ragazzi che vi dedicano i tiepidi pomeriggi d’autunno: cercano rami, piante secche, d’abete, di larice, di pino. Quest’attività è in parte segreta perché la maestosità della catasta deve apparire solo nel giorno di San Martino. Infine, ci si ritrova in piazza SS. Filippo e Giacomo, per emettere un incredibile e assordante suono corale. Fra un wϋster e un bicchiere vin brulé la festa continua fino a notte fonda. Per maggiori informazioni: www.visitfiemme.it . Mentre a Venezia, i bambini mentre cantano una simpatica filastrocca in dialetto, armati di pentole e coperchi, gironzolano di campo in campo e di calle in calle domandando ai passanti o ai commercianti qualche spicciolo per comprare il dolce di San Martino (la versione più antica è quella fatta con le cotogne), qualche caramella o qualche dolcetto tradizionale di cotognata (persegada) di varie fogge.
Tra le varie località avete scelto la Valle di Fiemme? Il video qui di seguito è un anticipo della sua bellezza...