© Ente del Turismo | Spiaggia delle Canarie
© Ente del Turismo | Spiaggia delle Canarie
Una lunga tradizione di agricoltura sostenibile con ben dieci vini a Doc. Le piantagioni dei “fiori di fuoco”
© Ente del Turismo | Spiaggia delle Canarie
© Ente del Turismo | Spiaggia delle Canarie
Isole Canarie, non solo spiagge meravigliose e località uniche al mondo, ma anche un’origine vulcanica che rende la terra fertilissima e permette la coltivazione di uva, caffè, canna da zucchero, frutta tropicale e fiori esotici.
Per la sua collocazione geografica, sull’arcipelago delle Canarie si trovano diverse specie vegetali tropicali; il clima poi aiuta nello sviluppo di un’agricoltura diffusa con anni di tradizione e storia alle spalle. Per questo oggi le isole si impegnano a incentivare un modello di coltura e uno stile di vita che i turisti possono scoprire visitando vigneti, piantagioni di caffè e di canna da zucchero.
Il vino - Le Isole Canarie vantano una lunga tradizione nella produzione di vino e nelle coltivazioni viticole. Il vino, che ancora oggi si produce a livello locale, in origine è stato portato dagli esploratori che transitavano di qui proseguendo verso il Nuovo Mondo. I produttori hanno poi perfezionato l'arte della viticoltura per secoli e in epoche più recenti, i coltivatori hanno iniziato ad adottare metodi di produzione biologica, come nei vigneti di Gáldar (Gran Canaria), e di La Villa de La Orotava e Güimar (Tenerife). L'arcipelago canario conta dieci vini con la denominazione di origine, cinque delle quali si trovano a Tenerife (Abona, La Orotava, Tacoronte-Acentejo, Valle de Güímar e Ycoden-Daute-Isora) e altri cinque a Gran Canaria, La Gomera, El Hierro, La Palma e Lanzarote.
Viticoltura epica - la viticoltura assume a Lanzarote connotati epici: qui gli agricoltori hanno sfidato gli elementi della natura, il vento e la terra, per creare tra i migliori vini delle isole e fra i più premiati in Europa. Hanno modellato il suolo con apposite buche dove far crescere le piantine di vite e mantenere la poca umidità necessaria a produrre un’uva incredibile. I vigneti nella zona del parco naturale di La Geria, che comprende anche quelli presenti nei comuni di Yaiza, Tías, Tinajo, San Bartolomé e Teguise, sorgono infatti su un terreno prevalentemente vulcanico e la crescita delle piante viene favorita attraverso delle tecniche di coltivazione che sfruttano l’umidità degli Alisei.
Lo zucchero di canna e il rum - Nei territori di Tenerife e Gran Canaria si possono osservare chilometriche distese di canne da zucchero, coltivate secondo tradizioni risalenti a più di quattrocento anni fa e raccolte solo una volta all'anno per distillare il gustoso rum delle Canarie. Qui, all'ombra del Parco Nazionale del Teide o sui Sacri Monti di Gran Canaria, (riconosciuti insieme al Risco Caído come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO), i turisti giungono da tutto il mondo per scoprire come la canna da zucchero viene lavorata con metodi che privilegiano l’etica e la sostenibilità ambientale.
Fiori di fuoco - C’è poi anche la coltivazione delle Protee, uno dei fiori esotici più belli e ricercati che appartengono a un genere primordiale di piante molto diffuso in Sudafrica e in Australia.. Sono noti anche con il nome “fiori di fuoco” perchè nascono quando gli incendi liberano il suolo dalle foglie che nascondono e soffocano i semi. Piantagioni di protee visitabili sorgono proprio accanto alla strada che conduce i visitatori al Parco Nazionale Caldera de Taburiente. La posizione strategica ha fatto sì che il sito sia diventato una tappa obbligatoria per i visitatori che passano per El Paso.
Per maggiori informazioni: www.ciaoisolecanarie.com