© Ente del Turismo | Copenhagen, ph Daniel Rasmussen
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Alla scoperta della Capitale Mondiale dell'Architettura UNESCO 2023 fra architetture avveniristiche, quartieri all’avanguardia, esperienze emozionati
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Copenaghen è la capitale più bike friendly al mondo (ha infatti più bici che abitanti), probabilmente la sola dove si può fare tranquillamente il bagno nel porto e sicuramente l’unica dove i tuffatori dalle grandi altezze della Red Bull Cliff Diving World Series si sono sfidati lanciandosi in mare dai 40 metri del tetto dell'Opera. Quest’anno c’è un motivo in più per visitarla, dato che è stata decretata dall’UNESCO Capitale Mondiale dell'Architettura.
Sostenibile, vivibilissima, all’avanguardia - Considerata fra le città più vivibili del mondo, la capitale danese è pioniera nella progettazione urbana e nella sostenibilità ambientale e sociale. All’avanguardia per quanto riguarda l'architettura e lo sviluppo urbano innovativo, fortemente impegnata in materia di clima, sostenibilità e vivibilità (l’obiettivo è di diventare la prima città “carbon free” al mondo entro il 2025) è sede di molti fra i principali studi internazionali di architettura da Bjarke Ingels Group (BIG) a Henning Larsen Architects. Il suo stile, informale ed ecofriendly, è unico e condiviso con i turisti, che vengono avvolti da un'atmosfera accogliente, piacevole, calorosa mentre (possibilmente in compagnia di amici e persone care) assaporano i piaceri della vita e di una vacanza sicuramente non banale. In una parola, hygge, un termine danese difficile da tradurre: letteralmente significa benessere, calore, intimità, ma racchiude molto altro, una filosofia di vita che fa dalla Danimarca uno dei paesi più felici della terra. E che – come si scopre facilmente anche visitando Copenaghen – viene utilizzato per tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Opere visionarie - L'architettura danese è nota non solo per la sua attenzione all’aspetto sociale e per il suo approccio democratico e green, ma anche per una serie di incredibili opere visionarie in cui il futuro si fa presente. Molte di esse si trovano a Copenaghen, dove si spazia dal termovalorizzatore di CopenHill con pista da sci sul tetto e parete di arrampicata sul muro esterno al ponte circolare Cirkelbroen per pedoni e biciclette, dai frequentatissimi bagni galleggianti del porto (Islands Brygge, Kalvebod Brygge, Sluseholmen e Fisketorvet) ai ristoranti e alle aree ricreative sui tetti. Ecco cosa non perdere, fra architetture avveniristiche (tutte la visitare), quartieri all’avanguardia, esperienze emozionati.
Il BLOX e Black Diamond - In pieno centro, affacciato sul porto, il Danish Architecture Center (DAC) è il fulcro pulsante di quanto programmato per tutto il 2023 in occasione Capitale Mondiale dell'Architettura ed ospita la mostra permanente aperta per l’occasione Made in Denmark, che porta alla scoperta della storia dell'architettura danese dall'epoca vichinga a oggi. Si trova nel BLOX, iconica e articolata struttura progettata dallo studio di architettura di fama mondiale OMA, innovativo centro di cultura contemporanea sede anche di altre realtà creative e culturali. Al suo interno ci sono anche il caffè BLOX Eats e un negozio di oggetti di design, all’esterno aree ricreative vicino all'acqua (fra cui un parco giochi) diventate un punto d'incontro per famiglie, appassionati di fitness, ciclisti, ragazzi che studiano o lavorano en plein air. A pochi passi, un altro iconico edificio firmato dagli architetti Schimdt, Hammer e Lassen, fra le principali attrazioni architettoniche moderne del lungomare: il Black Diamond, contemporanea e monumentale estensione della Biblioteca Reale di Danimarca, così chiamato per le sue lucenti sfaccettature irregolari che rispecchiano il cielo e il mare. Vale la pena di entrarci per farsi stupire dalla sua grandiosità, dalle innovative soluzioni architettoniche, dal grandioso dipinto di Per Kirkeby di 200 mq che ne adorna il soffitto. E anche per visitare il Museo Nazionale della Fotografia ricco di 50.000 pezzi e le interessanti mostre temporanee.
Il ponte circolare e il teatro d’opera - Proprio di fronte al Black Diamond, dall’altra parte del canale sul porto di Christianshavn, il Cirkelbroen con le sue 5 piattaforme circolari e i 5 alti alberi, è il ponte più spettacolare di Copenaghen. Disegnato dall'artista danese-islandese Olafur Eliasson, ricorda una nave attraccata alla banchina. Con la sua forma sinuosa, incoraggia biciclette e pedoni a ridurre la velocità, a fare una piccola pausa e godersi il panorama. Proseguendo oltre verso nord, si affaccia sulle acque anche la Royal Danish Opera House, tra i più moderni teatri d'opera del mondo e fra i più costosi mai costruiti (oltre 500 milioni di dollari). Progettato dall'architetto danese Henning Larsen, è situato sull’isoletta di Holmen proprio di fronte al Palazzo reale di Amalienborg, ed è allineato con Chiesa dei Marmi, in modo tale che uscendo dall’edificio si possano vedere ambedue. Pregiatissimi i materiali usati per la sua costruzione. Il soffitto dell'auditorium principale è decorato con 105.000 fogli di foglia d'oro a 24 carati, pari a 1,5 chili d'oro.
Architetture dall’acqua – Sicuramente inusuale ed affascinante è ammirare queste (ed altre) architetture dall’acqua, per capire come a Copenaghen contemporaneo e antico si fondano armoniosamente. Piacevole, e hygge, è fare un tour fra i canali (ne vengono organizzati di varia durata e prezzo), imbarcandosi a Nyhavn (l’antico e coloratissimo porto) o vicino a Christiansborg. Chi vuole scoprire gemme nascoste o scorci inusuali può affidarsi a Hey Capitan, con piccole barche “sociali” (in cui si invogliano i passeggeri a socializzare fra loro) per una dozzina di persone e giovani e competenti guide. Si va alla scoperta degli imponenti edifici del porto, dei pittoreschi canali di Christianshavn, tra houseboat e case dal fascino antico, di Nordhavn, ex area portuale a 4 km dal centro che si sta trasformando in un quartiere green tra i più all'avanguardia in Europa. Si tratta di un imponente progetto di riqualificazione che, in una cinquantina di anni, dovrebbe dar vita alla Sustainable City of the Future, una città a emissioni zero basata interamente su trasporti pubblici e green mobility. E poi si vedono dall’acqua gli Urban Rigger, abitazioni per studenti ricavate da vecchi container, con spazi comuni: veramente innovativi, sono alloggi economici e sostenibili, vista sul mare e comfort moderni ideati dallo studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group). Spingendosi verso sud, si può esplorare il recentissimo quartiere di Sydhavnen, ex zona di pesca che sta vivendo un notevole boom architettonico, in un inconsueto mix di natura, architetture contemporanee, autentica vita portuale ai margini della città.
I Green kayak e il termovalorizzatore su cui si scia – In alternativa, si può anche affittare una GoBoat da 8 posti o avventurarsi fra i canali in kayak, fatto sicuramente strano per noi, ma normalissimo per i danesi. Volendo, si può anche avere a disposizione gratuitamente un Green kayak, e in cambio portare a terra al ritorno, gli eventuali rifiuti in cui si è incappati, pesarli e postare una foto sui social. Restando in tema di rifiuti, vale la pena di spingersi in periferia fino alla collina di Amager per vedere da vicino CopenHill, il più ecologico termovalorizzatore al mondo (visitabile), la cui sagoma si scorge sul fondo dello skyline cittadino. Dal suo tetto (dove è stata realizzata un’area escursionistica) scende una futuristica pista da sci artificiale di 200 metri (si noleggiano in loco sci e snowboard) accanto alla quale. Per gli scalatori più provetti è stata creata una parete da arrampicata di 85 metri, la più alta del mondo.
Tour architettonici - Anche nelle zone più periferiche, molti, e di grande interesse, edifici e quartieri in cui il contemporaneo è protagonista. Chi volesse scoprirli, e saperne di più, può affidarsi a Cph:Cool che in occasione della capitale Mondiale dell’Architettura organizza fino a fine 2023 interessanti e inediti Tour architettonici guidati. Fra le varie realtà che fa scoprire, nel quartiere di Ørestad (uno dei quartieri più recenti di Copenaghen, imperdibile per chi è interessato all’architettura contemporanea) c’è Tietgenkollegiet, futuribile ed ecologico campus universitario ispirato alla tradizionale architettura Hakka della Cina meridionale progettato dagli architetti danesi Lundgaard & Tranberg. A pianta circolare, al fine di sviluppare la convivialità degli studenti, ha al piano terra ampi spazi in comune affacciati su un giardino alberato e piccoli appartamenti con grandi vetrate ai piani superiori. Poco lontano, l’archistar francese Jean Nouvel ha progettato la Copenaghen Concert Hall, sede della Danish National Symphony Orchestra, grande edificio a forma di cubo, ricoperto da grandi schermi blu che ricordano l'acqua, su cui è possibile proiettare contenuti visivi, con un tetto in vetro di 500 m². Nella zona meridionale di Ørestad, un’altra iconica costruzione, 8Tallet uno dei progetti più famosi del noto architetto danese Bjarke Ingel. Quando fu inaugurata nel 2010, era il complesso residenziale più grande della Scandinavia con 470 appartamenti. La sua pianta ricorda un 8, il tetto di erba si estende per circa 2.000 mq.
Design e arte contemporanei - Fra gli spazi espositivi dedicati al design e all’arte contemporanei, due sono veramente imperdibili: il Designmuseum Danmark e Cisternerne. Ospitato nel Royal Frederik's Hospital (il primo ospedale pubblico della Danimarca, poco distante da Amalienburg) e riaperto lo scorso anno dopo una radicale ristrutturazione, il Designmuseum Danmark è dedicato al design, alle arti decorative e all’artigianato danesi e internazionali dal tardo Medioevo ai giorni nostri. Oltre alla collezione permanente (dove hanno posto di rilievo Poul Henningsen, Kaare Klint e Arne Jacobsen e altri designer danesi di fama internazionale), il museo presenta anche mostre temporanee. Nello Showroom si possono acquistare oggetti di design industriali danesi, ceramiche, vetro, complementi d’arredo, tessuti. D’estate è piacevole una sosta alla Caffetteria, con i tavoli apparecchiati nel bel cortile Grønnegård. Molto suggestivo lo spazio della Cisterna (Cisternerne), galleria d’arte sotterranea ricavata da quelli che un tempo erano i bacini di Copenaghen, scavati sotto l'erba verde del parco Søndermarken di fronte al Castello di Frederiksberg, uno dei quartieri più belli della città. Oggi l’enorme e buio spazio sotterraneo (conteneva 16 milioni di litri di acqua potabile) è lo spazio d'arte contemporanea più cool della capitale ed ospita sorprendenti mostre site-specific. Fino al 30 novembre si può ammirare l’installazione dell'artista sudcoreano Kimsooja, che trasforma la cisterna in un sacro mare di luce.
Per maggiori informazioni: www.visitdenmark.it