© Ente del Turismo
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Una città che per la sua bellezza inconsueta è Patrimonio Unesco dell’Umanità
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La città di Cuenca, famosa per le sue case sospese nel vuoto e sostenute da travi di legno secolare, è stata eletta Capitale spagnola della Gastronomia 2023. L’andalusa Sanlúcar de Barrameda, ha quindi ceduto il testimone all’affascinante città di Castiglia-La Mancha, nominata per la ricchezza e la varietà dei prodotti locali e per un’innovazione saldamente legata alla tradizione.
La nomina, con il ricco programma di eventi dal titolo “Cuenca Deliciosa”, è un motivo in più per visitare questa affascinante cittadina, ricca di bellezze architettoniche e di cultura, scoprendo la gastronomia locale e i tanti indirizzi, tutti da esplorare.
Cuenca, fondata dai romani, è una città di oltre 50mila abitanti situata tra pareti rocciose e con questa queste straordinarie case che sembrano sospese in aria, particolarità che le ha consentito di ottenere il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità. Vale la pena salire sulle vie in pendenza e per le stradine che si addentrano in questa città - situata tra le gole dei fiumi Júcar e Huécar - per lasciarsi sorprendere dai suoi punti panoramici. Tra le tappe imprescindibili ricordiamo la Plaza Mayor, dove è possibile vedere gli archi del Comune e la meravigliosa Cattedrale costruita alla fine del XII secolo.
Dietro la chiesa, una strada porta alle Case Sospese, il simbolo di Cuenca. Tre di queste sono visitabili: la Casa della Sirena (che ospita una locanda) e le Case del Re, dove si può visitare il Museo d’arte astratta spagnola, con opere di artisti famosi come Tápies, Chillida e Saura.Per scattare foto spettacolari di queste case, occorre dimenticare le vertigini e attraversare la passerella di ferro del ponte di San Pablo. Proprio all’altra estremità è situato il Convento di San Pablo, oggi convertito in Parador Nacional e quindi in uno dei migliori luoghi in cui trascorrere la notte in città, che illuminato è ancora più affascinante. Cuenca sorprende anche grazie a luoghi curiosi come i “grattacieli” del quartiere di San Martín o il tunnel visitabile della Calle Alfonso VIII. Gli amanti dei musei hanno molte alternative: la Fondazione Antonio Saura, la Fondazione Antonio Pérez, il Museo delle Scienze. Per scoprire di più sulle tradizioni locali, si può visitare anche il Museo della Settimana Santa, dedicato a questa famosa festa.
Gastronomia e spiagge - Per quanto riguarda il cibo, la città non delude mai e offre nelle tipiche locande castigliane il meglio della sua squisita gastronomia: “morteruelo” (una specie di paté caldo), “ajoarriero” (stufato di baccalà), il liquore tipico “resolí”, “alajú” come dolce. Nella Plaza Mayor e nei dintorni si trovano numerosi bar, anche se ci sono tante altre zone che ti consigliamo come il quartiere di Castillo nella parte alta, con un’atmosfera unica grazie ai bar all'aperto e ai meravigliosi punti panoramici. Ci sono anche ristoranti più moderni con cucina d’autore, taverne con flamenco o locali costruiti, per esempio, nei sotterranei di un palazzo. Il lato più naturale della città può essere vissuto soprattutto in estate, quando si può fare un bagno nella zona di Hoz del Júcar e mangiare un eccellente riso con astice in un ristorante vicino.
Novità - Tra le ultime novità c’è la riapertura dello storico ristorante “Casas Colgadas”, uno degli edifici emblematici della città, con le proposte gastronomiche dello chef Jesús Segura che dirige anche il ristorante “Trivio”, premiato con una stella Michelin e un sol Repsol, prestigioso riconoscimento nazionale. Accanto al rinnovato ristorante c’è anche il museo d’arte astratta spagnola, un piccolo ma ricco centro gestito dalla Fondazione Juan March. Altro punto di riferimento a Cuenca è il ristorante “Raff San Pedro” con ricette innovative, persino ardite.
Per maggiori informazioni: www.visitacuenca.es