© Ente del Turismo | Lago di Bled
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Tutto o quasi a chilometro zero: una grande varietà di cibi dalle Alpi all'Adriatico, passando per il Carso
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In Slovenia, ovunque, è possibile gustare l'autentica cucina locale con la certezza che tutto ciò che è sulla tavola provenga direttamente dalle vicinanze. Questo è uno dei motivi per cui la Slovenia è la Regione Europea della Gastronomia 2021. Il foraggiamento e l'approvvigionamento di ingredienti freschi dai campi e dai giardini vicini non è una tendenza, ma fa parte della tradizione e dell’orientamento verso lo sviluppo sostenibile.
I piatti sloveni hanno un sapore molto diverso a seconda del territorio geografico: che si mangi in riva al mare o sotto le vette alpine, nei dintorni della capitale, sull’altopiano carsico o nella pianura pannonica, i prodotti coltivati ed utilizzati in cucina sono differenti. I piatti, le bevande ed i prodotti alimentari tipici sloveni sono più di 400, suddivisi in 24 regioni gastronomiche slovene e in quattro macro-destinazioni turistiche, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.
La zona alpina – I territori di montagna sorprendono con le prelibatezze degli alpeggi, con formaggi tipici e altri latticini; tra le specialità di carne, la pietanza regina è la salsiccia della Carniola (Kranjska klobasa), una specialità realizzata con le migliori carni suine e pancetta che può essere prodotta da non più di 13 produttori sloveni che hanno ottenuto un certificato per la sua produzione. Per quanto riguarda i formaggi, a Bohinj, dove la transumanza ha una ricca tradizione, da provare il Mohant un formaggio invecchiato e squisito. Da assaggiare anche il formaggio del Nanos. Lungo la Valle dell’Isonzo vi aspetta con il suo gusto dolce e piccante il Tolminc, un formaggio così pregiato che un tempo era utilizzato anche come metodo di pagamento dei tributi ai proprietari terrieri.
Mare e Carso - I piatti mediterranei mettono in mostra i prodotti delle saline tradizionali mentre i salumi del Carso vengono stagionati sotto i forti venti di Bora. Oltre al pesce, al sale e all'olio d'oliva, da provare il prosciutto, altre carni secche, gli asparagi selvatici e altre prelibatezze della natura. Qui da non perdere assolutamente il branzino, nell'area protetta del Parco Naturale delle Saline di Sicciole, che prende il nome della famiglia Fonda che ha deciso di allevare “il miglior pesce al mondo”.
Slovenia centrale - Attorno a Lubiana ecco la Potica (Putizza) sorta di strudel di noci e piatti con influenze internazionali. La cucina originale della capitale si basa, infatti, sulla cultura cosmopolita e sulle particolarità dei giardini cittadini e della campagna attorno. In questa regione troviamo gli Idrijski žlikrofi z bákalco (gnocchi di farina con salsa) ripieni di patate, cipolle, ciccioli di maiale e condimento, sono un piatto tipico un tempo apprezzato dai minatori della città di Idrija tra XIX e XX secolo. Sono preparati con una salsa chiamata "bákalca" a base di carne di montone o di lepre, imburrata o con gulasch.
La terra del luppolo - La birra ha una lunga tradizione in Slovenia, ma negli ultimi anni birre artigianali con ingredienti diversi hanno viziato gli amanti della bevanda bionda. Oltre ai due più grandi birrifici sloveni - Laško nell’omonima città e Union a Lubiana - negli ultimi anni sono nati moltissimi microbirrifici, ad oggi più di 100. La storia della birra inizia tra le verdi piantagioni di luppolo: la Slovenia è infatti uno dei maggiori produttori “di oro verde” al mondo e il centro della produzione si trova nella Bassa Valle della Savinja, dove si può conoscere più a fondo la tradizione della birra e del luppolo nell’Ecomuseo della coltivazione del luppolo e della produzione della birra a Žalec, nel cui centro c’è una fontana da cui sgorga birra.
Per maggiori informazioni: www.slovenia.info