Norimberga, Amburgo, Göteborg, Copenaghen, Praga si riscaldano della magica atmosfera natalizia
di Nadia Baldi© istockphoto
L’Avvento è iniziato con migliaia di luci e melodie angeliche di antica memoria per accogliere il viaggiatore che percorre tappa dopo tappa alcune città d’Europa dei magnifici mercatini di Natale. La tradizione vuole che, nel XIV secolo, a tenere il battesimo dei primi mercatini di Natale, indispensabili per l’acquisto di prodotti altrimenti non reperibili, sia stata la città di Strasburgo, subito seguita da Dresda e Norimberga.
Iniziamo da Norimberga, dal “Christkindlesmarkt”, il mercatino del Bambin Gesù, il giro dell’Avvento del nostro viaggiatore (www.christkindlesmarkt.de fino al 24 dicembre). Solitamente in questo periodo la città si presenta coperta di neve e sui vetri si trovano i ricami di ghiaccio tipici delle gelate invernali; gli allestimenti sono in legno e stoffe che sfoggiano la creatività degli artigiani; del resto in questa città pare che tutto ruoti intorno ai bambini, quelli piccoli e quelli cresciuti, per i quali sulle bancarelle troviamo ogni genere di giocattolo. Una tradizione che risale al Medioevo. A Norimberga la straordinaria vocazione di realizzare giochi si ripercorre (con esemplari che lasciano di stucco, in particolare le miniature e le piste di modellismo ferroviario) nel Museo dei giocattoli (https://museen.nuernberg.de/spielzeugmuseum/) e nella annuale Fiera internazionale del giocattolo, in assoluto la più importante al mondo. Per scaldarsi si mangia: salsicce locali alla griglia, kürbissuppe (zuppa di zucca), Lebkuchen, biscotti speziati, e Zwetschgenmännle, gli ometti, nelle vesti di spazzacamini, di prugne.
A Stoccarda i tetti delle bancarelle scintillano sotto ad uno dei più grandi alberi di Natale, mentre il mini-trenino di Natale porta i più piccoli in giro fino alla ruota panoramica in miniatura e alle due giostre storiche. Per loro il Kinder-Märchenland su Schlossplatz merita sicuramente una visita. E poi non si potrà resistere alla tentazione di realizzare da soli dei cuori di panpepato, utilizzando glassa, perle e fiori nella fabbrica di Melanie Weebers. La musica, natalizia e non solo, si ascolterà nei concerti del cortile del Palazzo Vecchio, ogni giorno fino al 23 dicembre, mentre nella Chiesa Collegiata si terranno concerti d’organo tutti i giorni alle 13.15 (www.stuttgarter-weihnachtsmarkt.de).
Andiamo più su, ad Amburgo, città dei mari, una Venezia del nord da girare spensierati passando da un ponte all’altro, guardando gli scorci sul suo porto brulicante di vita diurna e notturna, che si può dominare con un pizzico di superbia affacciandosi dal futuristico palazzo Hamburg Dockland sul fiume Elba. Il mercatino di Natale, disseminato in varie zone della grande città, affascina per le suggestive luminarie di piazza Rathausmarkt, in un’atmosfera nostalgica d’altri tempi tra bancarelle di artigianato orafo e antiquariato, di preziose decorazioni natalizie fatte a mano, di ceramiche di Lausnitz, di candele artigianali e di sculture in legno. Nel vicolo dei giocattoli si trovano prodotti caratteristici, panpepato, biscotti al miele di Aquisgrana (i Printen), mele al forno, Franzbrötchen (pasta sfoglia con la cannella). Dopo una sosta al Bergedorf presso lo storico Wasserschloss (il castello sull’acqua), si arriva alla Platz am Monckebergbrunnen dove si trova il simbolo del Natale di Amburgo, l’abete alto 25 metri e addobbato con 14mila luci. Da non perdere, di sabato, la maestosa parata natalizia di San Nicolò lungo Mönckebergstrasse, nota per i suoi carri allegramente decorati, i pupazzi di neve e gli alberi danzanti.
Da Amburgo a Copenaghen: la tentazione di andare sempre più a nord a vivere l’atmosfera della capitale danese, terra dal fascino vichingo, è davvero irresistibile. L’itinerario va dalle bancarelle del Tivoli al mercatino di Hans Christian Andersen, alle 80.000 scintillanti luci natalizie, i folletti segreti, le renne e la slitta di Babbo Natale di Højbro Plads, ai castelli e manieri medievali nei dintorni della città di Copenaghen, tenendo sempre stretto in mano un bicchiere di caldo gløgg e mangiando carne arrostita di maiale dei chioschi allestiti alla maniera vichinga. Sì perché la tradizione pagana del Jul (rito in cui i vichinghi facevano offerte agli dei per ottenere la protezione nell’oscurità dell’inverno) nei secoli si è intrecciata con la festa cristiana del Natale, rendendo il clima generale decisamente suggestivo.
Poi ancora più a nord fino a Göteborg, e l’immersione nelle luci e nei canti di Natale sarà come l’ingresso in una favola: dal porto della città fino al parco giochi di Liseberg si cammina sotto a migliaia di luminarie, 3 chilometri di scintille, godibili anche a bordo del battello Paddan che naviga sul canale fino alla stessa destinazione, laddove 5 milioni di luminarie sfavillano sul mercatino più grande della Svezia. Gli altri si trovano a Nordstan a Haga, a Kronhuset, nella piazza Gustav Adolf e in periferia nella splendida cornice del castello di Gunnebo ci sono casette di legno decorosamente addobbate. Per vivere appieno il regno del freddo sarà necessario trascorrere un’oretta al Bältspännaparken, un piccolo parco che in questo periodo si trasforma in una pista di pattinaggio sul ghiaccio, con venditori di caldarroste e locali riscaldati pronti a servire il tipico caffè svedese (fika), le girelle alla cannella (kenelbullar), oppure il buffet svedese chiamato Julbord composto da aringhe marinate, paté di cervo, renna affumicata e salmone marinato, mentre si sorseggiano birra e acquavite e si ascoltano i Singing Christmas tree, i tradizionali cori svedesi disposti in formazione ad albero (fino al 22 dicembre).
E’ un’atmosfera emozionante quella che il nostro viaggiatore incontra nel mercatino di Natale di Praga: raccolto fra edifici gotici, barocchi e rinascimentali, il centro città si riempie del profumo di pot-pourri natalizio tipico di questa zona chiamato “purpura”, in particolare nei mercati più grandi e suggestivi, quelli di Piazza della Città Vecchia e di Piazza Venceslao. Qui le bancarelle espongono prodotti artigianali locali e decorazioni natalizie, pietanze tradizionali ceche, vin brulé (svarak), grog e medovina (liquore caldo col miele), che si servono ogni giorno fino a mezzanotte. Il miglior modo di vivere la Praga natalizia è camminare per ore a passo lento lasciandosi ammaliare dal romanticismo imperante.
Tornando sull’arco alpino, a Villach, pochi chilometri dal Tarvisio, si tiene il Villacher Advent fino al 24 dicembre: nel centro storico della città si sceglie dove indirizzarsi fra tre aree tematiche, ovvero l’Avvento delle tradizioni, quello gastronomico e quello artistico; volendo il nostro viaggiatore può comodamente farsi trasportare in giro a bordo del trenino di Gesù Bambino. E poi il 23 dicembre dalle 17 si può assistere al tradizionale Bauernadvent, l’Avvento contadino. Se le bevande calde e i piatti tipici carinziani non dovessero essere sufficienti a sconfiggere il gelo delle giornate di dicembre, allora un bagno nelle acque termali delle KärntenTherme di Warmbad-Villach potrebbe essere la conclusione migliore dopo la giornata di shopping natalizio (www.villacheradvent.at).