© Ente del Turismo | Pilsen
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La Repubblica Ceca cambia nome e presenta molte affascinanti novità per il prossimo viaggio
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Per gli appassionati della Czechia (Cechia in italiano) sono molti i nuovi pretesti per tornare a farsi sedurre da una meta che non stanca mai. E chi non la conosce, può trovare vari spunti in questa terra dai mille volti e dalle infinite sorprese, che ha in serbo per il 2023 molte interessanti novità. Vediamone alcune.
La bionda Pils senza segreti - A primavera, in uno storico edificio nel centro di Praga, aprirà Pilsner Urquell: The Original Experience. Molto più di una semplice birreria, il nuovo centro esperienziale dedicato alla world’s first golden pilsner lager permetterà di apprezzare la spumeggiante madre di tutte le bionde con tutti i sensi. Una mostra interattiva condurrà attraverso i 180 anni dello storico marchio Pilsner Urquell, apprezzato in tutto il mondo.
Invito a corte - Lo straordinario complesso del Castello di Praga, da sempre cuore e anima della capitale e costante fucina di novità, ha calato il suo asso proprio il 1° gennaio, con la riapertura - attesa da qualche anno - della famosa Pinacoteca, scrigno di preziose collezioni d’arte. Tra gli altri, è finalmente di nuovo possibile ammirare opere di Rubens, Tiziano, Tintoretto e Cranach. Altri assi nella manica del Castello per il 2023 saranno una singolare mostra, nella Casa dei Paggetti a Hradcany, per non dimenticare gli orrori dei regimi totalitari e, l’apertura del Giardino Reale, inaugurato lo scorso dicembre, anche nella stagione invernale.
Terme di Luhacovice - C’è una stella particolarmente brillante nel firmamento di località termali della Cechia. Dopo aver dispensato benessere per secoli, ora Luhacovice si è presa del tempo per sé e si è rifatta il trucco. Nel 2023 sarà finalmente possibile apprezzare i risultati di un attento restauro della cittadina morava e delle sue storiche terme. La loro singolare architettura secessionista-popolare firmata Dusan Jurkovic (archistar slovacca tra XIX e XX secolo), risalente al 1902, è finalmente tornata all’antico splendore. Il centro termale originario è stato trasformato in un museo dedicato proprio a Jurkovic, ma anche a Leos Janacek, compositore ceco di fama mondiale, grande amante di questo luogo. Con un po’ di fortuna, infine, potrebbero riaprire già a primavera anche le terme di Karlovy Vary, altro gioiello dal glorioso passato, rimaste chiuse negli ultimi due anni.
Dal Medioevo al cinema - Il nuovissimo museo etnografico sotto il cielo di Trocnov, in Boemia, accoglie i visitatori in un villaggio del XIV-XV secolo, fedelmente ricostruito, dove scoprire come si svolgeva la vita rurale nel Medioevo. Il sito fa parte del Museo commemorativo Jan Zizka, celebre generale ceco di corrente hussita che prese parte alla guerra civile in Boemia durante il regno di Venceslao IV. Si, proprio quel Zizka interpretato da Ben Foster nel nuovo film storico Medieval (con, tra gli altri, Michael Caine e Matthew Goode) disponibile su varie piattaforme.
Nelle viscere di Brno - Il suggestivo mondo sepolto che si nasconde nei sotterranei del capoluogo moravo, seppure non noto a tutti, non è certo una novità. A esordire nel 2023 è invece una nuova esposizione multimediale (nella Cantina sotto il Municipio) che, avvalendosi di tecnologie avanzate, rende ora particolarmente vivo e realistico il viaggio nel tempo tra i cunicoli ricchi di storia e d’atmosfera.
Le grotte boeme - Novità anche in altre famose, affascinanti viscere della terra ceca. Siamo nelle cavità impressionanti delle grotte del Carso boemo, straordinario e articolato fenomeno naturale ipogeo. Sopra questa geografia di pareti ripide, strapiombi paurosi, canyon profondi, giochi di stalattiti e stalagmiti e magiche rose antichissime, in primavera aprirà la Casa della Natura, nuovo varco d’accesso alle Grotte di Koneprusy. Il nuovo centro visitatori permetterà di completare l’esperienza diretta negli anfratti con un’esposizione interattiva e la proposta di attività connesse al sito geologico.
Sotto il cielo sconfinato - Dall’estate, sui binari della linea ferroviaria Porta Moravica, che collega Graz (Austria) a Przemysl (Polonia), correrà - ma non troppo - un treno con pittoreschi vagoni panoramici. Attraverso le ampie vetrate, che si spingono fin sul tetto del convoglio, sarà possibile ammirare (e sentirsi parte) dei più bei paesaggi di Moravia e Slesia, dai vigneti a perdita d’occhio all’antica Via dell’Ambra, fino al regno d’acqua del fiume Oder.
I Mulini di Gocar - I risultati di un ambizioso progetto di ristrutturazione e riconversione dello storico complesso dei Mulini Automatici di Gocar, affacciato sul fiume Elba a Pardubice, si dovrebbero vedere nell’autunno 2023. Il possente monumento tecnico nazionale, opera ingegnosa di Josef Gocar –tra i maggiori architetti cecoslovacchi del XX secolo e rappresentante dell’arte d’avanguardia europea- ospiterà una Galleria d’arte a lui intitolata, la Galleria della Boemia orientale e quella della città di Pardubice, oltre a un centro visitatori, una caffetteria e una terrazza panoramica.
Beni immateriali dell’Umanità - Non c’è ancora la certezza, ma visto il vasto bottino, in continua crescita, di riconoscimenti Unesco sul suolo ceco, è lecito sperare. La Repubblica Ceca, con l’inclusione delle tradizionali zattere di legno, ha chiuso il 2022 portando a 24, tra siti materiali e beni immateriali, il suo “pallottoliere” Unesco. Quale modo migliore, quindi, di iniziare il 2023 se non scommettere sulle altre antiche abilità tipiche candidate alla prestigiosa Lista? I merletti di Vamberk, le feste del Slovacko, il mestiere di bottaio nei birrifici, la produzione di cornamuse e i tessuti di ciniglia fatti a mano sembrano avere ottime possibilità…
Per maggiori informazioni: www.visitczechrepublic.com