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Scoprire la Slovenia in bici, dal mare fino alle Alpi

Cinque ambienti diversi in un Paese che sembra fatto apposta per chi ama lo sport del pedale

05 Mag 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo
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Confinante a est con l’Italia, la Slovenia è un paese dal cuore verde, il cui paesaggio è dominato da imponenti foreste, aria pura e acque cristalline. Qui si può andare in bici tutto l’anno: quasi ovunque la stagione ciclistica inizia, infatti, in aprile e si chiude a novembre, tranne che in Istria, sulla costa, dove è sempre possibile pedalare grazie all'influenza del clima mediterraneo.

Montagne, colline, grotte, valli e fiumi: la Slovenia regala panorami mozzafiato e non sorprende che il ciclismo sia amato e praticato in tutte le sue forme, da quello su strada alla mountain bike, dai parchi ciclistici (bike park) alle pedalate in famiglia. Sono tantissime, inoltre, le strutture ricettive specializzate per accogliere i ciclisti. Ecco alcune esperienze da non perdere.

Mondo alpino - La Carinzia slovena (o Koroška), con la fitta rete di strade poco trafficate, percorsi forestali e sterrati nonché una rete di piste e sentieri ciclabili in espansione, offre innumerevoli possibilità per escursioni in bicicletta per scoprire questa regione unica tra le Alpi e il fiume Drava. All’interno del Geopark Karavanke, patrimonio Unesco, si trova un MTB park che corre tra Slovenia e Austria, offrendo una pista ciclabile di 6 km, unica nel suo genere, che si inoltra nelle profondità della terra. Alla luce delle lampade frontali, una guida vi accompagnerà lungo le gallerie della miniera in disuso che attraversa la montagna, svelandovi i segreti del mondo sotterraneo del monte Peca. Le parti più basse della grotta sono allagate e, se siete in cerca di nuove avventure, potete anche esplorare il piccolo lago sotterraneo in kayak. Gli appassionati del ciclismo su strada non dovranno lasciarsi sfuggire la salita sul passo di Vrsič, il più alto della Slovenia con i suoi 1.611m, o intraprendere una sfida ancora più impegnativa: la salita lungo la strada più alta della Slovenia che porta fino alla cima del Monte Mangart, una delle più belle salite d’Europa.

Prealpi: Maribor e Pohorje -  Grazie alle bellezze naturali e all’eterogeneità culturale, la ciclabile della Drava, che porta la sigla internazionale R1, è uno dei più bei sentieri per ciclisti in Europa. Si può seguire il corso del fiume Drava praticamente dalla sua sorgente in Italia, attraverso la Carinzia in Austria e Slovenia, fino a Legrad in Croazia, dove si trova la confluenza dei fiumi Mura e Drava. In Slovenia la ciclabile è contrassegnata dalla sigla D-3 e passa per Dravograd, Maribor, Ptuj e Ormoz, per arrivare al confine tra Slovenia e Croazia. Il tratto sloveno scorre su strade locali meno trafficate nonché su sentieri e piste ciclabili. A casa dei diversi tipi di fondo stradale e ad una salita più impegnativa fino a Lovrenc na Pohorju, questa parte della ciclabile è adatta a ciclisti più esperti e in forma. Si consiglia inoltre l’uso di biciclette da trekking mountainbike. Nella parte slovena della ciclabile è molto popolare il tratto tra Maribor e Ptuj.

Altipiani carsici - I vasti boschi di Kocevje nascondono bellezze segrete, mentre le chiome dei loro alberi ombreggiano numerose strade forestali e sentieri che invitano a scoprirle in bici. Sono numerose anche le strade poco trafficate che portano fino al Kolpa, fiume di confine. I dintorni della città, con il suo lago, sono pianeggianti e adatti alle famiglie e ai ciclisti amatoriali. Da qui le piste ciclabili si estendono in tutte le direzioni attraverso boschi e monti, delimitati a sud dalla valle del fiume. Proprio lungo il suo percorso corre uno dei tracciati più amati dai ciclisti su strada, ancora più interessante grazie al nuovo itinerario che attraversa il passo Strma Reber, paragonabile al famigerato Vrsič. Le possibilità per i mountain-bikers e bikers da trekking sono praticamente illimitate poiché gli sterrati sono troppi da poterli percorrere tutti. Sono sicuramente da visitare Kocevska Reka o Gotenica, in passato zone militari oggi chiuse al pubblico. I boschi di Kocevje sono il simbolo della natura incontaminata e della tranquillità e offrono rifugio a molti animali selvatici, tra cui l’orso bruno.

Colli viniferi e pianure pannoniche - La pianura Pannonica, nella parte Nord-orientale del paese, è ricca di sorgenti curative termominerali e termali. I centri termali sloveni riconoscono l’importanza del ciclismo e l’ottima combinazione che questo sport da vita unitamente agli effetti curativi delle acque termali. Nei dintorni di tutti i centri termali ci sono varie piste ciclabili. Da non perdere: potete vivacizzare la vostra gita in bicicletta con la salita alla torre di avvistamento Vinarium, tra i monti di Lendava, con i suoi quasi 54 metri la più alta del paese. Da lì si gode una vista panoramica che abbraccia quattro paesi – Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria.

Slovenia mediterranea -  Un’esperienza particolare da fare sul litorale sloveno è la Parenzana, un pittoresco percorso ciclabile che corre anche lungo il parco paesaggistico delle Saline di Sicciole. Il percorso prende il nome dalla linea ferroviaria istriana che da Trieste porta a Parenzo, in Croazia. Nota anche come la strada della salute e dell’amicizia, è un itinerario ideale sia per i ciclisti amatoriali (grazie alle pendenze moderate) sia per quelli più esigenti. I suoi 120 km attraversano 11 ponti, sei viadotti e otto tunnel, oltre che vigneti, frutteti e oliveti, il che dimostra l’ingegno edile e rende il viaggio estremamente attraente. La Parenzana si può percorrere tutta in un giorno o a tappe, a seconda della vostra forma fisica, in mountain bike o in bici da trekking. 

Per maggiori informazioni: www.slovenia.info 
 

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