Tradizioni sentite, eventi innovativi e sapori veraci dalla Costa Brava fino ai Pirenei
La Catalogna in Spagna è un luogo speciale nel quale le Festività invernali hanno un sapore speciale tra celebrazioni popolari ed usanze uniche. Mille occasioni per scoprire la vera anima della regione immergendosi nelle sue tradizioni, alcune davvero antichissime.
Dalla Costa Brava alla città di Barcellona passando per la Costa Daurada, ecco cosa non perdere in Catalunya nel periodo delle feste.
Shopping di Natale - Fino all’antivigilia di Natale invece, a Pla de la Catedral in centro a Barcellona si tiene la Fira de Santa Llúcia, giunta nel 2017 alla sua 231esima edizione. Tante le novità previste quest’anno per celebrare questo anniversario: stand rinnovati, nuove luci natalizie ed eventi per bambini. Tra questi immancabile il Tió Gigante, un evento dedicato a uno dei personaggi natalizi catalani più amati dai piccoli in Catalunya, il Caga Tió, un tronco tagliato che ricorda un folletto, che “produce” dolcetti e caramelle per i bimbi che lo avranno nutrito e curato durante tutto l’Avvento. Alla Fira de Santa Llúcia è possibile trovare regalini inediti per i propri cari, articoli di artigianato locale e decorazioni natalizie per la casa e per il presepe, tra cui il celebre Caganer, un contadino accovacciato che trae le sue origini dalla tradizione popolare ed è considerato simbolo di prosperità e fortuna, che non può mancare nascosto in un angolo dei presepi catalani.
Presepi viventi e di sabbia - Sono molti i presepi viventi in Catalunya, specie in Costa Brava e nei Pirenei di Girona: nelle cittadine di questa regione questa tradizione si mantiene viva di generazione in generazione. Il più famoso presepe vivente per la verosimiglianza delle scene e dei personaggi è quello della cittadina medievale di Corbera de Llobregat, poco lontano da Barcellona. Anche in Costa Daurada è possibile assistere alla rappresentazione di molte Natività, e al presepe che dal 1999 lascia a bocca aperta grandi e piccini. Sulla spiaggia di La Pineda, a Vila-Seca, scultori provenienti da tutto il mondo si occupano della costruzione delle diverse scene della nascita di Gesù con la sabbia. Il risultato è un monumento effimero che stupisce per la qualità dei dettagli e la perfezione delle forme.
I 12 acini della fortuna - In Catalunya una delle usanze tipiche legate al Capodanno è mangiare 12 acini di uva: consumati uno dopo l’altro al ritmo dei rintocchi della mezzanotte, sono considerati portafortuna per tutto il nuovo anno. Il brindisi al nuovo anno non può che essere fatto con le bollicine di un ottimo DO Cava, pronti a festeggiare il Capodanno in grande stile tra spettacoli pirotecnici e concerti nelle tante e colorate feste in piazza in tutte le città catalane. Il 5 gennaio poi arrivano i Re Magi, ed è questo il momento in cui i bimbi ricevono finalmente i propri doni, che in Catalunya non sono portati da Babbo Natale né dalla Befana, ma proprio dai re provenienti dal lontano Oriente.
La cavalcata dei Re Magi - La loro venuta nelle case catalane è infatti anticipata da una parata di carri che si tiene in quasi tutte le città della regione e si chiama Cavalcada dels Reis Mags. In occasione dell’arrivo dei Magi, c'è una tradizione molto popolare: mangiare una ciambella chiamata tortell de Reis, che viene riempita secondo il gusto con marzapane, zucca o marmellata, ed è spruzzata con frutta glassata, pinoli o mandorle tritate. All'interno dell’impasto vengono nascosti un piccolo re e un fagiolo: chi trova il re verrà incoronato per un giorno, mentre a chi trova il fagiolo toccherà pagare una cena per tutti.
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