Italia da scoprire

Abruzzo: ecco gli incanti della Costa dei Trabocchi

Scogliere, spiagge e calette ghiaiose caratterizzano la costa abruzzese tra Ortona e Vasto

08 Mar 2023 - 06:00
1 di 5
© Ente del Turismo  | Vasto, Punta Aderci, ph Ivan Masciovecchio
© Ente del Turismo  | Vasto, Punta Aderci, ph Ivan Masciovecchio
© Ente del Turismo  | Vasto, Punta Aderci, ph Ivan Masciovecchio

© Ente del Turismo | Vasto, Punta Aderci, ph Ivan Masciovecchio

© Ente del Turismo | Vasto, Punta Aderci, ph Ivan Masciovecchio

Interamente inclusa nella provincia di Chieti, la Costa dei Trabocchi è così chiamata per la presenza di antiche macchine da pesca sospese sul mare - dall’origine incerta e misteriosa -, definite dal poeta Gabriele d’Annunzio simili "allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano".

Collegati alla terraferma da una lunga ed ardita passerella, i trabocchi si compongono di una piattaforma retta da lunghi pali conficcati in acqua e sulle rocce dove al centro è fissato un argano necessario per calare ed issare una grande rete (bilancia), protesa verso l’esterno grazie ad un complicato intreccio legnoso di pennoni, antenne, travi e funi.

Trabocchi e ristoranti - Non più attivi nella loro funzione originaria - anche se, soprattutto in estate, è possibile assistere a dimostrazioni di pesca che alcuni traboccanti organizzano per turisti e visitatori - oggi la maggior parte dei trabocchi è stata riconvertita in ristoranti dove poter assaporare i piatti tipici della tradizione marinara abruzzese, magari davanti ad un romantico tramonto, spesso e volentieri scelti anche per celebrare matrimoni e ricorrenze in una cornice davvero suggestiva.

D’Annunzio e i trabocchi - Attualmente sono una trentina gli esemplari che si incontrano lungo i circa 40 chilometri di costa tra i comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto. Le uniche due strutture pubbliche gestite dalle rispettive amministrazioni comunali per il tramite di associazioni locali sono il Trabocco Punta Le Morge a Torino di Sangro ed il Trabocco del Turchino a San Vito Chietino. Quest’ultimo assume un fascino particolare in quanto scenario della tragedia dannunziana “Il trionfo della morte” insieme ad altri luoghi della zona come il vicino Eremo dannunziano – nido d’amore del poeta e della sua diletta Barbara Leoni, le cui spoglie sono qui custodite dopo essere state traslate dal cimitero romano del Verano – e soprattutto il Promontorio dannunziano, dal quale si può godere di una vista spettacolare davanti alla bellezza ed all’immensità del mare.

Attrazioni naturalistiche - Oltre al fascino in sé di queste arcaiche palafitte, la Costa dei Trabocchi offre anche una serie di attrazioni naturalistiche di straordinario valore. A cominciare dalle due riserve regionali comprese nel territorio del comune di Ortona, da quella dei Ripari di Giobbe a nord a Punta dell’Acquabella a sud, questa ultima dotata di un’accogliente area picnic allestita in pineta sul belvedere a strapiombo sul mare (attualmente in via di riqualificazione a causa di un incendio nell’estate 2021); la riserva regionale Grotta delle Farfalle estesa tra i comuni di San Vito Chietino e Rocca San Giovanni, oltre 500 ettari di vegetazione rigogliosa, terrazzi fluviali e valli erose, con sentieri che dalla costa permettono di raggiungere anche i due centri abitati.

Le spiagge - Tra le spiagge da non perdere, ad Ortona troviamo la selvaggia e solitaria Punta Ferruccio e la romantica Spiaggia della Ritorna, posta proprio ai piedi del faro del porto e del Castello Aragonese che domina la collina, mentre l’attrezzata Spiaggia dei Saraceni, sempre nella zona portuale ed una delle poche in zona ad avere la sabbia, nel 2022 ha ricevuto la Bandiera Verde assegnata dall’associazione dei pediatri come località con caratteristiche adatte ai bambini ed alle famiglie. Anche l’arenile ghiaioso di Ripari Bardella, nei pressi del Trabocco Mucchiola, merita una sosta per la tranquillità e la qualità delle acque. Arrivando a San Vito Chietino, la spiaggia di Calata Cintioni si trova nelle immediate vicinanze dell’area archeologica di Murata Bassa, con resti di epoca romana e bizantina. Oltrepassato il molo, invece, imperdibile è un bagno alla Calata Turchino sullo sfondo dell’omonimo trabocco reso immortale dai versi di Gabriele d’Annunzio. A poca distanza tra loro, benché appartenenti a due comuni diversi, le spiagge di Valle Grotte e Punta Tufano – con i rispettivi trabocchi – segnano il passaggio alla contrada Vallevò di Rocca San Giovanni, l’unico comune abruzzese di mare ad essere inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia. Dopo la lunga Spiaggia della Foce, più a sud, quella della Fuggitella già ci introduce al territorio di Fossacesia, dove numerosa è la presenza di stabilimenti balneari e strutture ricettive, con la Spiaggia della Marina premiata nel 2022 con la Bandiera Blu.

Ancora spiagge - Il litorale di Torino di Sangro si caratterizza invece, oltre che per l’unica spiaggia autorizzata per nudisti in Abruzzo, anche per l’arenile di sabbia nella zona dell’attrezzato lungomare Le Morge. Oltrepassate le dune della Spiaggia di Santo Stefano a Casalbordino, nel territorio di Vasto troviamo le lunghe e selvagge spiagge di Torre Sinello, Mottagrossa, Punta Aderci, dei Libertini e Punta Penna, quest’ultima premiata nel 2022 con la Bandiera Blu insieme a quella di Vignola-San Nicola e della Marina. Oltrepassate le ultime spiagge ciottolose di Casarza e Trave – separate dal Trabocco Cungarelle –, il lungomare sabbioso e attrezzato del centro cittadino caratterizzato dalla iconica statua della Bagnante che affiora dall’acqua, nel 2022 è stato premiato anche con la Bandiera Verde assegnata dall’associazione dei pediatri.

Cicloturismo - Infine, la Costa dei Trabocchi rappresenta la punta di eccellenza del progetto Bike to Coast, la lunga pista ciclopedonale che affianca i circa 130 km dell’intera fascia costiera abruzzese (in via di completamento in alcuni punti del percorso), a sua volta parte integrante della Ciclovia Adriatica nazionale che a regime collegherà Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia. In questo tratto è chiamata la Via Verde della Costa dei Trabocchi ed è stata ricavata lungo l’ex tracciato ferroviario che procede interamente affacciato sul mare, in un contesto paesaggistico di naturale ed originale bellezza. Attorno all’infrastruttura si è sviluppato il progetto Costa dei Trabocchi MOB che prevede la trasformazione delle stazioni ferroviarie da Francavilla al Mare a Vasto-San Salvo in hub intermodali (treno+bus+bici) dotati di ciclostazioni e parcheggi di scambio, punti di partenza (e arrivo) della “Rete ciclabile dei Trabocchi”, dieci itinerari di vari livelli di difficoltà per un totale di oltre 250 chilometri, individuabili grazie ad una opportuna segnaletica in via di posizionamento, ricavati su strade interpoderali, comunali e provinciali, che consentono il collegamento della Via Verde con i principali attrattori culturali, ambientali ed enogastronomici dell’entroterra collinare, raggiungendo centri come Tollo, Crecchio, Lanciano, Torino di Sangro, Scerni, Monteodorisio, Cupello ed altri.

Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri