Vacanze in Italia

Abruzzo green, il polmone verde dell' Europa

Camosci, aquile, il lupo e l’orso marsicano, tre parchi nazionali, molte zone protette regionali: un vero paradiso

12 Giu 2020 - 06:00
1 di 8
© Ente del Turismo  | Crochi a Corno Grande 
© Ente del Turismo  | Crochi a Corno Grande 
© Ente del Turismo  | Crochi a Corno Grande 

© Ente del Turismo | Crochi a Corno Grande 

© Ente del Turismo | Crochi a Corno Grande 

L’Abruzzo vanta il titolo di “Regione Verde d’Europa” grazie alla presenza di ben tre Parchi Nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga;  cui si aggiungono  il Parco Regionale naturale del Sirente-Velino, e l’Area marina protetta Torre del Cerrano e altre 38 aree protette, che rappresentano il 36,3% della superficie totale della regione. Un primato a livello europeo

La natura incontaminata e la dimensione wild della regione si estendono fino al mare d'Abruzzo, rendendo ancora più suggestiva la scoperta della costa . All'interno di queste aree naturali, disseminate sulla dorsale appenninica, sulle colline dell’entroterra e lungo i 130 km di costa, è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali del continente europeo.

Gli orsi, i lupi e i camosci - Nella ricca varietà dei suoi habitat naturali, l’Abruzzo si presenta come uno straordinario laboratorio biologico per la conservazione della natura e degli ecosistemi, ospitando un gran numero di animali e piante che, un tempo presenti su tutto l’Appennino, trovano in Abruzzo il loro rifugio per evitare l’estinzione. Tra questi si annoverano il camoscio, il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano: tre specie che devono esclusivamente alle montagne d’Abruzzo la propria conservazione. In particolare l’orso marsicano, che rappresenta proprio il simbolo del Parco d’Abruzzo, è una sottospecie differenziata geneticamente dagli orsi delle Alpi e rappresenta un endemismo esclusivo dell’Italia Centrale. Grazie ai monitoraggi genetici si stima la presenza di una popolazione di circa 50 esemplari nel territorio del Parco e zone limitrofe.

L’aquila e la lince - Tra le altre specie di casa nel Parco Nazionale della Majella ci sono l’aquila, la lince e la lontra, mentre il Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino ospita il grifone, recentemente reintrodotto. L’Abruzzo si contraddistingue inoltre per la sua capacità di conservare specie naturali e animali che oggi sono tipiche delle tundre nordiche come il piviere tortolino, l’arvicola delle nevi e i cespuglieti di pino mugo, definiti dai biologi “relitti glaciali”.

Parco del Sirente Velino - All’interno del Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino, istituito nel 1989, svettano gli omonimi monti Velino e Sirente molto apprezzati dagli escursionisti. Questi due massicci calcarei, tra cui si aprono gli altopiani delle Rocche, di Pezza e dei Prati del Sirente, sono caratterizzati da campi carsici e pareti rocciose, dalle gole di Celano e San Venanzio e dalle grotte di Stiffe. Qui vivono, oltre al lupo e all’orso, anche caprioli, cervi, volpi, cinghiali e la maestosa aquila reale.

Il Parco più antico - Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, istituito nel 1923, è il più antico d’Italia e in esso sono concentrati quasi tutti i caratteri che contraddistinguono l’Appennino Centrale. Visitato da oltre un milione di persone ogni anno, si estende su 50.500 ettari occupando anche parte del Molise e del Lazio. La biodiversità del Parco è davvero ricca e comprende specie animali come i già citati lupo appenninico e l’orso bruno marsicano, vero e proprio simbolo del parco, oltre a camosci, cervi, tassi, faine, donnole, poiane, gheppi e falchi pellegrini. Molto varia anche la vegetazione che nei settori più assolati è dominata da aceri campestri, carpini, ornelli, roverelle, lecci, pruni e rose selvatiche, mentre ad alta quota è composta da boschi di cerro e querce, meli selvatici e faggete vetuste, di recente divenute patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

La “montagna sacra” - Il Parco Nazionale della Majella, istituito nel 1995, comprende 39 comuni nelle province di L’Aquila, Chieti e Pescara. L’ininterrotta presenza dell’uomo, testimoniata da giacimenti preistorici che risalgono sino al Paleolitico, costituisce l’identità peculiare di questo Parco, che è custode della natura e dell’uomo, come dimostrano le iscrizioni di pastori e briganti, le capanne a tholos, i tanti eremi e luoghi di culto che esprimono il fascino della Majella da sempre considerata una montagna sacra. 

Tracce di una storia importante - La posizione geografica, le caratteristiche altitudinali e la mutevolezza del clima rendono questa montagna unica nel suo genere e custode di una diversità biologica fra le più importanti d’Europa. Abitata da lupi, orsi, lontre, caprioli e cervi, ospita anche specie di uccelli protette come il gufo reale e il falco pellegrino. Le faggete ricoprono i versanti tra i 1.000 e i 1.800 metri, mentre sui crinali cresce il pino mugo. Nel Parco si possono visitare centri di grande interesse storico come l’antica Pacentro, le terme di Caramanico, Guardiagrele e la sua ricca produzione artistica e lo splendido centro storico rinascimentale e barocco di Pescocostanzo.

Il magnifico Gran Sasso - Istituito anch’esso nel 1995, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei parchi più grandi d’Italia e interessa marginalmente anche Lazio e Marche. Il suo territorio ha caratteri prettamente montani con scenari quasi alpini ed è formato dal massiccio del Gran Sasso d’Italia e dai Monti della Laga. Il parco ospita circa 2.300 specie vegetali, oltre un quinto dell’intera flora europea e più di un terzo del patrimonio floristico italiano, che includono: le faggete sulla Laga e sul versante teramano del Gran Sasso, i pascoli a Campo Imperatore e sul Voltigno e le magnifiche fioriture d’alta quota. Questo Parco si caratterizza inoltre per una comunione fra natura e presenza umana testimoniata dai numerosi paesi e castelli disseminati nel suo territorio come i piccoli borghi medievali fra i boschi della Laga e gli eremi della Montagna dei Fiori. Splendidi sono il centro rinascimentale di Campli di Civitella del Tronto, con la sua possente fortezza. Spettacolari  i ruderi di Castel Manfrino.

Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri