© Ente del Turismo | Roccascalegna
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Dalle torri anticorsare alle roccaforti dell'interno, dal litorale fino a falde del Gran Sasso: una regione tutta da scoprire
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L’Abruzzo è costellato di castelli e strutture fortificate, dalla fascia costiera a quella collinare e fino alle aree interne: strutture architettoniche quasi sempre di grande pregio e di grande varietà, sia per tipologia che per periodo storico.
La maggior parte delle opere monumentali abruzzesi si trovano nell’entroterra ma le poche tracce rimanenti sul territorio costiero descrivono però un paesaggio caratterizzato da un sistema di torri costiere anticorsare che costituiscono la testimonianza più cospicua del patrimonio litoraneo.
Dai longobardi ai normanni - Le aree collinari e montane sono più ricche di edifici militari fortificati. In particolare, a partire dall’età longobarda fino al XII secolo, sorgono ovunque torri di avvistamento destinate in alcuni casi a rimanere isolate e in altri a diventare il fulcro attorno al quale si addensarono gli antichi insediamenti dei normanni e degli aragonesi. Altre strutture erano nate più esplicitamente con connotazioni residenziali assumendo un aspetto ibrido tra il palazzo fortificato ed il castello vero e proprio e rappresentano oggi testimonianze della storia e della potenza delle più importanti famiglie feudali sul territorio regionale come gli Orsini, i Santucci e i Piccolomini.
I grandi monasteri - In altri casi gli insediamenti fortificati furono il frutto dell’espansione territoriale operata nei confronti dell’Abruzzo dai grandi monasteri benedettini di Montecassino, S. Vincenzo al Volturno e Farfa fin dall’Alto Medioevo. Col trascorrere dei secoli molte di queste straordinarie testimonianze del passato sono andate perdute, mentre altre sono state irrimediabilmente danneggiate dal tempo e dalla calamità naturali e oggi sono rimaste allo stato di rudere, conservando comunque un fascino potente reso in molti casi spettacolare dal contesto paesaggistico circostante.
I borghi - Situato alle falde sud-orientali del Gran Sasso d'Italia, Castelli (TE) è un borgo noto per le sue antiche ceramiche, mentre all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Castel del Monte (AQ) offre uno dei punti panoramici più emozionanti del paesaggio abruzzese. Lungo la "Costa dei Trabocchi" sorgono il borgo di Ortona (CH), una città di origini antichissime e dall’alto valore naturalistico che si affaccia sull’Adriatico, e Rocca San Giovanni (CH), che sorge su un colle roccioso e vanta la presenza di due cantine che producono vini Doc Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo. Al tramonto il borgo di Pacentro (AQ) diventa ancora più magico e crea un’atmosfera incantata e senza tempo, mentre a Roccascalegna (CH) svetta un castello che sembra letteralmente sospeso tra cielo e terra.
L'eremo di Celestino V - In Abruzzo si possono osservare e fotografare numerosi eremi disseminati in tutto il territorio regionale. Gli eremiti vivevano inizialmente in grotte e ripari sottoroccia per poi diventare delle vere e proprie strutture munite d’ingresso, cappella e zona abitativa. Le montagne impervie dell’Abruzzo hanno rappresentato nel corso dei secoli un luogo adatto alla meditazione e alla vita anacoretica, tanto che oggi si conta la presenza di cento eremi sul suolo regionale. Gli eremi sono caratterizzati da un’atmosfera magica e di sacralità e tra le figure di santi eremiti che hanno abitato questi luoghi, la più rappresentativa è quella di Fra Pietro dal Morrone, meglio conosciuto come Papa Celestino V; numerose sono ogni anno le iniziative a supporto del riconoscimento degli Eremi abruzzesi quale Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it