Natura rigenerante

Acqua&Benessere: riaprono le terme trentine

Comano, Val Rendena, Levico, Rabbi, Pejo e Terme Dolomia: qui trovate l’antidoto a stanchezza, stress, acciacchi invernali. Per grandi e piccoli

28 Apr 2015 - 08:00
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Dopo la pausa invernale, riaprono i sei centri termali trentini, luogo ideale dove pensare alla propria salute, affidandosi alle proprietà terapeutiche delle acque, circondati dalla pace e dalla bellezza di una natura che in primavera si svela in tutta la sua bellezza ed unicità. In Trentino l'“oro blu” è una risorsa preziosa, in grado di curare numerose patologie, dissolvere stress e tensioni e restituire l'armonia generale a corpo e psiche.

Acqua&Benessere: riaprono le terme trentine

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Da milioni di anni l' ”oro blu” scorre attraverso gli strati più profondi delle rocce, nel cuore delle montagne trentine, tra dolomie e graniti. In questo percorso si arricchisce di minerali e di elementi naturali preziosi e rari: ecco perché, quando finalmente le acque sgorgano dalle sorgenti di alta quota, si sono trasformate in un rimedio naturale capace di restituire salute e benessere. Conosciute fin dal tempo dei Romani, le fonti alimentano oggi sei stazioni termali inserite in contesti naturali di grande bellezza. Ognuna di esse - grazie alle differenti proprietà delle acque - si è specializzata nella cura di patologie specifiche. Ma l'acqua non agisce da sola: ad apportare ulteriori benefici sono il clima, il paesaggio, la natura incontaminata del territorio, la vita attiva all'aria aperta.

Le terme dei bambini - Nota già agli antichi Romani, l'acqua termale di Comano, nelle Giudicarie, è bicarbonato calcio magnesiaca, con una temperatura costante alla sorgente di 27°C, la più elevata tra le acque oligominerali presenti in Italia. Ha un Ph vicino alla neutralità con un efficace potere tampone sul Ph della pelle. L'acqua, ricca di fluoro, svolge un'azione lenitiva, detergente, antiflogistica, cheratoplastica e sedativa del prurito. Le sue caratteristiche la rendono una valida terapia naturale e priva di effetti collaterali anche per i bambini molto piccoli, fin dagli otto mesi ( www.termecomano.it ).

Al cospetto delle Dolomiti -Poco distante da Madonna di Campiglio, è possibile rilassarsi e curarsi alle Terme Val Rendena Fonte di S. Antonio di Caderzone, un punto di riferimento importantissimo per la cura e la prevenzione dei problemi respiratori e vascolari. Nota sin dal 1660, quest'acqua termale è classificabile come oligometallica di tipo ferruginoso, con oligoelementi di grande rilievo come litio e selenio. La posizione privilegiata, al cospetto delle Dolomiti di Brenta Patrimonio Unesco, offre un soggiorno all'insegna di salute e relax ( www.fontevalrendena.it )

Combattere lo stress - L' Acqua Forte di Levico e Vetriolo, unica in Italia e rara in Europa, già conosciuta nel Medioevo, sgorga a oltre 1500 metri di altezza dalle rocce del Lagorai ad una temperatura di 9°C, con un Ph fortemente acido. È un'acqua solfato - arsenicale – ferruginosa per la presenza di arsenico e un elevato contenuto di ferro, componenti che determinano un'azione sedativa sul sistema nervoso attraverso un meccanismo antiossidante. L'acqua è ideale per la cura di numerose patologie, come i disturbi alle vie respiratorie, le affezioni artroreumatiche e lo stress in generale ( www.termedilevico.it ).

Le acque scoperte dagli Asburgo - Addentrandosi in Val di Rabbi si trovano le omonime terme, i cui benefici terapeutici erano stati scoperti fin dai tempi dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Acque ricche di sali minerali, acidule, ferruginose, sodiche, tra quelle a maggior contenuto di anidride carbonica libera. Le Terme di Rabbi, che aprono il 1 giugno, sono un punto di riferimento per le terapie idropiniche e inalatorie e per tutti i disturbi gastro-intestinali e della circolazione, come cellulite, reumatismi e osteoartrosi (www.termedirabbi.it ).

Benefici d'alta quota - A Pejo, a 1400 metri di altitudine in una valle che si incunea fino ai piedi del Cevedale, si trovano acque termali note fin dal 17° secolo. Le Terme di Pejo (che aprono l'8 giugno ) sono alimentate da tre sorgenti: la fonte alpina, caratterizzata da acqua oligominerale, leggera e dalle proprietà diuretiche, utile per la cura della calcolosi renale; l'antica fonte, da cui scaturisce un'acqua medio minerale ferruginosa, utile per la cura delle anemie, e la fonte medio minerale effervescente naturale, altamente carbonica ed efficace per la cura dell'apparato digestivo, del fegato, dell'ipercolesterolemia e della calcolosi biliare ( www.termepejo.it ).

L'unica sorgente solforosa del Trentino - All'ombra delle Dolomiti della Val di Fassa, sorgono le Terme Dolomia. La sorgente, nota fin dall'antichità (1493) come “bagn da tof”, scaturisce a Pozza di Fassa dalle rocce sedimentarie del Bellerophon del gruppo dei Monzoni ed è l'unica solforosa riconosciuta in Trentino. La sua composizione è solfureo – solfato – calcico – magnesiaca – fluorata con una temperatura costante in ogni stagione di 9,5° e una portata regolare e inalterata nel tempo. Caratteristiche tanto uniche rendono l'acqua particolarmente efficace nei trattamenti antinfiammatori per le vie respiratorie e per l'apparato muscolo scheletrico ( www.termedolomia.it).

Per ulteriori informazioni: www.visittrentino.it

Per conoscere le condizioni del tempo, visita www.meteo.it

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