© Ente del Turismo | La Basilica di Aquileia, foto Massimo Crivellari
© Ente del Turismo | La Basilica di Aquileia, foto Massimo Crivellari
Il Foro e il porto romani, l'antica Basilica con il mosaico più grande del mondo. Un luogo tutto da scoprire
© Ente del Turismo | La Basilica di Aquileia, foto Massimo Crivellari
© Ente del Turismo | La Basilica di Aquileia, foto Massimo Crivellari
Dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, è uno dei principali siti archeologici della penisola: Aquileia fu fondata dai Romani nel 181 a.C. e dell’Impero diventò una delle città principali dell’Impero, tanto da meritare il titolo di “Seconda Roma”. In seguito, la sua influenza religiosa, plasticamente rappresentata dalla stupenda Basilica, la fece diventare centro spirituale di buona parte dell’Est Europa.
Si trova a pochi chilometri dalla bella città balneare di Grado, altro centro archeologico di primaria importanza, alla quale è collegata da un lungo ponte che attraversa la laguna, munito dall’attrezzatissima - e molto apprezzata - pista ciclabile Alpe Adria, che porta fino in Austria passando per Tarvisio.
Imponenti tracce imperiali - Un tempo al Porto fluviale di Aquileia, di cui restano tracce imponenti arrivavano merci dal Baltico e dal Mediterraneo Orientale, insieme a nuovi culti, mode, pensiero. Di questi suoi splendidi secoli imperiali infatti, e del precedente periodo repubblicano, Aquileia conserva ancor oggi importanti tracce nei suoi siti archeologici, quali il foro, il circo, l’anfiteatro, il sepolcreto sulla via Annia, le fortificazioni, e i resti di abitazioni private, di botteghe, di edifici pubblici.
I musei - E poi, una ricchissima raccolta di oggetti, sculture, oggetti ritrovato nel corso di molte campagne di scavi, ora esposti al Museo archeologico nazionale, che da poco si presenta con una nuova ed accattivante veste espositiva: sculture, mosaici, oreficerie, vetri, gemme, utensili di vita quotidiana che testimoniano il passato della città e che costituiscono la più organica e ricca documentazione e relativa alla vita sociale, economica e religiosa e alla produzione artistica di un centro romano dell’Italia settentrionale. Un altro tassello del passato della città lo si trova al Museo Paleocristiano di località Monastero, dove sono esposti reperti del periodo compreso fra il IV e il IX secolo, quando si era ormai diffuso il cristianesimo.
Il mosaico più grande del mondo - Aquileia è uno dei siti storico-archeologici più importanti d’Italia anche perché racchiude in uno spazio relativamente piccolo la storia d’Europa oltre alle origini del Cristianesimo. Vi prosperò l'arte musiva e fra i tanti capolavori, spicca quello del IV sec. che pavimenta l’ intera aula basilicale, con i suoi 760 m² di estensione, mosaico esempio unico in Occidente per ampiezza e complessità di raffigurazione. L’area archeologica della Domus e Palazzo Episcopale, in piazza Capitolo, aperta da pochi anni, completa la riqualificazione della piazza della Basilica sul lato nord, restituendo alla fruizione del pubblico un importante spaccato della vita di Aquileia e offrendo la rara opportunità di vedere, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali di diverse epoche.
La citazione di Tito Livio - Aquileia non è solo archeologia ed arte, ma anche vini e buona cucina, naturalmente di pesce, vista la vicinanza con Ad Aquileia – attualmente piccola capitale dell’omonima zona DOC- anche la viticoltura ha una storia millenaria. Come racconta Tito Livio nei suoi Annali, si deve infatti ai primi coloni romani la diffusione nell’agro aquileiese della coltura della vite, che si ambientò perfettamente grazie al clima e al terreno particolarmente adatti e da allora è diventata un elemento caratterizzante del paesaggio.
Il vino dei Cesari - Aquileia, dunque, fin in età romana, era famosa per i suoi ottimi vini, che venivano apprezzati non solo nell’area dell’Impero, ma anche dai popoli vicini (Carni, Giapidi, Pannoni, Illirici): Plinio il Vecchio narra che il vino “Pucinum” ( oggi il suo erede è probabilmente lo squisito Refosco) era prediletto alla corte di Augusto. Eredi di questa prestigiosa tradizione, ancor oggi provengono dalla zona di Aquileia (oltre 900 ettari di vigneti specializzati) prelibati vini DOC, che i produttori vendono direttamente nelle loro aziende.
Per maggiori informazioni: www.turismofvg.it