Gite di primo autunno

Il lago di Garda in lentezza

Passeggiate autunnali, ville e castelli per rilassarsi

22 Ott 2013 - 14:50

Niente di meglio che prendersela comoda per qualche giorno a spasso sul lago di Garda, alla scoperta del fascino lacustre nelle giornate un po’ grigie d’autunno. Ecco un piacevole viaggio per rilassarsi, fra Alpi e lago, passeggiando nei boschi o fra i vicoli degli antichi borghi di Limone sul Garda e di Riva, ammirando fortezze, ville e castelli e assaporando un po’ di romanticismo. L’ispirazione corre sul filo dell’acqua del Benaco dai versi del poeta Catullo “da mi basia mille, deinde centum, dein mille altera…” (dammi mille baci, poi cento e poi altri mille), che proprio sul Lago trascorse anni felici nella meravigliosa villa romana di Sirmione.

Il nostro viaggiatore arriva al mattino a Limone sul Garda, lascia i bagagli in albergo e poi si incammina con tutta calma con le scarpe da trekking verso la Baita Bonaventura, ovvero sei ore di cammino fra andata e ritorno. Dalla stazione degli autobus prende le vie Caldogno e Milanesa e, dopo aver superato il ponticino sul torrente San Giovanni, comincia a salire lungo la mulattiera, sul sentiero 101. Incrocia numerose sorgenti d’acqua e calchére, caratteristiche costruzioni usate un tempo per l’estrazione della calce. Dopo un tratto piuttosto ripido si arriva in un punto da cui si gode un bel panorama sulla valle, chiusa dai versanti settentrionali dei monti Preàls, Corna Vecchia e Traversole. Ma un po’ più su la vista diventa straordinaria: il borgo e l’uliveto di Limone, le balze di Tremosine, il lago fino a Punta San Vigilio e Sirmione, le colline moreniche, gli Appennini nelle giornate più limpide sembrano a portata di mano. Si prosegue sulla mulattiera n. 422 e poi, superati i ruderi delle postazioni militari della Grande Guerra, sulla n. 421 fino alla località Fortini, dove a 1215 metri di altitudine si trova la Baita Bonaventura Segala. Un po’ di riposo e poi il rientro a valle, sul sentiero n. 104 e lemme lemme il nostro viaggiatore andrà a farsi coccolare in quel piccolo angolo d’Oriente proprio sulle sponde del lago che è la Natural Medical spa del Centro Tao del Park Hotel Imperial (www.parkhotelimperial.it), immerso in un rigoglioso giardino mediterraneo, tra palme, agrumi, olivi e agavi. Qui, secondo il metodo Tao i trattamenti sono volti a riarmonizzare l’equilibrio tra le energie interne per far sì che si raggiunga il benessere psicofisico, correggendo prima di tutto lo stile di vita e perfezionando l’alimentazione, grazie anche ad una consulenza nutrizionale.
All’indomani saranno l’arte e la storia ad ammaliare il nostro viaggiatore. Nel pittoresco centro storico di Limone si viene affascinati dagli scorci fra le case antiche, gli stretti vicoli e i porticcioli incorniciati da una natura rigogliosa e profumata da ulivi e limoni (Limone è il luogo più settentrionale in cui si possono trovare coltivazioni dell’agrume da cui prende nome); perfino Goethe rimase estasiato alla vista delle grandi serre di limoni quando arrivò sul Lago durante il suo viaggio in Italia.

Spostandosi nella vicina Riva del Garda la passeggiata sarà un continuo richiamo ad un passato ricco, testimoniato dalle residenze in stile lombardo-veneto affacciate sulla Piazza III Novembre, dove si trovano la Torre Apponale, eretta nel 1220, il Palazzo Pretorio, costruito da Cansignorio della Scala nel 1375 e il Palazzo del Comune risalente al XII secolo e ricostruito dai Veneziani alla fine del Quattrocento. Da vedere la Rocca del 1124, oggi sede del Museo Civico e della Pinacoteca, e le chiese barocche dell’Inviolata e della Santa Maria Assunta. Un bell’esempio di architettura militare si trova a due passi da Riva ed è il Forte di Nago, un elemento dell’imponente cintura di difesa un tempo costituita da trenta forti, edificati da Vienna durante la seconda guerra di Indipendenza, fra il 1859 e il 1861. A Penede invece si possono vedere le rovine dell’antico castello medievale, che serviva come fortezza difensiva delle terre trentine. Da lassù si apprezza un panorama magnifico su tutto il Benaco (o Lago di Garda), come del resto anche Dante racconta nel XX canto dell’Inferno: “Suso in Italia bella giace un laco, /a piè de l'Alpe che serra Lamagna / sovra Tiralli, c'ha nome Benaco. /Per mille fonti, credo, e più si bagna / tra Garda e Val Camonica e Pennino / de l'acqua che nel detto laco stagna.”

Il paese di Gardone è meta immancabile per una giornata di girate nei parchi e nei giardini delle lussuose ville storiche dalla vegetazione tipica del lago unita magistralmente a quella mitteleuropea, mediterranea e sub-tropicale. Da non perdere il giardino botanico Hruska, ora Fondazione Andrè Heller, con centinaia di specie vegetali provenienti dai cinque continenti e visibili in un percorso che si snoda tra rocce e laghetti. Dopo un pranzo a base di prodotti del territorio reinterpretati con creatività dall’Osteria Antico Brolo, un’antica dimora del 1700 vicino al giardino botanico (www.ristoranteanticobrolo.it/), si possono fare due passi sul bel lungolago prima di iniziare un viaggio emozionante al Vittoriale, la monumentale dimora del vate Gabriele d’Annunzio, dove sembra vivere ancora intatta l’atmosfera narrata dal poeta nei suoi scritti. Per una cena chic e di alto livello gastronomico la sosta d’obbligo è al ristorante Il Fagiano (www.ghf.it/ristoranti-il-fagiano.htm) oppure al Villa Fiordaliso (www.villafiordaliso.it/sito/home_page/cucina).

Per scoprire i buoni sapori del lago di Garda, guarda il video tratto dall'archivio di Ricette di Famiglia


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