© Tgcom24 | La piazza Silvestri, centro e nucleo del borgo
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Tra antichi mestieri, gite in bicicletta, sapori sopraffini e meraviglie dell’arte, un viaggio dei sensi nella terra del Sagrantino
di Raffaella Martinotti© Tgcom24 | La piazza Silvestri, centro e nucleo del borgo
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Bevagna è un incantevole piccolo borgo umbro nel quale tutto scorre a ritmi lenti e rilassati che ci riportano indietro nel tempo, tra i profumi dei cibi buoni e genuini che a mezzogiorno e la sera solleticano le narici insieme all’aroma dei prati e delle colline che circondano il centro abitato: qui si gira in bicicletta, oppure si mangia una bruschetta con la pappa di pomodoro rilassandosi nel dehors di un ristorantino, oppure ci si ferma ad ascoltare il racconto delle persone che appartengono a una delle Gaite, le contrade locali in attesa di disputarsi un ambito trofeo messo in palio ogni anno a fine giugno. Così si scoprono antichi mestieri, quando per ottenere un foglio di carta occorreva un lungo lavoro per recuperare stracci e panni vecchi; oppure, per farsi lume la sera, si accendevano le profumatissime candele fatte di cera d’api e lavorate oggi ancora come un millennio fa.
IL BORGO DI BEVAGNA - Bevagna può esibire una serie di riconoscimenti di tutto rispetto: è uno dei Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring, Città de vino, Città dell’olio e Città amica delle api: per il visitatore, però, è semplicemente uno splendido piccolo paese dell’Umbria, del quale è facile innamorarsi. Il punto di partenza per esplorarlo non può che essere Piazza Silvestri, l’incantevole piazzetta centrale dalla forma irregolare, sulla quale si affacciano il duecentesco Palazzo dei Consoli e ben tre chiese (San Michele e San Silvestro di epoca romanica e Ss. Domenico e Giacomo, edificata alla fine del Duecento), una più bella dell’altra. Al centro si trova una fontana, così aggraziata e armoniosamente inserita nello spazio da far dimenticare che si tratta di un’aggiunta di epoca ottocentesca. Da questo piccolo cuore che pulsa di Medioevo si dipartono stradine e vicoli che vale la pena esplorare con calma, fermandosi ad ammirare le vetrine delle botteghe e a scegliere dove fermarsi a cena: particolarmente originale è la “Bottega di Assù”, un piccolo locale a due passi dalla piazza, in cui si mangiano delizie semplici e senza tempo, come prelibate frittate, la pappa al pomodoro, formaggi paradisiaci e memorabili bruschette condite con lo squisito olio locale. Tutto questo in un ambiente raccolto e caldo, con tanti oggetti, libri e sculture che affollano gli scaffali tutt’in giro.
LE GAITE E GLI ANTICHI MESTIERI - Uno degli aspetti più interessanti e curiosi della visita a Bevagna è la possibilità di scoprire la storia medievale partendo da un punto di vista inconsueto, cioè attraverso la ricostruzione, storicamente molto accurata, degli antichi mestieri. La narrazione avviene per bocca di un personaggio in costume, che racconta la sua professione in modo vivido e “sul campo”, mostrando in prima persona e per mezzo degli strumenti d’epoca meticolosamente ricostruiti come avveniva la fabbricazione della carta, o delle candele di cera d’api, o come si lavorava in un setificio, dall’allevamento del baco fino alla torcitura dei fili, o ancora nella bottega del “dipintore”, partendo dalla materia prima fino al prodotto finito, secondo gli usi e le tecniche in auge tra la metà del Duecento e la metà del Trecento. Il racconto è preciso e molto vivo: si può anche partecipare a un laboratorio per vivere un’esperienza davvero immersiva e molto coinvolgente. In effetti, l’abilità di questi narratori è messa alla prova ogni anno in occasione del “Mercato delle Gaite”, una grande festa medievale che coinvolge l’intero paese negli ultimi giorni di giugno (nel 2024 l’appuntamento è dal 19 al 30 giugno): le Gaite sono i quattro antichi rioni cittadini (San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro) che si sfidano in quattro diverse prove, tra cui il tiro con l’arco, la preparazione del banchetto medievale, la ricostruzione dell’antico mercato e, appunto, gli antichi mestieri. La completezza e la verosimiglianza della ricostruzione sono quindi oggetto di competizione e spinge le quattro Gaite a fare sempre meglio, in una accesissima competizione.
IN BICICLETTA SULLE VIE DEL VINO - Valicando la poderosa cinta muraria che cinge il borgo medievale ci si trova immersi in un panorama collinare tra i più belli d’Italia. Siamo nella terra del Sagrantino Doc, con vini che accompagnano e completano gli ottimi sapori della cucina locale. Chi volesse esplorarlo in lentezza potrebbe trovare utile servirsi di una e-bike, dato il continuo saliscendi del territorio, magari facendosi accompagnare da una guida locale, come Ciclovery (www.ciclovery.com), per essere certi di non perdere neppure un angolo di meraviglia e di avere tutta l’assistenza necessaria, dal noleggio delle bici alla scelta delle strade più panoramiche e più adatte alla propria pedalata. Gli itinerari da percorrere sono numerosi: tra i più gettonati, per una giornata a due ruote, ci sono l’Antico Cammino di Francesco, la Valnerina tra storia e sapori e gli itinerari alla scoperta del Sagrantino. I wine-lovers possono trovare, non lontano da Bevagna e a tiro di bici, la cantina “Il Carapace” della Tenuta Castelbuono (www.tenutelunelli.it), disegnata da Arnaldo Pomodoro: oltre agli ottimi vini da degustare, la visita offre l’emozione di scoprire un originalissimo edificio dalle forme rotondeggianti, come appunto il carapace di una tartaruga, che si offre allo sguardo come una grande cupola ricoperta di rame perfettamente inserito nell’ambiente circostante e nello stesso totalmente funzionale al servizio del vino. Elemento iconico è il "Dardo", un elemento scultoreo di colore rosso che si conficca nel terreno a pochi passi di distanza dall’edificio principale e si propone come punto cospicuo visibile anche a grande distanza.
Chi vuole immergersi nei panorami può recarsi, in alternativa, a Torre del Colle, piccola frazione di Bevagna, situata su una piccola collina e abitata da soli 33 residenti: anche qui l’atmosfera è intrisa di storia e circondata da uno scenario dolcissimo, nel quale è ben riconoscibile Assisi.