Tour spumeggianti

Birra artigianale: sei itinerari ideali per gli appassionati

Turismo birrario: da nord a sud, alla ricerca dei migliori birrifici artigianali. Ora raccontati anche in una guida, che propone 60 percorsi alla loro scoperta

18 Apr 2024 - 06:00
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Sono sempre di più gli estimatori delle birre artigianali, i cui produttori sono ormai tantissimi, ognuno con una sua particolare ricetta. 

Per districarsi tra le tante offerte e trovare quella su misura, un ottimo aiuto può venire dalla prima guida ragionata di Turismo Birrario, recentemente pubblicata. In quattro volumi (uno per ogni macroarea della Penisola), descrive 60 percorsi turistici incentrati sulla birra, fuori dalle rotte più battute, raccontandone le specificità territoriali, artistiche, monumentali e naturalistiche.

Microbirrifici

“Turismo birrario - Guida per viaggiatori in fermento”, curata da Luca Grandi (Edizioni Lswr) è la prima guida completa al turismo birrario italiano. In ogni volume gli autori presentano i percorsi per un turismo lento, l’arte, la cultura e i paesaggi naturali che fanno da compendio ai birrifici artigianali di qualità.

 Il microbirrificio è ormai diventato un vero e proprio presidio territoriale: un luogo dove si fabbrica buona birra e dove gli appassionati possono scoprire la particolare alchimia che c'è dietro la sua produzione. Raggiungere e visitare i microbirrifici ha così portato allo sviluppo di un vero e proprio turismo della birra che ha coinvolto migliaia di turisti, cultori o semplici bevitori che vogliono anche scoprire luoghi e  percorsi magari poco conosciuti e lontani dalle rotte più battute. I 60 itinerari proposti nella Guido sono un contributo importante alla letteratura di viaggio, permettono di visitare anche l’Italia meno conosciuta e sono stati creati per appassionati, per cultori della birra di qualità e per viaggiatori per vocazione e passione. Eccone 6, idea per uno spumeggiante week end o una gita fuoriporta.

Nord-Est Per scoprire i castelli del Trentino-Alto Adige, “Turismo birrario” propone un percorso unico, da vivere un paio di giorni. L’itinerario si estende nella zona compresa tra la Val d’Adige e la Val di Non. Lì è possibile trovare un gran numero di castelli del Trentino, dalle caratteristiche molto diverse. Alcuni sono ancora perfettamente conservati, altri in rovina ma tutti bellissimi da vedere o visitare. Si parte dalla caratteristica cittadina di Lavis e dall’esplorazione dei suoi dintorni fino alla Val di Cembra per culminare, dopo aver risalito la Piana Rotaliana e la bassa Val di Non, nei dintorni del lago di Santa Giustina e di Cles. Infine, addentrandosi nella Valle sarà possibile ammirare il Castel Coredo e Il Castello di Cles.Che birra assaggiare? Una delle birre ad alta fermentazione del birrificio Birra Fon, che dedica ampio spazio anche al mondo delle IPA (qui ben rappresentato in più declinazioni). 

Nord-Ovest L’itinerario proposto nella guida parte dalla Riviera dei Fiori e si sviluppa all’interno di due delle valli che compongono l’entroterra imperiese. La prima è la Val Nervia, segnata dall’omonimo fiume e ricca di affascinanti borghi medievali, immersi nel verde intenso degli uliveti. L’altra è invece la Valle Argentina che, tra le valli che tagliano la Liguria dalle montagne al mare, detiene il primato del massimo dislivello e della più alta quota sul livello del mare. Si va infatti dalla quota zero del terminale della valle ad Arma di Taggia fino ai 2200 metri del Monte Saccarello. Che birra assaggiare? Nel Birrificio Nadir è possibile gustare delicate birre per lo più a bassa gradazione alcolica, che talvolta, in produzioni stagionali, svelano ingredienti inaspettati e del territorio, come le foglie di ulivo nella Montefollia, nata in collaborazione con il Frantoio Roi

Centro Regione dalle mille sfaccettature, l’Abruzzo offre paesaggi montani, collinari e balneari e custodisce il 75% delle specie animali e vegetali presenti in Europa. Alcune sono proprio tipiche del luogo: basti pensare al camoscio d’Abruzzo e al pastore maremmano-abruzzese. L’ itinerario porta alla scoperta della biodiversità e del patrimonio ambientale dall’estensione non indifferente: il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Regionale Naturale Sirente Velino e le catene montuose della Maiella e del Gran Sasso, che dividono la Regione in due microaree (la zona dell’entroterra e quella costiera). Si parte da Crognaleto per giungere fino a Prati di Tivo; si prosegue con un percorso fino a Castelli per poi giungere a Civitella del Tronto. Il viaggio termina a Notaresco. Che birra assaggiare? Il birrificio La casa di Cura è uno dei marchi più estrosi e creativi del panorama italiano. Accanto ad una vasta gamma di ricette ad alta fermentazione che costituiscono la linea classica e la linea stagionale, il birrificio certifica come biologica la linea Organic, costituita da tre referenze caratterizzate dall’utilizzo di sole materie prime provenienti da agricoltura biologica, e come gluten free altre tre referenze, a cui si aggiunge anche un sidro luppolato. 

Sud

 Qui sacro e profano, miti e storia, monti e mare si incontrano e fondono a creare un unicum ammaliante. L’itinerario si snoda nell’area incastonata ai confini del Parco Nazionale del Pollino e del Parco Nazionale della Sila, con la costa che si affaccia sulle acque calabresi del Tirreno e guarda da lontano alle Eolie e alla Sicilia. Le acque che bagnano Amantea sono state solcate dai nostri antenati sin dall’epoca romana e hanno visto susseguirsi numerose popolazioni, come quella greca e quella araba. La storia di Cleto è invece legata a doppio filo a leggende intrecciate con le Amazzoni. Che birra assaggiare? La Merendella, del birrificio ‘A Magara, è prodotta con le omonime pesche ed è un ottimo esempio di ricerca di ingredienti locali che danno vita a una birra dal basso tenore alcolico, fresca, coinvolgente e appagante. 

Sicilia Con alle spalle i Monti Nebrodi e di fronte la costa e le isole Eolie, questo piccolo itinerario parte da Capo d’Orlando per giungere fino a Sinagra e Montalbano Elicona. Gli autori, così, propongono solo un assaggio di quello che la Sicilia possiede: parchi naturali dalla natura magnifica, la vista del vulcano e una immersione nelle tradizioni tramandate dai locali e che contribuiscono a rendere unico il territorio. Si parte, quindi, da Capo d’Orlando per passare a Sinagra e fermarsi, infine, a Moltalbano Elicona. Che birra assaggiare? Il birrificio Epica copre un ampio spettro di gusti e di aromi, che svelano l’eclettismo produttivo dei suoi gestori che spaziano dall’ispirazione, moderna e angloamericana, della Eolo e della Kore, a birre di più antica tradizione che guardano a Belgio, Germania e Inghilterra, senza tralasciare il territorio: nella Pan, birra stagionale, sono aggiunte le nocciole dei Nebrodi.

Sardegna

 Per arrivare dal paese di Guspini a Carloforte si attraversano le tre sub-regioni di Linas, dell’Iglesiente e del Sulcis. All’interno di queste ricade buona parte degli oltre 3500 km2 del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Qui è possibile percorrere sentieri per escursioni naturalistiche immersi nell’atmosfera, ormai decadente, del periodo storico dell’industria estrattiva nell’isola. Percorrendo questo itinerario, affacciato su da coste selvagge e affascinanti, sarà possibile visitare strutture minerarie dismesse con le loro gallerie. Che birra assaggiare? La produzione del Birrificio Quattro Mori richiama la tradizione germanica che il birrificio fa ricadere all’interno delle regole del Reinheitsgebot (o editto della purezza) del 1516 e che si integra con una realtà produttiva all’avanguardia. Le birre, alcune delle quali pluripremiate in vari concorsi, prendono il nome dai pozzi minerari restituendo all’oggi la storia di questa porzione dell’isola.

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