© Ente del Turismo | Castelnuovo Berardenga
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Antichi palazzi, splendide ville, i celebri vigneti. E una statua molto, molto ironica
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Le dolci colline del Chianti, impreziosite da vigne, olivi e paesaggi mozzafiato, accompagnano verso una delle mete preferite da chi ama questa zona della Toscana e vuole scoprirne la storia e la buona tavola: Castelnuovo Berardenga.
Ecco la proposta di un itinerario in dieci tappe, per conoscere da vicino un territorio che conserva uno straordinario patrimonio storico, culturale ed enogastronomico ed è sempre pronto ad accogliervi con tante iniziative.
Castelnuovo Berardenga - Castelnuovo Berardenga è il comune più a sud della zona del Chianti, il suo territorio abbraccia a ovest la città di Siena ed è reso ancora più affascinante da un paesaggio collinare e rurale costellato non solo da vigne e olivi ma anche da numerose chiese e ville appartenute a nobili famiglie nell’Ottocento, fra cui Villa di Geggiano, dove Bernardo Bertoluccci ha girato le scene della festa del suo film lo ballo da Sola. Il centro storico richiama l’epoca medievale e vi si accede anche dal caratteristico Vicolo dell’Arco, con ripide scale in pietra e sormontato da un arco. A pochi passi si trova la Chiesa di San Giusto e Clemente, costruita a metà dell'Ottocento in stile neoclassico e che conserva al suo interno una Madonna con Bambino e angeli di un artista senese del Rinascimento.
Villa Chigi Saracini - A pochi passi dal centro, si può ammirare e visitare Villa Chigi Saracini, edificata nell’Ottocento sulle rovine dell’antico castello trecentesco dal conte Guido Saracini, cultore della musica e fondatore dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena, e arricchita da un grande parco all’inglese di tipo romantico con giardini all’italiana e numerose statue dedicate ai grandi musicisti. La visita è resa molto piacevole da un percorso di viali che salgono e scendono e portano il visitatore indietro nel tempo.
Museo del Paesaggio - Ospitato negli ex macelli, è un piccolo segno di “archeologia industriale” sul territorio, dove il tema del paesaggio è affrontato in maniera scientifica e permette di capire a fondo il paesaggio toscano e i suoi mutamenti, soprattutto quello agricolo toscano e chiantigiano. I contenuti sono stati elaborati grazie ad anni di ricerche storiche, naturalistiche e antropologiche che vengono adesso restituite con mezzi interattivi (quali video, audio, olfattivi) in maniera accessibile a tutte le fasce di età e ai diversamente abili.
San Gusmè - La scoperta del territorio castelnovino continua a San Gusmè, piccolo borgo fortificato a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga che merita una passeggiata fra le sue viuzze. accogliere i visitatori all’ingresso del paese è una statuetta in terracotta raffigurante un uomo - tale Luca Cava - intento all'espletazione dei propri bisogni quotidiani. Negli anni '40 alcuni abitanti della frazione, stanchi di essere presi in giro per la statua risalente a fine '800, decisero di disfarsene. Ma la storia venne riscoperta da Silvio Gigli, che se ne innamorò per la sua ironia e propose la realizzazione di una nuova statua disegnata dal noto vignettista Emilio Giannelli e realizzata dal maestro ceramista Marcello Neri.
Vagliagli - Il territorio castelnovino è composto da piccoli borghi, da non perdere. Uno di questi è Vagliagli, costruito nel XIII secolo e con una suggestiva conformazione circolare che, da alcuni punti di osservazione, lo fa sembrare sospeso. Nelle vicinanze, presso Pievasciata, è possibile visitare il Parco Sculture del Chianti, mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee in un’originale integrazione fra arte e natura. Il Parco comprende anche un anfiteatro che nei mesi di luglio e agosto offre ai visitatori un ricco programma di concerti.
Villa a Sesta - Un altro borgo da non perdere è Villa a Sesta, le cui origini risalgono al IX secolo. Piccolo e raccolto fra vie e piazzette, Villa a Sesta ospita da otto anni Dit’Unto, Festival del mangiare con le mani cresciuto negli anni fino a diventare un appuntamento fisso della seconda domenica di ottobre per tutti coloro che amano lo street food e i sapori locali e di tutta Italia. A preparare gli sfiziosi assaggi sono chef di alcuni ristoranti di Castelnuovo Berardenga, compresi i 2 stellati Michelin a Villa a Sesta (La Bottega del 30 e L’Asinello), colleghi stellati in arrivo dalla Toscana e da altre regioni e stand gastronomici con sapori da tutta Italia.
EcoMaratona del Chianti Classico - Da alcuni anni un altro appuntamento di grande richiamo del mese di ottobre sul territorio castelnovino è l’EcoMaratona del Chianti Classico: la prossima edizione è fissata per il 15-16-17 ottobre 2021. A renderla unica e particolare è il percorso di 42 km su sentieri e strade bianche che attraversano il paesaggio castelnovino e le sue colline, affiancato da percorsi più brevi, passeggiate con degustazioni di vini, escursioni e altri appuntamenti per partecipanti e accompagnatori.
Certosa di Pontignano - Il territorio di Castelnuovo Berardenga conserva anche la bella Certosa di Pontignano, costruita da Bindo Falcone, nipote del cardinale Riccardo Petroni, intorno alla metà del 1300. Oggi del primitivo monastero rimangono poche tracce, dal momento che fu totalmente ricostruito nella seconda metà del Cinquecento dopo un incendio che lo distrusse in gran parte. La struttura è stata acquistata nel 1959 dall’Università di Siena e oggi ospita incontri di studio, convegni, appuntamenti accademici e cerimonie, quali matrimoni o altro.
Montaperti - A Castelnuovo Berardenga si respira ancora la storia. Su questo territorio, infatti, si svolse la battaglia di Montaperti combattuta il 4 settembre 1260 fra le truppe ghibelline senesi e quelle guelfe fiorentine, dove le prime si affermarono momentaneamente sulla storica rivale. Quello scontro viene ricordato anche da Dante Alighieri nell’Inferno della sua Divina Commedia, ed evocato dal Sommo Poeta come una disastrosa sconfitta dei Guelfi di Firenze. L’orgoglio senese per quella storia vittoria rivive ogni anno nelle celebrazioni che ricordano l’anniversario della battaglia all’interno della festa “Montaperti Passato e Presente”.
Le aziende agricole - La visita a Castelnuovo Berardenga e sul suo ampio e variegato territorio non può non essere accompagnata dall’assaggio di vini e oli di produzione locale, con la possibilità di visite guidate e degustazioni nelle numerose aziende vitivinicole e olearie. Tra queste, vi segnaliamo qualche idea: Felsina, Agricola San Felice, Castello di Bossi, Tolaini, Azienda agricola Vallepicciola, Tenuta di Arceno, Società Agricola Tattoni Villa a Sesta, Dievole, Azienda agricola Pacina e Fattoria Carpineta Fontalpino.
Per maggiori informazioni: turismocastelnuovoberardenga.blogspot.com