© istockphoto | Monselice, il Castello
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In viaggio nel Veneto alla scoperta di luoghi di immensa bellezza e ancora fuori dal turismo di massa
© istockphoto | Monselice, il Castello
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Il Veneto è una terra di grandi attrattive turistiche, alcune delle quali super gettonate e prese d’assalto dai turisti. Ci sono però anche zone di grande bellezza naturalistica e costellate di gioielli dell’architettura e della storia, ancora poco note e tutte da scoprire nel loro fascino più autentico. I Colli Euganei, a pochi chilometri da Padova, sono una di queste: tra colline che sembrano sorgere direttamente dalla pianura, incontriamo Monselice, con il suo imponente Castello, la Rocca Federiciana e il percorso delle Sette Chiese; a poca distanza Arquà Petrarca, con le sue stradine tutte a saliscendi e la piccola seducente dimora che ospitò il poeta da cui il paese prende nome; ancora poco più in là troviamo Villa Barbarigo, che con i suoi incantevoli giardini trasmette un intimo messaggio di speranza.
La cittadina di Monselice, piccola ma dal cuore dinamico e fervente di attività, ha un grazioso centro storico nel quale è piacevole passeggiare osservando le vetrine dei negozi che invitano allo shopping. Occorre un po’ di determinazione per affrontare la salita fino alla Rocca Federiciana che domina il paese e la valle circostante, regalando ai camminatori uno splendido panorama, mentre è assai più agevole raggiungere il Castello, situato nel cuore del paese e del quale non si deve perdere una visita. L'edificio così come lo vediamo ora è un complesso di più nuclei, tutti edificati e ristrutturati tra l'anno Mille e il 1500. La parte più antica è il Castelletto, con l'annessa Casa Romanica, che risalgono al Mille circa, mentre nel Quattrocento fu realizzato Palazzo Marcello, collegamento fra i due edifici. L'interno del castello ospita il Museo ella Armi, con pregiati esemplari di armature, balestre e spade di ogni genere. A poca distanza dal Castello si trovano la duecentesca pieve di Santa Giustina e il punto di partenza del percorso devozionale delle Sette Chiese, ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi all'inizio del Seicento, su commissione della nobile famiglia veneziana Duodo. Visitando la sequenza delle sette chiesette disposte lungo il pendio del colle, vengono concesse ai pellegrini le stesse indulgenze accordate a chi visita le basiliche maggiori in Roma.
A poca distanza da Monselice si trova il borgo di Arquà Petrarca, luogo in cui il poeta Francesco Petrarca trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove è sepolto. Il poeta conobbe il borgo nel 1364, mentre si trovava ad Abano per un periodo di cure termali, e se ne innamorò, per la calma che vi regnava e per le atmosfere che gli ricordavano la sua Toscana. La sua casa riflette questa dimensione: è un edificio piuttosto piccolo ma pieno di fascino e di grazia, tutto spalancato sull’incantevole panorama dei colli, con una bella facciata armoniosa e piccole stanze, intime e raccolte. Il borgo è un grazioso susseguirsi di saliscendi, tra piccole strade e piazzette animate da locali e ristorantini caratteristici. Una perla di cui non si deve mancare la visita è il Museo del Pianoforte, all’interno di Villa Centanin, dove si possono ammirare una cinquantina di meravigliosi strumenti, tra cui fortepiani e pianoforti a coda, a tavolo, verticali e di altre forme particolari, di proprietà della Fondazione Musicale Masiero e Centanin e, in parte, provenienti da collezioni private.
Un altro luogo in cui sperimentare intense sensazioni di armonia e di pacificazione è offerto dagli incantevoli giardini di Villa Barbarigo, situata in località Valsanzibio, a pochi chilometri di distanza da Arquà Petrarca e da Monselice. Al centro di questi splendidi giardini si erge La Villa, di proprietà privata e non visitabile, mentre Il parco è aperto alle visite. Oltre a splendide prospettive, alberi secolari fontane e giochi d’acqua, qui si trova un messaggio di positività e di speranza: il giardino, progettato dal grande architetto Luigi Bernini, è stato immaginato come un percorso salvifico, e come un simbolico viaggio verso la perfezione, un percorso che porta l’uomo dall’errore alla verità, dall’ignoranza alla rivelazione. Il parco, esempio straordinario di giardino barocco, ospita oltre 60 statue scolpite nella pietra d’Istria, in gran parte opera di Enrico Merengo, ed altrettante sculture minori che si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d’acqua e peschiere. Luoghi importanti del percorso salvifico proposto dal giardino sono la simbolica Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli, il Monumento al Tempo e soprattutto il Labirinto di Bosso, simbolo delle gravi difficoltà in cui può capitare di perdersi in certi momenti della vita, ma dalle quali è sempre possibile trovare una via d'uscita.
Infine, chi desidera immergersi completamente nella natura trova moltissimi itinerari per passeggiate sulle colline, sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta, passeggiate per tutte le gambe. Un buon punto di partenza per le esplorazioni del territorio può essere Casa Marina, il Centro Visitatori del Parco Regionale dei Colli Euganei. Situato nel comune di Galzignano Terme, sul versante orientale del Monte Venda. Il centro costituisce un vero e proprio laboratorio didattico calato direttamente nell'ambiente naturale e costituisce un punto informativo per quanti, passeggiando lungo i sentieri che attraversano il Parco, desiderano approfondire la conoscenza del territorio euganeo.