© Istockphoto | Piazza Garibaldi
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Un viaggio in coppia nella città Ducale, tra tesori d’arte, di cultura e tracce di celebri amori
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Parma è una città per gli innamorati e una città che innamora. Per le sue strade eleganti, i suoi monumenti, la sua tradizione musicale (e anche per la sua cucina). Mano nella mano si può andare alla scoperta della “piccola Parigi” dell'Emilia-Romagna - come amano chiamarla i suoi abitanti - e sentire il suo cuore che batte in Piazza Garibaldi, con la splendida vista a 360° sul Palazzo del Governatore, sulla cupola della Basilica della Steccata, sulla Chiesa di San Pietro e sui Portici del Grano.
E’ il crocevia della “dolce vita” parmigiana con i tavolini all’aperto, l’aperitivo, i negozi alla moda e le botteghe con le eccellenze gastronomiche locali. Ogni angolo è una scoperta, tra monumenti, palazzi, piccoli borghi, vicoli romantici. Ad esempio il Complesso di San Paolo è un luogo magico, scrigno di emozioni e tesori come la Pinacoteca Stuard che custodisce, grazie al mecenatismo di Giuseppe Stuard (Parma, 1790-1834), amministratore della Congregazione di San Filippo Neri, dipinti di autori del Tre e Quattrocento toscano. Tra i capolavori la Madonna in trono con il bambino del Maestro della Misericordia e il Polittico Stuard del fiorentino Bicci di Lorenzo. Ma anche opere dell’Otto e Novecento, frutto di donativi e acquisizioni successive, che aprono una finestra sull’arte parmense a cavallo dei due secoli.
Nel Cortile della Pinacoteca Stuard e nel Chiostro della Fontana si celano altre meraviglie. Forme eleganti, sensuali, vive: i gruppi scultorei di Jean-Baptiste Boudard, artista di corte del Settecento chiamato a Parma per abbellire il Parco Ducale (dove si trovano oggi delle copie), sono un invito al piacere degli occhi e dell’arte da vivere in due, ammirando il Sileno ed Egle con Mnasilo e Cromi, Apollo con Cetra, Venere, Satiro e Naiade, amori mitologici dal fascino immortale. Di giorno le facciate sono di mille colori e di sera di mille luci: è romantica la passeggiata sul Lungo Parma che attraversando il Ponte Verdi accompagna al Parco Ducale dove si possono ammirare il Tempietto di Arcadia, il laghetto e la fontana del Trianon.
Uscendo dal Parco Ducale, ci si trova di fronte l’imponente Complesso della Pilotta, in cui è custodito il seicentesco Teatro Farnese, interamente realizzato in legno, un sogno ad occhi aperti, un luogo che racchiude storie di epoche lontane fra amori e intrighi di corte, sposalizi e balli fastosi. Storie d’amore e “di amore” per Parma come quello della duchessa Maria Luigia D’Austria. Tanto amata dai parmigiani (contraccambiati), al Museo Glauco Lombardi si possono scoprire la vita intima di questa sovrana - già sposa di Napoleone Bonaparte - e le sue passioni, attraverso oggetti d’uso quotidiano, le sue lettere, gli abiti e i doni di nozze.
A Parma coronò il suo amore per il conte Neipperg, il cui monumento funebre si trova nella Chiesa della Steccata. Alcune delle più belle favole d’amore sono state vissute anche nei castelli che circondano la città ducale, luoghi ricchi di arte, storia e leggende da scoprire. Come quella della dama Bianca dagli occhi verdi che si dice protegga le passioni più segrete. Il Castello di Torrechiara, a pochi chilometri da Parma, fu lo scenario nel 1400 dell’amore tra Bianca Pellegrini e Pier Maria Rossi che rivive nella straordinaria "Camera d'Oro", attribuita a Benedetto Bembo. Il Castello di Montechiarugolo, poco distante dalla città, è invece il regno di Fata Bema, il cui fantasma appare alle giovani donne alla vigilia delle nozze, ai fidanzati, oppure si manifesta agli innamorati. Narra la leggenda che, nel 1593, Bema arrivò per la prima volta alla corte dei Farnese e propose a Ranuccio I di leggergli la mano. Il sovrano però, timoroso dell’occulto, ordinò l’arresto della ragazza e la sua reclusione in carcere.
Per maggiori informazioni: www.parmawelcome.it