Da Bormio in Lombardia a Segesta in Sicilia, alcuni dei luoghi più suggestivi dove bagnarsi in acque benefiche
Nell’immaginario collettivo, le terme vengono associate generalmente a prestigiose e superattrezzate località come Salsomaggiore oppure Abano Terme. Ma in Italia esistono molti luoghi in cui affiorano acque calde e salutari, talvolta in ambienti naturali magnifici, in cui il bagno è gratuito. Eccone alcuni, dalle Alpi alla Sicilia.
Le vasche di Leonardo a Bormio – Acqua cristallina e caldissima che affiora in una vasca naturale fatta di sassi ai piedi di un torrente. Le terme libere di Bormio prendono il nome da Leonardo da Vinci, che ha lasciato testimonianza della sua visita nelle sue opere, immortalando il nome della celebre località termale nel famosissimo Codice Atlantico. Del resto le acque di Bormio erano conosciute fin dall’antichità e furono citate nel 535 d.C in una lettera di Cassiodoro. Le acque dei Bagni di Bormio sono classificate come ipertermali, solfato, alcalino, terrose, con tracce di radioattività, date dalla presenza del Radon. Sgorgano da nove diverse sorgenti situate ad altitudini diverse, tra i 1280 e i 1421 metri s.l.m., sulle pendici di dolomia del monte Reit, non lontano dal Parco dello Stelvio.
I Bagni San Filippo in Toscana – Bagni San Filippo è una frazione di Castiglione d’Orcia (Siena) è nota per le sue acque termali, assolutamente libere che si trovano alle pendici del Monte Amiata, di origine vulcanica. Le acque sulfuree sgorgano con una temperatura che varia dai 30 ai 40 gradi formando delle piscine naturali rese ancora più suggestive per la presenza di depositi calcarei che formano bianche concrezioni di carbonato di calcio e di scenografiche cascatelle.
Saturnia, una vera Spa a cielo aperto – Sembra sia stato Giove in lite con saturno a scagliare il terribile fulmine che diede origine alle magnifiche terme di Saturnia, i cui benefici erano già conosciutio da Etruschi e Romani. Si trovano in comune di Marciano in Toscana e le principali cascate termali sono le cascate del Mulino e le cascate del Gorello: sono acque sulfuree che sgorgano alla temperatura di 37,5 gradi e con una portata notevole di 800 litri al secondo. La composizione a livello chimico presenta tracce di zolfo, idrogeno soflorato a anidride carbonica. Le acque di Saturnia agiscono beneficamente sugli apparati respiratorio, scheletrico, cardio-circolatorio, muscolare, digestivo, apportando notevoli benefici per quanto riguarda le infiammazioni delle articolazioni.
Terme del Bullicame a Viterbo – “Quale del Bullicame esce ruscello….” Hanno addirittura l’imprimatur di Dante Alighieri queste sorgenti di acque sulfuree in provincia di Viterbo che sgorgano in aperta campagna per fluire in alcune piscine naturali, che hanno nel fondo un fango candido che spalmato sulla pelle la rende liscia e vellutata. L’acqua sgorga a temperature che raggiungono e sorpassano i 50 gradi e sono indicate per la prevenzione delle affezioni croniche dell'apparato respiratorio e di quello osteoarticolare e anche nelle malattie della cute e dell'apparato genitale.
I fanghi sotto il Vulcano - I fanghi dell’isola di Vulcano nelle Eolie sono la conseguenza dell’attività vulcanica dell’isola che continua ininterrotta formando zone sulfuree in mare aperto e nella ormai celebre zona dei fanghi. Le terme sono composte da una grande vasca con fango, il mare caldo, dove le acque raggiungono temperature elevate, e sono circondate da collinette sulfuree da cui fuoriescono soffioni caldi, le fumarole, la loro temperatura è compresa tra i 40°C e gli 80°C. Nella Pozza dei Fanghi dal sottosuolo sgorga ininterrotto fango rinfrancante e dove, migliaia di persone s’immergono tutto l’anno, per ottenere effetti benefici per la pelle, per le malattie ossee e quelle respiratorie.
I bagni liberi di Segesta – Le terme di Segesta o Polle del Crimiso sono in provincia di Trapani in Sicilia, non lontano da Castellammare del Golfo. Circondate da profumati tamerici e canneti formano un insieme di deliziose calette: la sorgente si ammanta di mitiche origini. Un dio avrebbe reso calde le acque per riscaldare la ninfa Egesta. L’acqua, di origine vulcanica, sgorga a 47 gradi centigradi in un paesaggio altamente suggestivo che nei dintorni può annoverare il magnifico tempio dorico di Segesta. Le acque sono benefiche per malattie reumatiche, respiratorie e cutanee.