© Istockphoto | Giardini di Boboli e palazzo Pitti
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Appuntamento nella Capitale del Rinascimento e i suoi tesori artistici e - perché no? - gastronomici
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Ogni angolo di Firenze racconta una storia di arte, cultura e bellezza, che si riflette nei suoi musei, nei suoi palazzi e nelle sue chiese. La Città del Giglio accoglie oggi i visitatori con una nuova e bella notizia: dopo un accurato e laborioso restauro, riaprono gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti, dando al pubblico l’opportunità di conoscere la magnificenza della storia della capitale del Rinascimento.
LA CITTA’ DEI TESORI - Con la sua architettura maestosa, i suoi musei ineguagliabili e i suoi paesaggi mozzafiato, Firenze è una delle più grandi testimonianze viventi della cultura rinascimentale e della tradizione italiana. Ogni luogo è un’opera unica, ogni monumento è una finestra su un passato che ha plasmato non solo la città, ma l’intera civiltà occidentale. La città, simbolo di eleganza e raffinatezza, custodisce capolavori universali come il Duomo, Palazzo Vecchio, la Basilica di Santa Croce, tra i suoi tesori più pregiati, Palazzo Pitti, occupa sicuramente un posto di assoluto rilievo. Questa eccellenza artistica fu realizzata nel 1458 per volere del ricco banchiere fiorentino Luca Pitti, il progetto fu affidato al maestro Brunelleschi. Nel 1473, Pitti morì e il palazzo rimase incompiuto e abbandonato fino al 1549, quando venne acquistato dalla famiglia dei Medici come luogo di rappresentanza, tanto da diventare un centro culturale e politico della Toscana. Le sue stanze ospitarono artisti, intellettuali e importanti collezioni d’arte, gettando le basi per il futuro utilizzo del palazzo come museo. Con la fine della dinastia dei Medici, Palazzo Pitti passò agli Asburgo - Lorena, che continuarono ad ampliarlo ed arricchirlo. Questa imponente dimora rinascimentale è oggi uno dei simboli più maestosi di Firenze e, dopo una chiusura di cinque anni e un accurato restauro durato 9 mesi, gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti tornano a splendere aprendo nuovamente le porte al pubblico.
STRAORDINARIA RIQUALIFICAZIONE - Il grande progetto di riqualificazione, concluso con successo, ha restituito alla Città del Giglio uno dei gioielli più affascinanti della sua storia artistica e culturale. Situati al primo piano della Reggia, i quattordici ambienti restaurati raccontano l’evoluzione della città e della sua nobiltà, essendo stata la loro residenza per oltre 300 anni. I lavori hanno coinvolto ogni dettaglio degli appartamenti, dai preziosi affreschi ai parati da seta, dalle volte ai pavimenti, le sale sono state ristrutturate nel rispetto delle tecniche storiche, recuperando i colori, le decorazioni, gli intagli, i tendaggi, i dipinti e i mobili e soprammobili originali: nella Sala del Trono, si respira tutta l’opulenza di quei secoli grazie al grandioso lampadario posto al centro del soffitto e alle pareti dalle tonalità rosso porpora, la Sala del Salotto Celeste, che ha ospitato gli strumenti musicali dell’epoca, è oggi affrescato con ritratti seicenteschi e tappezzeria in seta, ma anche la Cappella, emblema della dinastia medicea è l’ambiente che meglio conserva l’aspetto originario, il Gabinetto Ovale e il suggestivo Gabinetto Rotondo rivelano l’eleganza del ricercato gusto rococò. Gli Appartamenti Reali oltre ad essere uno spazio espositivo, sono una finestra sulla storia del potere e del lusso che hanno caratterizzato Firenze nel corso dei secoli.
DORMIRE FRA ANTICHE MURA - Per raggiungere questo magnifico palazzo e lasciarsi trasportare dalla sua magica e surreale atmosfera, è ideale soggiornare all’FH55 Hotel Calzaiuoli che, situato tra il Duomo e Ponte Vecchio permette di vivere la città nella sua essenza più autentica. Con le sue eleganti camere, i servizi di alto livello e gli ambienti raffinati, questo boutique hotel pet friendly ricavato dalla ristrutturazione di un antico palazzo racchiude in sé un mix tra stile, posizione ottimale e comfort ed è l’ideale per assaporare la vivacità della città contemporanea tra le più grandi opere d’arte del Rinascimento e il centro dello shopping d’alta moda. Oppure si può soggiornare all’Hotel Botticelli, a 500 m da Piazza del Duomo, che unisce una posizione strategica al fascino di un palazzo cinquecentesco con elementi storici e architettonici di pregio. Notificato alla Sovrintendenza dal 1935, è stato restaurato 25 anni fa e sarà ulteriormente valorizzato dal restyling curato dal Gruppo Icon Collection. L’hotel offrirà camere ampie, alcune con Spa, una ristorazione di nicchia e un’attenzione particolare alla sostenibilità.
GUSTARE PIATTI DELLA TRADIZIONE - Per gustare la più autentica cucina locale, i locali dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo sono in tutta Italia una garanzia. A Firenze c'è ne sono 3, tutti eccellenti. L'Osteria di Giovanni, un tempo bottega con mescita di vino di nonno Narciso Latini, oggi raffinato ristorante delle nipoti Caterina e Chiara, reduci da studi ed esperienze internazionali: bellissima e ricca di fascino la location, negli ambienti a volte e capitelli pensili di un palazzo antico, ottima la cucina che propone come specialità del Buon Ricordo il Piccione del Valdarno arrosto ripieno di salsiccia al finocchio e cavolo nero. A due passi da piazza del Duomo, in quelli che per oltre 170 anni sono stati i locali della storica Libreria Gonnelli - epicentro della vita culturale fiorentina per circa due secoli, frequentata da intellettuali, scrittori ed artisti - Regina Bistecca offre un menù legato alla più autentica tradizione gastronomica locale. Alle pareti, oltre 140 opere d’arte originali sono la cornice ideale per assaporare le specialità fiorentine e toscane, così come la collezione di oltre 400 libri di cucina e cultura gastronomica, danno continuità alla passione per il sapere di questo luogo incantato. La sua specialità del Buon Ricordo è la Bistecca alla fiorentina di Chianina. A pochi passi da Piazza Santa Croce si trova invece Il Francescano, tipica trattoria toscana dai sapori tradizionali, vini di qualità e profumi d’altri tempi. La sua storia affonda le radici nella Firenze popolare di fine ‘800 ed oggi è uno storico e tipico locale di quartiere, pilastro di vita quotidiana della Firenze che fu, prezioso per la sua autenticità. Un luogo in cui assaporare i più tipici piatti della cucina fiorentina e toscana, cucinati ad arte, con materie prime d’eccellenza, selezionate con cura, stagione per stagione. L’antica insegna - Pizzicheria e Canova di vini - ne testimonia l’origine di vinaio ed ancor oggi eccellente è la sua cantina. La sua atmosfera calda e genuina e la sua ottima e sincera cucina hanno attratto celebrità dello spettacolo, abituali frequentatori di Santa Croce per via del vicinissimo e importante Teatro Verdi, quali - negli Anni Ottanta - Vittorio Gassman o un’ancor giovanissimo Roberto Benigni e gli sportivi dal pallone d’oro 2006 da Fabio Cannavaro a Gabriel Omar Batistuta. La sua specialità del Buon Ricordo è il Fritto del Convento.