Luoghi da scoprire

Grottammare: un mare di storia, cultura e ottima cucina

Un borgo affascinante e una patria del buon vivere, per chi cerca un Adriatico un po’ speciale

25 Mar 2025 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Grottammare  Piazza Peretti.  Foto: Biocca
© Ufficio stampa  | Grottammare  Piazza Peretti.  Foto: Biocca
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© Ufficio stampa | Grottammare  Piazza Peretti.  Foto: Biocca

© Ufficio stampa | Grottammare  Piazza Peretti.  Foto: Biocca

L’Adriatico non è sempre sinonimo di vacanzieri chiassosi e spiagge affollate: Grottammare è un borgo più tranquillo e raccolto che, oltre a una bella spiaggia e a mare pulito, offre notevoli spunti di interesse a chi è interessato alle belle architetture, alla natura e agli ottimi sapori della tradizione, anche reinterpretati nella loro evoluzione contemporanea. Arrampicandosi su per la collina sulla quale è adagiato il centro storico si scoprono stradine e piazzette in cui il tempo sembra essersi fermato, mentre, percorrendo in bicicletta il lungomare si scopre che di qui passa il 43° parallelo, linea ideale che unisce luoghi di alto valore simbolico. Non tutti sanno, poi, che qui si trovano gli aranceti più a Nord d’Italia, nei quali di coltiva l’arancio biondo del Piceno, e che la ristorazione locale offre veri esempi di eccellenza.  

UN BORGO AFFASCINANTE – Visitare il centro storico di Grottammare è come fare un viaggio nel tempo. Le piazzette, i vicoli e le antiche costruzioni del “Vecchio Incasato”, nome con cui è affettuosamente chiamato il nucleo più antico del borgo, conservano tutta la bellezza dei loro edifici storici e un’atmosfera silenziosa e suggestiva. Il cuore del piccolo centro è piazza Peretti, di impianto probabilmente medievale ma di aspetto settecentesco: la piazza è intitolata a Felice Peretti, nome secolare di Sisto V, che fu papa dal 1585 al 1590, nativo di Grottammare: su questo grazioso e tranquillo salotto si affacciano alcuni tra gli edifici più interessanti del borgo. Tra questi, il Teatro dell’Arancio, ora utilizzato come sede espositiva in cui è conservato un prezioso meccanismo di orologio ottocentesco costruito da Pietro Mei, la Torre Civica, il Palazzo Comunale e la chiesa di San Giovanni Battista, presso la quale è ospitato il Museo Sistino, nel quale sono esposti oggetti che testimoniano lo stresso rapporto tra il pontefice e la sua terra. Da piazza Peretti si accede anche alla bellissima Loggia dell’Arancio, uno degli scorci più fotografati di Grottammare e dalla quale si gode di un affaccio sensazionale sul mare e sulla costa adriatica.
Scendendo verso il mare, l’impianto tipico di una cittadina turistica adriatica vede il consueto reticolo di strade che convengono sul lungomare, con la spiaggia, una bella passeggiata ombreggiata da palme e un’ampia pista ciclabile. Qui si trovano alcune sculture iconiche, come quella dedicata al “Ragazzo con i gabbiani” realizzata dallo scultore Pericle Fazzini, il “Monumento alla Vela” dell’artista Cleto Capponi e soprattutto l’installazione in travertino “Dream Point 43°” che segna il passaggio del 43° parallelo dell’emisfero boreale. Il parallelo, tra l’altro, unisce in un filo ideale i quattro santuari di Medjugorie, Santiago di Compostela, Assisi e Lourdes, oltre ad altri luoghi di alto valore simbolico.

IL FASCINO DI HORTUS, IL GIARDINO STORICO – Il paesaggio che circonda Grottammare è caratterizzato da folti palmeti, vigne e agrumeti: in particolare si trovano qui gli aranceti più settentrionali d’Italia. Le prime piante furono portate sulla costa marchigiana nel Trecento dai marinai siciliani: in un primo tempo furono utilizzate per adornare i giardini signorili e solo successivamente i loro frutti cominciarono ad essere consumati a tavola. Il cultivar locale è l’arancio biondo del Piceno: questa varietà è caratterizzata da una buccia sottile dal colore giallo dorato e da frutti succosi, dolci e profumati. La produzione di questa varietà di agrume è ridotta, a causa delle difficoltà logistiche di trasporto e commercializzazione, ma le colture continuano a esistere, sfruttando il riparo offerto delle antiche mura cittadine esposte a sud. Uno dei giardini storici in cui l'arancio biondo è tuttora coltivato è “Hortus”, situato tra Cupramarittima e Massignano. Inserito tra le bellezze del FAI e nel circuito dei Giardini Storici Italiani, il giardino degli agrumi fa parte del complesso Il Crocifisso, riconosciuto come bene monumentale di interesse storico e architettonico dalla Soprintendenza della Regione Marche dal 2004. Questo luogo affascinante, di proprietà della famiglia Marconi, comprende una dimora padronale, una cappella settecentesca nella quale si possono celebrare matrimoni, alcuni muri dalle tipiche nicchie ad arco su cui venivano montate le protezioni invernali in legno, due torri colombaie e un rigoglioso giardino di agrumi cinto da mura, sul modello dell’hortus conclusus medievale, il caratteristico appezzamento di terreno, di solito adiacente ai monasteri e racchiuso da mura in cui i monaci coltivavano piante da frutto ed erbe medicinali. Il giardino è aperto alle visite anche se sono imminenti alcuni lavori di ristrutturazione che imporranno la chiusura dell’Hortus fino alla fine dell’estate. Al termine degli interventi sarà nuovamente possibile ammirarlo.

I BUONI SAPORI – Grottammare è una terra di sapori generosi e di buona cucina. Sulla costa si mangia ottimo pesce, preparato secondo ricette della tradizione di cui ogni cittadina propone la propria variante, vantandola come quella originale da cui hanno preso spunto tutte le altre. Una di questa è il famoso brodetto di pesce, antico piatto marinaro nel quale un tempo confluivano tutti i pesci che non potevano essere venduti sul mercato, perché di varietà poco pregiata o per la taglia troppo piccola. “Il brodetto alla sanbenedettese è caratterizzato dalla presenza del peperone e dell’aceto, mentre mancano, di solito il sugo di pomodoro, i gamberi e gli scampi, aggiunti però da alcuni cuochi nelle ricette da ristorante, per venire incontro ai gusti del cliente. Noi lo proponiamo nel modo più tradizionale”, spiega Simone Marconi, titolare insieme alla sorella Sara del ristorante “Attico sul Mare”, situato a pochi passi dal mare nella bella sede di Palazzo Kursaal. Nel ristorante, Simone, Sara e lo chef Tommaso Melzi propongono, tra le altre prelibatezze, uno speciale menù intitolato “Hortus-Giardino ”, proprio in omaggio alla tenuta di famiglia e al bel giardino storico ricco di aranceti e altre piante che fornisce al ristorante ortaggi, erbe aromatiche, carni degli animali da cortile, allevati nell’azienda agricola nella più rigorosa filosofia del chilometro zero. Tra le altre prelibatezze della cucina locale, molte delle quali rivisitate in versione fine-dining all’Attico sul Mare, chi visita Grottammare non deve perdersi le olive ripiene alla sanbenedettese, versione delle olive ascolane ripiene di pesce; numerosi primi piatti di mare, magari con pesto di pesce. Non mancano le alternative per chi ama la carne, ma a fine pasto  non ci sono dubbi: per accompagnare il dessert ci vuole il Caffè del marinaio, un liquore a base di caffè e rum con qualche goccia di anice.

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