Tra fantasia e realtà

Halloween: creature misteriose e dove trovarle in Italia

In occasione della festa più spaventosa dell’anno, una piccola guida agli esseri fantastici che popolano il nostro Paese

31 Ott 2024 - 06:00
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© Istockphoto  | Alpe Devero, Val d'Ossola: splendida da visitare, prestando però attenzione agli avvistamenti del Serpegatto.
© Istockphoto  | Alpe Devero, Val d'Ossola: splendida da visitare, prestando però attenzione agli avvistamenti del Serpegatto.
© Istockphoto  | Alpe Devero, Val d'Ossola: splendida da visitare, prestando però attenzione agli avvistamenti del Serpegatto.

© Istockphoto | Alpe Devero, Val d'Ossola: splendida da visitare, prestando però attenzione agli avvistamenti del Serpegatto.

© Istockphoto | Alpe Devero, Val d'Ossola: splendida da visitare, prestando però attenzione agli avvistamenti del Serpegatto.

Molti pensano che Halloween sia una festa di origine celtica e che quindi sia estranea alla nostra cultura. A ben vedere, però, anche in Italia fioriscono le leggende legate a spettri e fantasmi, e anche in Italia abbiamo una certa abbondanza di castelli e luoghi infestati. Oggi ripercorriamo un curioso repertorio di luoghi da paura in cui, secondo la leggenda, vivono e prosperano alcune creature fantastiche e misteriose, nascoste tra montagne, fiumi e boschi. Come ci ricorda il portale Campeggi.com, il folklore del nostro Paese ne comprende un notevole repertorio, come testimoniano i racconti e le leggende che si tramandano da secoli. Si va dai folletti dispettosi dell’Emilia-Romagna e della Toscana, fino ai serpenti e ai draghi piemontesi, alto-atesini e persino siciliani.

I FIUMI PIEMONTESI E IL SERPEGATTO – Come dice il suo stesso nome è una creatura ibrida tra un serpente e un gatto, con il corpo coperto di pelo e baffi felini. Protagonista di molte leggende locali, il serpegatto ama l’acqua e si dice si nasconda nei fiumi e torrenti del Piemonte e, in particolare, in quelli delle valli ossolane. Gli avvistamenti — il primo fu in corrispondenza dell’Alpe Lusentino — sono rari, ma c’è chi giura di averne incontrato uno: lo descrive come una creatura sfuggente e schiva, capace di scomparire in un batter d'occhio tra le acque.

TATZELWURM E SCHÜTTELRÖSSEL: GUARDIANI DEI MONTI DEL TRENTINO ALTO-ADIGE - Il Trentino-Alto Adige è terra di antiche leggende. Tra i monti più impervi di questa regione pare si nasconda il Tatzelwurm, una creatura mitologica a metà tra un drago e un serpente, con zampe corte e coda tozza. Secondo i racconti locali, questa creatura mostruosa viene avvistata soprattutto in occasione di tempeste e bufere, quando emerge dai suoi nascondigli tra le rocce per spaventare i viaggiatori. Ma il Tatzelwurm non è l’unica creatura misteriosa a risvegliarsi nelle notti tempestose: c’è anche lo Schüttelrössel, un cavallo senza testa che galoppa portando con sé il suono dei tuoni. Si dice che avvistarlo sia presagio di disgrazie, ma anche un modo per entrare in contatto con gli spiriti delle montagne.

MAZAPÉGUL: IL FOLLETTO MONELLO DELL’EMILIA-ROMAGNA –3 Le creature fantastiche non sono però solo una prerogativa dell’alta montagna: le colline e le campagne dell'Emilia-Romagna sono, secondo la leggenda, il teatro in cui il Mazapégul non risparmia le sue scorrerie. Questo folletto dal comportamento irriverente è descritto come una curiosa via di mezzo tra un gatto, un coniglietto e una scimmia. Si dice che di notte ami coricarsi accanto alle donne, possibilmente nel loro stesso letto, ma non disdegna gli animali della stalla, specialmente i cavalli, che al mattino si svegliano con criniere e code fittamente intricate. Avete un Mazapégul in casa? Non provate a trascurarlo o si trasformerà in una piccola peste:  nasconderà gli oggetti, rovinerà il frutto del vostro lavoro e vi farà dispetti di ogni genere. La sua ira può scatenare veri e propri vortici di vento, capaci di sollevare tutto ciò che incontra, persone incluse. 

LINCHETTO: L’INCUBO INVISIBILE DELLA TOSCANA – La provincia di Lucca è seriamente infestata da questo folletto dispettoso, dalle caratteristiche simili a quelle dei topi, degli uccelli e dei gatti. Pare ami insinuarsi nelle case durante la notte, facendo rumore, rubando oggetti, lasciando tutto sottosopra e, soprattutto, disturbando il sonno degli abitanti, uomini o animali. Nonostante le sue malefatte, pare che il Linchetto abbia anche un lato buono: se riusciamo a conquistare la sua simpatia, potrebbe rivelarsi un aiuto inatteso nei momenti difficili.  

5 UNMBRIA: LO GNEFRO, SPIRITO DELLE ACQUE E DELLE CASCATE - Se girando per l’Umbria, in particolare nella zona di Terni e della Valnerina, ci capitasse di imbatterci, nei pressi di una cascata o di uno specchio d’acqua, in un folletto di bassa statura e dall’aspetto simile a quello di uno gnomo, allora non ci sono dubbi: abbiamo incontrato uno Gnefro, Questa creatura, profondamente legata all'acqua, vive in gruppi vicino alla Cascata delle Marmore e al fiume Nera. È considerato un protettore delle case ed è una creatura dai poteri magici, che può apparire come un bambino grazioso o un piccolo gnomo dalla pelle ruvida. Il suo passatempo preferito, è cercare di spaventare i viaggiatori, ma i suoi scherzi sono del tutto innocui. 

LA SICILIA E LA BIDDRINA – È un serpente leggendario che abita le paludi della Sicilia, nella zona di Montedoro, in provincia di Caltanissetta. Qui si trova una palude alimentata da acque sulfuree nei pressi della quale occorre muoversi con estrema cautela. Secondo la tradizione, questo è l’habitat ideale della Biddrina, un grande serpente acquatico di colore verde-blu e occhi rossi, a metà tra un drago e un coccodrillo, che vive nascosto in fonti e paludi, e attira le sue prede con uno sguardo ammaliatore. Secondo la leggenda, la sua bocca è così grande da poter ingoiare capretti, agnelli e persino bambini. Il racconto ha origini antiche e in passato fungeva soprattutto da deterrente per tenere i bambini lontani dalle pericolose acque stagnanti.  

JANAS: LE FATE TESSITRICI DELLA SARDEGNA - In Sardegna, visitando i nuraghe o le Domus de Janas, le antiche sepolture prenuragiche scavate nella roccia, potrebbe capitare la grande fortuna di incontrare le Janas, creature magiche e benevole che offrono aiuto a chiunque lo richieda, in particolare ai bambini e ai puri di cuore. Tuttavia, basta far loro un torto o guardarle in viso per scatenare la loro natura vendicativa e persino crudele. Passano le loro giornate impegnate nella tessitura: con i loro telai magici creano preziosi fili d'oro che, in alcuni casi, donano a chi le incontra. Ricevere un simile regalo è una grande fortuna perché si tratta di un  amuleto di protezione o di buona sorte. Il loro nome potrebbe derivare da Janus, il dio romano dalle due facce, guardiano delle soglie e dei passaggi. Per questo si pensa che le loro abitazioni siano portali verso l'aldilà o altre dimensioni.

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