Alla ricerca degli inimitabili e più autentici sapori della regione, navigando tra fiumi e canali
Se Venezia, meravigliosa ma anche assediata dalle folle, è uno dei luoghi più ambiti del turismo mondiale, tutto attorno ad essa esiste l’ampia laguna, fatta di canali, canali, piccoli paesi di pescatori, spesso ancora autentici, immersi nella lentezza e nella natura.
La Laguna Veneta riserva infatti tesori nascosti, che si rivelano solo a chi li vuole trovare. Il sito houseboat.it propone tanti itinerari diversi con le sue barche fluviali: belle, comode, facili da guidare anche senza patente nautica, per riscoprire una vera Laguna, quella fatta di persone, luoghi, colori e ottimo cibo. Ecco alcuni itinerari.
Spuncioti e cicheto: squisitezze venete - Locande e osterie assimilate ai “bacari” (trattorie tipiche) veneziani si trovano passeggiando per Chioggia lungo il Canal Vena o il Canal Lombardo: sono il regno dei pescatori che prima di rientrare a casa fanno numerose soste assaggiando i cosiddetti “spuncioti”, spiedino costituito da seppioline, gamberoni, tranci di pesce, calamari, frittura mista, accompagnati dal celebre "cicheto", ovvero un bicchiere di vino "onesto". Nel tratto lagunare che da Chioggia porta a Venezia si costeggia il litorale di Pellestrina e San Pietro in Volta, con buoni e famosi ristoranti, ma la vera sorpresa per chi va “per Bacari” è il Ponte di Borgo a Malamocco, un’antica osteria in cui ci si innamora innanzitutto dell’atmosfera e successivamente dai profumi che si sprigionano dalla cucina.
Una locanda del ‘600 - Superate Venezia e le isole di Murano e Burano, si arriva alla storica conca del Cavallino dove ci si immette nel tratto terminale del fiume Sile nelle vicinanze di Jesolo. Esattamente nel sito della vecchia Conca di navigazione è presente l’Antica Locanda alle Porte 1632. Il nome deriva dall’anno in cui ha preso il via l’attività di ristorazione a supporto dei barcaioli che transitavano in conca. La sosta merita soprattutto per approfondire quanto la locanda offre in tema di crudità e per la qualità di vini offerti dal sommelier della casa.
L’antico borgo di Caorle - Caorle, località balneare brilla poi per la qualità e la quantità di ottimi ristoranti. La Darsena dell’Orologio dà modo di ormeggiare nel cuore dell’antico borgo e raggiungere i pochi minuti la zona più interessante e vivace. Nel tratto di Litoranea Veneta, in una zona che apparentemente è lontana da tutto ci si imbatte inaspettatamente e piacevolmente nel Ristorante Mazarak, importante per la sua ubicazione perché l’unico che si incontra nel tratto tra Caorle e Bibione.
Incursione in Friuli - Attraversato il Tagliamento si approda in terra friulana, più propriamente nelle lagune di Marano e Grado con la cucina tipica dei Casoni, che un tempo rappresentavano l’abitazione e il rifugio del pescatore lagunare e delle propria famiglia. In questi casoni, fatti ancora oggi con l’impiego di canna palustre con un gran camino centrale, si è consolidata una cucina tipica impiegando il pesce considerato non pregiato, ma gustosissimo, che il pescatore teneva per se e non portava al mercato. Qui nascono gli insuperabili Boreti de pesse (zuppe di pesce), le fritture miste, i risotti, le passere e le sarde in saor. Nell’Isola di Porto Anfora, al ristorante Ai Ciodi, provate ad assaggiare il Boreto de Bisato (zuppa di anguilla) e capirete esattamente l’impiego del pescato cosidetto minore nella tradizione popolare.
A cena con il proprio pescato - Nella Bilancia di Bepi, all’inizio del tratto fluviale del Stella, appena abbandonato il tratto lagunare, c’è la possibilità di ormeggiare e passare la serata pescando con il bilancione e cucinare il pescato nel casone. Anche se il pescato è insufficiente Bepi vi offrirà di avere sia pesce che il vino fresco.