Italia da scoprire

In Trentino cresce la famiglia dei “Borghi più belli”

Luserna e Pieve Tesino, paesini di montagna che mantengono affascinanti tradizioni e modi di vita 

27 Dic 2021 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Luserna - Lusern 
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Il viaggio tra tradizioni, antiche pietre, architetture rurali, segni del sacro e dell’uomo alla scoperta dei Borghi più belli d’Italia si arricchisce in Trentino di 2 nuove tappe, i paesi di Luserna / Lusérn e Pieve Tesino. In totale quindi sono ora otto i borghi trentini che fanno parte dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia.

I due nuovi entrati si aggiungono a Mezzano, Vigo di Fassa, Canale di Tenno, Rango, Bondone e San Lorenzo - Dorsino. Appartati tra le montagne, questi piccoli borghi storici sono inconfondibili con le loro storie, le architetture tipiche, il grande patrimonio di tradizioni e anche di sapori. Scopriamo  le due new entry. 

Luserna/Lusérn - Piccolo paesino di montagna a 1.333 m, localizzato a Sud Est di Trento, rappresenta ormai l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico Bavarese, viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. Appartato e immerso in una cornice naturale di grande bellezza si colloca sul confine centro-meridionale di un grande alpeggio che si snoda nelle zone tra Folgaria, Lavarone e Passo Vezzena.

Salvaguardia delle tradizioni - Si occupano della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione della cultura cimbra di Luserna il Centro Documentazione Lusérn/ Dokumentationszentrum Lusérn, che si propone come sede museale con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla Grande Guerra, alla fauna locale e ai forni fusori dell’Età del Bronzo. La Casa museo "Haus von Prükk" è l’emblema delle tradizioni di questa minoranza: è nata dal restauro conservativo di un antico maso che aveva mantenuto inalterate nel tempo le proprie caratteristiche di dimora contadina ottocentesca.

Pieve Tesino - Il borgo è noto per aver dato i natali allo statista Alcide De Gasperi (1881-1954) al quale è dedicato il Museo Casa Degasperi. Allungato sulle falde meridionali del cono selvoso del monte Silana che lo difende dai venti del nord, ai suoi piedi si allarga la bellissima conca tesina con le sue interessanti colline moreniche. Pieve, così detto perché da immemorabile data è sede della Chiesa Pievana della valle, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali selciate ancora in parte dai "ciottolini" raccolti nel greto del vicino torrente Grigno (affluente del Brenta), e nella parte alta, da ardite scalinate in granito. Conserva ancora la testimonianza del suo intenso e illustre passato negli edifici e nei portali, che risalgono persino al Quattrocento.

Girovaghi e ambulanti - A segnare profondamente la storia di Pieve e del Tesino furono i venditori ambulanti girovaghi che con le loro stampe artistiche, da questo altopiano raggiunsero i più disparati angoli del mondo, fondando negozi e divenendo anche editori. Oggi il "Museo per via" raccoglie le testimonianze di quella epopea da più prospettive, di chi partiva per percorrere a piedi itinerari impensabili e delle famiglie che restavano affrontando sfide non meno dure. Si trova all’interno di Casa Buffa Giacantoni, nel centro storico di Pieve Tesino, edificio abitato da venditori di stampe per generazioni. Prodotto tipico del Tesino sono “le Verde”, dei crauti preparati sminuzzando i cavoli cappucci e sottoponendoli a fermentazione lattica, da consumare fredde e condite.

Per maggiori informazioni: www.visittrentino.info
 

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