© Istockphoto | Aosta, il Teatro Romano
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Manieri che raccontano intriganti storie di guerra e pace e una tradizione gastronomica senza eguali
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La Valle d’Aosta, grazie alla sua offerta turistica così ampia e articolata, si basa su uno straordinario mix tra storia, cultura, enogastronomia e benessere. Grazie a un paesaggio verdeggiante e al fresco clima alpino, questa regione regala attimi di refrigerio, per il corpo e la mente, all’ombra dei “quattro giganti delle Alpi”.
In bici o a piedi, ammirando i vigneti e i meleti che si dipanano lungo i dolci pendii, la Vallèe propone un itinerario sorprendente alla scoperta dei suoi meravigliosi castelli e dei suoi straordinari piccoli borghi, che pullulano di storia e di vita.
Il castello di Introd – Un esempio? A pochi km da Aosta, all’imbocco della Valle di Rhêmes e della Valsavarenche, Introd svela aspetti della Valle d’Aosta più autentica e si trasforma nella destinazione per passare qualche giorno fuori dai classici itinerari. E proprio qui sorge il castello di Introd che, visitabile soltanto d’estate e affacciato sulla valle della Dora Baltea, è famoso per la sua forma poligonale, quasi arrotondata, che lo distingue da tutti gli altri manieri valdostani.
Un parco per i bambini - Degna di nota l’adiacente cascina L’Ola, uno degli esempi più significativi di costruzione rurale del ‘400 in passato usata come stalla e pagliaio. Sulla spianata di fronte si lascia ammirare il granaio quattrocentesco, dove si immagazzinavano le sementi. Conservatosi perfettamente nel tempo, è uno dei rari esempi di costruzione interamente in legno tipica dell’architettura del basso Medioevo valdostano. Per chi viaggia accompagnato da bambini ecco il Parc Animalier d’Introd (chiuso nel periodo invernale): al suo interno è possibile vivere l’habitat montano con i suoi ecosistemi e ammirare da vicino animali come lo stambecco, il camoscio, la marmotta e varie specie di rapaci.
Il ponte romano - In direzione Cogne, verso il villaggio di Pont d’Ael, si incontra una delle più imponenti opere in muratura e blocchi di pietra da taglio di epoca romana. Si tratta del ponte-acquedotto di Pont d’Ael, alto circa 56 metri e lungo più di 50 che serviva per portare l’acqua necessaria alla lavorazione del marmo bardiglio, riconoscibile in gran parte dei monumenti pubblici e privati di Aosta romana. Dopo un progetto di valorizzazione culturale, il ponte-acquedotto è facilmente visitabile attraverso lo storico percorso ad anello.
Il maniero dei re - Oltre Cogne, su un promontorio che domina la piana aostana sopra la strada statale per il Monte Bianco, sorge il Castello di Sarre, precisamente in località Lalex, e testimonia la presenza della famiglia reale in Valle d’Aosta. Con un corpo longitudinale e una torre quadrata al centro, questa struttura è stata la residenza di villeggiatura dei Savoia per le battute di caccia di re Vittorio Emanuele II nelle valli circostanti, ora protette dal Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Sarriod de La Tour - Non lontano ecco il Castello Sarriod de la Tour, situato in una zona pianeggiante a Saint-Pierre. Le sue origini sono ancora oggi oscure e le uniche certezze sono legate alla sua esistenza, risalente almeno al XII secolo periodo in cui apparteneva alla nobile famiglia Sarriod, legata politicamente ai signori di Bard. Nato come castello di rappresentanza, l’impianto più antico comprendeva la cappella e la torre centrale a pianta quadrata (donjon) circondata da una cinta muraria.
Coccolare il palato - Un altro castello interessante è quello dei Signori di Avise situato nel paese omonimo: eretto da Bonifacio d'Avise nel 1492, oggi svela tracce di diverse fasi architettoniche nella struttura oltre alla presenza di elementi antichi di pietra (architravi, cornici di finestra), frammenti di dipinti, decorazioni, graffiti che testimoniano la ricchezza della sua storia. Al suo interno ospita l’enoteca "Signori di Avise" presso cui è possibile coccolare il palato con degustazioni di vini valdostani accompagnati da taglieri di salumi e formaggi locali.
Antiche tradizioni - Fin qui i castelli. Per quanto riguarda il gusto la Val d’Aosta riserva sorprese gradevolissime. In località Villes Dessus di Introd (Gran Paradiso) - la Maison Bruil, si dispone su tre piani diversi che consentono di scoprire antichi usi e approfondire tradizioni secolari. La “crotta”, la ghiacciaia naturale, il “crotteun”, il “peillo”, le zone di essiccazione e il solaio sono alcuni degli spazi della struttura, che ospita l’esposizione Conserver le souvenir…se souvenir pour conserver: un viaggio attraverso i prodotti locali e l’evoluzione delle tecniche di conservazione.
Tascapan - Una tradizione gastronomica senza eguali caratterizza la Val d’Aosta: per gli amanti dei prodotti tipici della Vallée - come la Fontina Dop, il Fromadzo Dop, il Jambon de Bosses Dop, il Lard d’Arnad Dop, i salumi tipici come la Motsetta o il Boudin, i vini Doc della regione e le mele con il marchio Augusta - c’è un posto concreto e virtuale che riunisce le prelibatezze di questo fazzoletto di terra: Tascapan, che seleziona i prodotti valdostani più autentici.
Vini e mele - E il viaggio attraverso l’autenticità valdostana e le sue tradizioni non finisce qui. La Cave des Onze Communes offre infatti la possibilità di degustare vini autoctoni, frutto del corretto uso delle pratiche agronomiche e un limitato impiego di antiparassitari. Mentre chi desidera assaporare tutto il gusto delle mele valdostane potrà visitare l’azienda agricola Saint Grat situata a Gressan, dove si producono golden delicious e renetta, prodotti agroalimentari tradizionali della regione.