Toscana

Isola d'Elba, un piccolo universo da scoprire in primavera

Whale watching oppure discese in miniera. Straordinarie spiagge da scegliere e sport per tutti i gusti

19 Apr 2024 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Portoferraio - ph R.Ridi
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L’Isola d'Elba per chi cerca il paradiso in primavera è l’ideale: per staccare dalla routine quotidiana e concedersi un po' di relax e divertimento, partendo per una vacanza rigenerante, soprattutto con l’arrivo di qualche ponte festivo. Ma se ancora non si avessero le idee chiare su dove andare, ecco alcune proposte che partono dalla variegata offerta di escursioni naturali, culturali, culinarie di questo Eden dell’Arcipelago Toscano.

Ogni giorno una spiaggia diversa

 Sabbia o rocce? La Biodola o Cavoli? Padulella o Sansone? Qual è la spiaggia giusta per l’umore della giornata? L’isola ne offre un’ampia scelta, più o meno grandi, più o meno appartate ma tutte raggiungibili in poco più di mezz’ora e quindi si possono veramente trascorrere le vacanze cambiando ogni giorno la spiaggia. Gli appassionati di snorkeling possono trovare in Sant’Andrea la loro meta ideale, mentre Marina di Campo è perfetta per le famiglie.

Immergersi vicino al relitto

 La spiaggia di Ogliera, non lontana da Pomonte, in ghiaia scura più o meno grossa, è composta da due spiaggette incastonate tra alte scogliere, appena visibili dalla strada. Da questa spiaggia si può partire per l’avventurosa immersione nei pressi del relitto dell'Elviscot, raggiungibile a nuoto, che appassiona sub e snorkelisti. La nave, naufragata sugli scogli quasi 50 anni fa, richiama appassionati e curiosi.

Avvistare le balene L’Isola d’Elba è situata al centro del Santuario dei Cetacei Pelagos la prima area marina protetta internazionale del Mediterraneo che nasce da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Un’esperienza indimenticabile in cui vivere in prima persona l’attività di osservazione di cetacei nel loro ambiente naturale e apprendere le buone pratiche da seguire durante l’attività del whale watching. Insieme a educatori ambientali esperti di cetacei si possono commentare gli avvistamenti e conoscere le 8 specie di cetacei che popolano l’area marina dell’Arcipelago Toscano.

Uno sport ogni giorno Bici, windsurf, trekking, vela, golf, ebike, tennis? Qual è lo sport che vi stuzzica o appassiona da sempre? Le vacanze sono il momento ideale per dedicarvisi e l’Elba offre percorsi e campi attrezzati per vivere la passione sportiva preferita e praticarla in un contesto unico di natura intonsa, o solo anche per provare per un giorno uno sport mai sperimentato. Moltissimi, e di varia difficoltà e impegno, i percorsi di cicloturismo o mountain bike, panoramicissimi i sentieri per passeggiate e trekking.

Il panorama dell’antica fortezza La fortezza del Volterraio, è il sito più suggestivo e magico dell’isola, soprattutto se raggiunto al tramonto.  La fortezza svetta dai suoi 395 metri sulla roccia e al tramonto si trasforma in una suggestiva terrazza sull’Elba e sulle altre isole dell’Arcipelago Toscano. Un panorama mozzafiato mostra il profilo della dorsale orientale e all’orizzonte la forma esile dell’isola di Pianosa e l’austera sagoma di Montecristo. Di fronte, lo sguardo abbraccia la parte centrale dell’isola con le morbide colline, gli ampi golfi meridionali e l’inimitabile morfologia del golfo di Portoferraio con alle spalle il massiccio imponente del monte Capanne. Più a destra la selvaggia isola di Capraia e, sullo sfondo, le montagne innevate della Corsica con Capo Corso, proteso verso il nord.

Scendere nelle miniere di ferro

 La Miniera di magnetite del Ginevro a Capoliveri, unica miniera in galleria ancora visitabile sull’isola, è il giacimento più grande d’Europa ed è considerata una riserva strategica di ferro dallo stato italiano, tanto da essere tutt’ora tutelata per la sua importanza.Muniti di caschetto e di spirito d’avventura, grazie all’aiuto delle guide, si può scendere “nella pancia dell’isola”. Come vivevano i minatori? Quali le loro abitudini? Cosa voleva dire lavorare sottoterra? La visita risponde a queste e altre domande, in un percorso articolato lungo i cunicoli e gli spazi comuni della miniera, in cui si avrà più di una volta la sensazione di vedere l’attività ancora in corso, anche grazie alla presenza di strumentazioni lasciate in loco subito dopo la chiusura degli anni 80. Sono previsti due percorsi: quello quota +6 pianeggiante e adatto a tutti, o quota -24, che prevede la discesa di 220 scalini. La prenotazione è obbligatoria.

Per maggiori informazioni: www.visitelba.info

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