© Istockphoto | Cocconato, Piemonte
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Fantasia e creatività anche nei nomi delle cittadine, dal Piemonte alla Sardegna: il Bel Paese è unico
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L’Italia è un Paese dalla grande varietà geografica e culturale, e questa ricchezza si riflette anche nei nomi di paesi e città, alcuni dei quali particolarmente curiosi e buffi. Questi toponimi possono rivelare caratteristiche geografiche di un territorio, tradizioni locali, dialetti e lingue parlate o persino influenze storiche delle popolazioni che li hanno abitati. Con l’arrivo delle festività di aprile, durante le quali molte persone si dedicheranno all’esplorazione del Belpaese, Babbel, l’app che promuove la comprensione reciproca attraverso le lingue, ha individuato 20 tra comuni, cittadine e borghi italiani con i nomi più originali, offrendo un viaggio virtuale da Nord a Sud alla scoperta di antiche tradizioni e curiosità inaspettate.
COCCONATO IN PIEMONTE - Il nome curioso di questo caratteristico borgo nel Monferrato che ricorda un frutto tropicale in realtà sembra derivare dal latino “cum conatu”, in riferimento allo sforzo fisico necessario per raggiungere la sommità della collina su cui si trova il paese. Gli abitanti del piccolo borgo sono i “cocconatesi”.
TREPALLE IN LOMBARDIA - Frazione di Livigno in provincia di Sondrio, è uno dei paesi abitati più alti d’Italia. Il suo nome curioso sarebbe legato, secondo leggende folcloristiche locali, al fatto che i primi abitanti del paese, pastori originari di Pedenosso, costruirono una capanna a “tre pali”, simile a una tenda indiana. Secondo altre teorie l’origine sarebbe dovuta all’associazione con i “Tre valichi” o “Tre passi”, che in dialetto locale potrebbero essere stati trasformati foneticamente nel tempo. Infatti, la zona è effettivamente vicina a tre valichi montani: il Passo d’Eira, il Passo del Foscagno e il Passo Trela. Il dato certo è che oggi gli abitanti della città sono denominati “trepallini”.
ARCO IN TRENTINO ALTO ADIGE - Le origini del nome di questo comune in provincia di Trento sono incerte. Alcuni ritengono che derivi dal latino “arx” (“rocca”), mentre altri lo collegano al gotico “arch” (“fortezza”). Curioso come il termine rifletta la disposizione delle abitazioni del centro storico, che formano un arco attorno alla rupe dell’antico castello. Gli abitanti non si chiamano arcieri, ma “arcensi”.
MALCONTENTA IN VENETO - Località in provincia di Venezia che vanta una caratteristica peculiare: è sia una frazione del comune di Mira sia parte della municipalità di Marghera. Il nome Malcontenta è legato all’idrografia del territorio: il canale che convoglia le acque del Brenta era infatti conosciuto come “fossa dei malcontenti”. Inoltre, il toponimo potrebbe derivare dall’antica denominazione del fiume Brenta, noto come la “mala contempta” (“mal considerata”).
ROTTOFRENO IN EMILIA ROMAGNA - Anche il nome di questo comune in provincia di Piacenza ha un’origine misteriosa. Secondo una leggenda locale, sarebbe legato al passaggio del generale cartaginese Annibale, che si sarebbe fermato in questa località a causa della rottura del morso del suo cavallo, da qui il nome “Rotto-freno”. Sebbene non esistano fonti storiche certe a sostegno di questa ipotesi, lo stemma del paese sembra richiamare la leggenda: vi è raffigurata la testa di un cavallo bianco con in bocca un morso d’oro spezzato. Questa storia è ormai parte dell’identità del paese dei “rottofrenesi”.
STRANGOLAGALLI NEL LAZIO - Una delle leggende del nome di questo borgo medievale in provincia di Frosinone dove vivono gli “strangolagallesi” risale al patrizio romano Astragalo Gallo, che avrebbe posseduto una residenza di campagna nella zona, conferendogli così un’origine nobile. Un’altra versione più pittoresca racconta che il nome deriva da un antico assedio: il nemico aveva stabilito di attaccare al canto del gallo, ma gli abitanti, per scongiurare l’assalto, strangolarono tutti i galli del paese nella notte.
ACQUALAGNA NELLE MARCHE - La cittadina, abitata dagli “acqualagnesi” e situata nell’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, è conosciuta come la “Capitale del Tartufo” e, nonostante il nome possa evocare lamenti e piagnucolii, ha origini storiche legate al fiume Burano. Una teoria lo fa risalire al latino “aqua lanea” (“acqua della battaglia”), in ricordo di uno scontro che si è tenuto tra Goti e Bizantini nell’area. Un'altra ipotesi lo collega all’antico toponimo “Aquelame”, da “Acqua-lama”, ovvero “acqua pantanosa”, in riferimento agli acquitrini che un tempo caratterizzavano la confluenza del Burano nel Candigliano.
LA CALIFORNIA IN TOSCANA - Frazione di Bibbona, in provincia di Livorno, il cui nome è legato al “sogno americano”. A metà dell’Ottocento, il livornese Leonetto Cipriani fu nominato da Cavour console onorario di San Francisco e partì per gli Stati Uniti con grandi aspettative. Tuttavia, la sua permanenza fu breve e, rientrato in Italia nel 1855, decise di chiamare “La California” un piccolo borgo di contadini e pescatori. Così, proprio come negli Stati Uniti, anche qui i residenti sono chiamati “californiani”.
SCHIFANOIA IN UMBRIA - Questa piccola frazione del comune di Narni, in provincia di Terni, è abitata da un numero ridotto di residenti, noti come “schifannoiani”. Il nome di Schifanoia affonda le sue radici nella transumanza delle greggi provenienti dal Lazio: fino all’Ottocento, infatti, l’economia locale si basava principalmente sulla pastorizia e sull’agricoltura. L’etimologia del toponimo deriva dai termini dialettali “schiffa”, che significa “vedetta”, e “noja”, che indica il “pascolo”, a testimonianza del profondo legame del borgo con queste attività. Un’interpretazione alternativa suggerisce un’origine latina del nome, traducibile come “schifare” (“evitare”) la noia.
GORGOGLIONE IN BASILICATA - Il borgo dei “gorgoglionesi”, immerso nella suggestiva cornice della collina materana, ha un toponimo onomatopeico che richiama il verbo “gorgogliare”, riferito al suono dell’acqua che scorre. Una delle ipotesi etimologiche lo collega proprio a questa assonanza, facendolo derivare dal gorgoglio delle acque del torrente Vallone. Un’altra teoria, invece, attribuisce l’origine del nome al termine latino “Gurguglionis”, “insetto del grano”, per la forma sinuosa del paese che richiamerebbe la fisionomia dell’insetto.
FILADELFIA IN CALABRIA - Questa cittadina venne fondata nel 1783 per accogliere gli abitanti di alcuni paesi limitrofi, in particolare Castelmonardo, distrutti da un violento terremoto. Condivide con la città statunitense l’origine del nome, che deriva dal greco “Philadelpheia” ovvero “amore fraterno” (dal greco antico “ϕίλος” - amore e “ἀδελφός” - fratello) e che venne scelto dai calabresi per simboleggiare l’unione delle diverse comunità riunite in una nuova città, abitata ora dai “filadelfesi”.
MONOPOLI IN PUGLIA - Situata sulla costa adriatica tra Bari e Brindisi, è spesso confusa con il nome del celebre gioco da tavolo Monopoly, ma i loro significati sono ben distinti! Mentre il gioco prende il nome dal concetto economico di “monopolio”, l’origine del nome di Monopoli è legata alla sua posizione strategica. Secondo una teoria, i siracusani la consideravano l’unico porto sicuro tra Siponto e Brindisi, chiamandola in greco antico “Μόνη Πόλις” (“città sola”). Un’altra ipotesi ricollega invece la denominazione del paese dei “monopolitani” alla caduta dell’Impero Romano e alla distruzione della città di Egnazia: gli abitanti superstiti si rifugiarono a Monopoli, formando “un’unica città” con i locali.
SORSO IN SARDEGNA - Numerose sono le ipotesi relative all’origine del nome di questa città in provincia di Sassari abitata dai “sorsensi” o “sorsinchi”. La più suggestiva, ma anche la meno accreditata la associa al vino, vista la grande tradizione vinicola della zona conosciuta per il Vermentino di Sorso. Più verosimilmente, il toponimo ha avuto origine dall’avverbio latino “sursum versus” (ovvero “in su” o “verso l'alto”) ad indicare la posizione leggermente sopraelevata del paese rispetto alla pianura circostante.