L'Aquila: la città si fa bella per la Perdonanza
© Tgcom24 | La Basilica di San Bernardino, in occasione della Perdonanza
© Tgcom24 | La Basilica di San Bernardino, in occasione della Perdonanza
Un antico rito di indulgenza spirituale diventa occasione di festa e di cultura in cui scoprire splendidi luoghi
di Raffaella MartinottiLa Basilica di Collemaggio, sede della Perdonanza Celestiniana © Tgcom24
L’Aquila si veste a festa per celebrare la Perdonanza Celestiniana, il momento di misericordia universale istituito da papa Celestino V nel 1294 e da allora celebrato ogni anno: chi accede dalla Porta Santa alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio tra i Vespri del 28 agosto e quelli del giorno successivo riceve l’indulgenza plenaria per tutti i suoi peccati. L’evento storico-religioso è l’occasione in cui L’Aquila mette in mostra il meglio di sé, con un ricco programma culturale e di intrattenimento che quest’anno si protrae fino a venerdì 30 agosto: è insomma il momento perfetto per scoprire una splendida città, piena di vita e di cose belle da esplorare, che si prepara a rivestire il ruolo di Capitale della Cultura 2025.
© Tgcom24 | La Basilica di San Bernardino, in occasione della Perdonanza
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LA PERDONANZA E LA BASILICA DI COLLEMAGGIO - La celebrazione, che giunge quest’anno alla sua 730esima edizione, fu istituita da papa Celestino V con la promulgazione di una Bolla Pontificia chiamata “Bolla del Perdono”, nella quale veniva concessa l’indulgenza plenaria a chiunque avesse visitato con spirito di pentimento e si fosse comunicato nella Basilica che lo stesso Celestino aveva fatto costruire. Il fatto davvero notevole è che questo perdono universale, con conseguente annullamento delle pene da scontare nel mondo dell’Aldilà, veniva concesso a tutti, senza distinzione, in un momento storico in cui poteva goderne solo chi partiva per le Crociate o chi acquistava l’indulgenza pagandola in denaro a caro prezzo. Con la Bolla del Perdono Celestino V istituì di fatto un precedente degli Anni Santi e dei Giubilei universali che il suo successore Bonifacio VIII avrebbe proclamato nel 1300 con cadenza ogni 100 anni. La Perdonanza moderna affianca al momento di intensa simbologia religiosa un calendario di eventi culturali e di spettacolo a disposizione di pellegrini e turisti.
IL PROGRAMMA 2024 – i riti religiosi, dopo la solenne Messa di apertura della Porta Santa alle 18 di mercoledì 28 agosto, prevedono l’accesso ininterrotto alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio per tutta la notte e il giorno successivo in momenti dedicati in particolare a diversi gruppi di persone: giovedì 29, ad esempio, alle 6 del mattino è la volta dei lavoratori; alle 11.30 di ragazzi, studenti e insegnanti; alle 12.30 delle famiglie; alle 16.00 dei malati e delle confraternite. Alle 17.30 vengono recitati i Vespri e, dopo la Messa solenne delle 18.00, la Porta Santa viene chiusa fino alla prossima edizione. Ai momenti strettamente religiosi è affiancato un programma artistico e culturale con concerti, spettacoli e rievocazioni storiche, nelle quali la città celebra l’amicizia, la riconciliazione e il rinnovamento di una comunità che, negli ultimi anni, ha ritrovato in sé l’energia di risollevarsi dopo il catastrofico terremoto del 2009. Tra gli eventi più significativi ricordiamo, giovedì 29 agosto la rievocazione storica del rientro del “Corteo della Bolla” (ore 20, Basilica di Collemaggio), alle 21.30 lo show di Ezio Greggio (Scalinata di San Bernardino, ore 21.30); venerdì 30 agosto il concerto dei Pooh (ore 21.30, Teatro del Perdono). I biglietti per gli spettacoli si acquistano dal sito www.perdonanza-celestiniana.it.
UNA CITTÀ DA SCOPRIRE – Oltre ai riti e agli eventi legati alla Perdonanza, l’Aquila è una città che offre moltissimi spunti di visita. La basilica di Collemaggio, in questi giorni comprensibilmente presa d’assalto dai pellegrini, è un vero gioiello di bellezza che vale la pena esplorare con calma. Colpisce fin dal primo sguardo, con la sua splendida facciata quattrocentesca, considerata massima espressione dell'architettura abruzzese, dalla struttura a coronamento orizzontale, tipica dello stile romanico-gotico locale e dal colore bianco e rosso in splendido contrasto sul verde del grande prato antistante. Vi si aprono tre portali incorniciati da colonne e tre bellissimi rosoni. La storia della basilica, come quella di molti altri monumenti della città, è segnata dalle devastazioni legate ai frequenti terremoti che si sono susseguiti nella città nel corso dei secoli, e dalle successive ricostruzioni. Collemaggio, però, a differenza di altre chiese della città, non conserva gli elementi barocchi tipici, ad esempio, degli interni di San Bernardino, ma è tornata allo stile romanico dopo un controverso restauro degli anni Settanta del Novecento. Se il Duomo dell’Aquila è ancora chiuso per restauri, non si deve perdere la visita alla Basilica di San Bernardino, vero gioiello architettonico con la sua splendida facciata rinascimentale, i suoi ricchi interni barocchi e il prezioso organo settecentesco, uno dei più grandi d’Italia.
A SPASSO PER LA CITTÀ – La piazza antistante il Duomo, anche se ancora interessata da lavori di sistemazione, è il cuore pulsante della città e luogo di ritrovo degli aquilani, con la chiesa di Santa Maria del Suffragio (chiamata anche chiesa delle Anime Sante), la coppia di Fontane vecchie, i palazzi e i caffè, ristoranti e gelaterie che si aprono lungo il perimetro. Da qui si diramano i vicoli e vicoletti che caratterizzano la città vecchia, e il corso Principe Umberto, luogo principe del passeggio serale, fino all’incrocio dei Quattro Cantoni e, più avanti, alla bellissima Fontana Luminosa. Sempre da piazza del Duomo, seguendo i pittoreschi vicoli, si arriva a Palazzo Margherita, al momento in ristrutturazione, fino al 2009 sede del Comune, e alla Torre Civica, che fino all’anno dell’ultimo sisma ha ospitato la Bolla del Perdono Celestiniana, oggi custodita, per maggiore sicurezza, nel caveau della filiale aquilana della Banca d'Italia. A poca distanza si trovano l'elegante Palazzo Ardinghelli, sezione staccata del MAXXI di Roma e sede di interessanti mostre di arte contemporanea, e alcuni palazzi privati di pregio. Alla distanza di una breve passeggiata dal centro e a pochi passi dalla Fontana Luminosa si trova il Castello Spagnolo, del quale vale la pena ammirare i poderosi esterni e in cui si può visitare l’imponente Mammuth alto circa quattro metri e risalente a circa 1.300.000 anni fa. Un altro luogo simbolo è la Fontana delle 99 Cannelle, splendida fontana monumentale tra le più belle e iconiche della città, situata a pochi passi dall’ex Mattatoio, sede temporanea del MuNDA, il Museo Nazionale di Abruzzo, con una pregevole collezione di arte quattrocentesca.
LE “CHICCHE” NASCOSTE - Infine, qualche piccolo segreto. Chi ama i lavori artigianali non può perdere una visita al Museo del Merletto, dove un gruppo di alacri signore lavora regolarmente per creare veri capolavori e per trasmettere alle nuove leve i segreti di un’arte antica che rischia di andare perduta. Le visite avvengono su appuntamento, da concordare presso l’Info Point-ufficio IAT. La bellezza della città si nasconde anche in molti palazzi privati, alcuni dei quali visitabili in particolari occasioni o su appuntamento, come Palazzo Carli Benedetti, il Casino delle delizie Branconio, palazzo Pica-Alfieri e l’oratorio De Nardis, nel quale si trova un pregevole organo seicentesco. Chi apprezza la storia romana, inoltre, non deve perdere una visita ad Amiternum, a pochi chilometri dalla città per ammirare i resti di un bel teatro e di un anfiteatro romano. (www.abruzzoturismo.it/).
Tutte le informazioni per organizzare la visita della città sono disponibili sul sito www.quilaquila.it.