Puglia: la bellezza delle Città Bianche
© istockphoto
© istockphoto
Ce ne sono addirittura nove: il loro candore abbagliante si staglia contro il cielo blu dell’estate mediterranea in uno scenario magico
© istockphoto
La luce è la grande protagonista dell’estate mediterranea: in Puglia lo scenario diventa particolarmente suggestivo nelle cosiddette “Città Bianche”, nelle quali i muri a calce degli edifici regalano uno scenario abbagliante e un contrasto di grande effetto contro il cielo azzurrissimo dell’estate. Per chi è in vacanza in questa bella regione, vale senz’altro la pena rubare una giornata alla spiaggia per visitarne almeno qualcuna.
© istockphoto
© istockphoto
OSTUNI – BRINDISI – E’ la Città Bianca per eccellenza e questo appellativo le spetta di diritto. L’intero centro storico, infatti, è ricoperto di calce bianca: questo accorgimento ha protetto la popolazione dalla peste nel XVII secolo, dato che la calce ha un’azione disinfettante. Oggi offre uno schermo efficace contro le temperature ardenti dell’estate.
OTRANTO - LECCE - E’ il comune più orientale d’Italia: è stato un importante centro greco-messapico e romano; è stato successivamente bizantino e in seguito aragonese. La città è tutta raccolta intorno all'imponente castello e alla Cattedrale normanna.
CEGLIE MESSAPICA - BRINDISI – Anche qui ci si tuffa nel bianco più abbagliate, colore scelto in origine per rischiarare il più possibile i vicoli angusti e tortuosi di alcune zone del borgo. Dopo aver attraversato il centro storico, di epoca medievale, si raggiunge il bellissimo Castello Ducale.
LOCOROTONDO – VALLE D’ITRIA – Anche qui il centro storico, di forma circolare, è ricoperto di calce e pittura candida. Vicoli, scalette, archi e selciato lustro: tutto di un bianco abbagliante, in contrasto con le tinte vivaci dei fiori e delle piante generosamente presenti sui balconi, ma anche nelle piazzette e sulle scalinate che portano alle case.
ALBEROBELLO – VALLE D’ITRIA – E’ la famosa città dei Trulli, le antiche abitazioni agresti dal tetto a cono. La loro conformazione particolare risale al XV secolo: per evitare di pagare una tassa sugli insediamenti urbani, le case dei contadini erano costruite a secco, senza utilizzare malta, in modo che potessero essere giudicate precarie data la loro facile demolizione. Il tetto a cono è costruito con cerchi di pietre sovrapposti.
CISTERNINO – VALLE D’ITRIA – Il villaggio è un vero dedalo di viuzze e vicoli con dimore candide e richiami arabeggianti, a contrasto con il colore azzurro e a fiorellini delle porte, che fanno di questo borgo un luogo magico. Il paese è suddiviso in cinque rioni con nomi curiosi e caratteristiche diverse: l’Isule, Scheledd, U’ Pandene, Bbere vecchje e U Bburie.
TRANI –- Bianche le case e candida la splendida Cattedrale, tutta protesa sul mare, edificata nella pietra bianca locale. Il candore regala agli interni della chiesa una luminosità dorata di grande fascino, che le hanno fruttato l’appellativo di “perla dell’Adriatico”.
MARTINA FRANCA – TARANTO – Anche in questa città le case sono di colore bianco e si integrano perfettamente con lo stile barocco dei palazzi mobiliari. Un tempo, invece, le strade principali erano di pietra lavica nera, mentre il colore bianco ha da sempre caratterizzato le stradine più piccole.
MOLFETTA – BARI – Qui sono le chincarelle a fare la parte del leone e a caratterizzare il biancore della città, in uno splendido contrasto cromatico con le persiane verdi delle abitazioni. Il monumento più importante è il Duomo, dedicato a San Corrado, in stile romanico pugliese.