© Ente del Turismo
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Un magnifico percorso che costeggia il lago e si inoltra in Valle Camonica, creato dal generale romano Licinio Valeriano
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La Via Valeriana è un antico tracciato che inizia a Pilzone sul Lago d'Iseo, in provincia di Brescia, e si snoda lungo la Valle Camonica fino a Edolo, dove si biforca per proseguire, da una parte fino all’Aprica, dall’altra fino al passo del Tonale, collegando così la Valle Camonica con la provincia di Sondrio e il Trentino.
Il percorso, lungo circa 140 km, è diviso in 9 tappe che possono essere percorse in più giorni per uno splendido trekking, oppure scegliendo via via quella che si preferisce, da percorrere in una giornata. L’itinerario è di media difficoltà, con alcune salite e discese abbastanza impegnative dovute all’andamento irregolare dei monti. Panoramicissima è la prima tappa, che costeggia il Lago d’Iseo, su cui si apre con vedute straordinarie. Imperdibile per chi predilige la camminata lenta, unisce al richiamo della natura il fascino della storia e dell’arte.
Gaio Publio Licinio – Il cammino ripercorre l'antica strada che, si narra, fu realizzata dal generale romano Gaio Publio Licinio Valeriano, mosso della necessità di una via che permettesse un veloce spostamento dall’Italia fino ai bacini del Reno e del Danubio per radunare il più rapidamente possibile le truppe romane. Nel Medioevo il percorso divenne un’importante via di trasporto legato ai commerci del ferro e della pietra estratti dalle montagne della Valle Camonica, oltre che un passaggio per i pellegrini.
Lungo il lago - La prima tappa della Via Valeriana parte dalla Chiesa di Pilzone e si conclude a Pisogne. Il percorso, lungo 23 km, rimane sempre in posizione dominante sul lago e sale in quota per arrivare a Zone, borgo famoso per le sue caratteristiche piramidi di terra dovute all’azione erosiva del terreno, e superare il Passo di Croce di Zone, da dove inizia la discesa verso Pisogne fino a quasi la riva del lago. Il tracciato regala bellissimi scorci paesaggistici sul bacino lacustre e su Monte Isola e si snoda per lo più tra ulivi e boschi. Scesi a Pisogne la tappa termina presso la Chiesa di Santa Maria della Neve, famosa per gli affreschi del Romanino. Da qui parte la seconda tappa della Via Valeriana, che si snoda in Valle Camonica.
Pilzone e le frazioni - Cosa vedere lungo il tragitto? Da non perdere la visita di Pilzone, piccolo paese sorto vicino al lago, che conserva pregevoli edifici, fra cui la Chiesa Parrocchiale dell'Assunzione di Maria e Santi Pietro e Paolo e la Chiesetta di San Tommaso. Ci si imbatte poi in numerose piccole frazioni che conservano il loro aspetto antico e che presentano alcune belle chiese, come Gazzane, Tassano, Maspiano, Marasino, Vesto. Proseguendo, il caratteristico paesino di Zone. Posto sulle pendici del Monte Guglielmo in una posizione molto panoramica, conserva ancora il suo aspetto medievale. Tra case in pietra, viuzze e piazzette si possono ammirare numerosi gioielli d'arte.
Piramidi di terra - Zone è conosciuta per la Riserva regionale delle Piramidi di terra, particolari formazioni naturali a forma di cono sovrastati da un grosso masso di pietra, che vale veramente la pena di visitare. Queste grandi sculture naturali si sono formate grazie all'erosione della pioggia. L'ingresso alla riserva è gratuito e sono presenti brevi percorsi da seguire a piedi che permettono di ammirare le Piramidi. Superata Zone, si può vedere una lastra di roccia che presenta 70 orme fossili allineate a formare 5 piste. Le orme appartengono agli Arcosauri, animali vissuti milioni di anni fa. Lungo il percorso dal Passo di Croce di Zone a Pisogne, si può ammirare con una piccola deviazione la Chiesa di San Bartolomeo.
Pisogne - All'estremità nordorientale del Lago d'Iseo, Pisogne si presenta come un borgo medievale e rinascimentale, con strette vie e una grande piazza che si affacciano sulle acque lacustri. Il centro storico è abbellito da numerosi palazzi signorili, portici e cortili e da edifici di notevole importanza storico artistica, come la Torre del Vescovo (XIV secolo) e la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (XVIII secolo). Ai margini dell'abitato, si trovano tre interessati chiese: la Chiesa di Santa Maria della Neve (XV-XVI secolo) con uno stupendo ciclo di affreschi del pittore bresciano Girolamo Romanino, la Pieve di Santa Maria in Silvis (XV secolo) con numerosi affreschi e un Trionfo della Morte del pittore Giovanni Pietro da Cemmo del 1490 e la Chiesa di San Girolamo (XVIII secolo).
Per informazioni: www.visitbrescia.it