© Ente del Turismo | Isola del Garda
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La sponda bresciana del lago è uno scrigno di parchi storici da visitare, in uno dei contesti paesaggistici più affascinanti della penisola
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Il lago di Garda, baciato da un clima mite e mediterraneo, è in questo periodo un’esplosione di fioriture. Straordinaria la sua vegetazione mediterranea, lussureggiante di olivi, limoni, palme, a cui fa da contrappunto il fascino della montagna e della natura intatta dell’entroterra, protetto per larghi tratti da parchi e riserve. Una cornice perfetta per tonificanti giornate nella natura, in uno dei contesti paesaggistici più affascinanti del Belpaese. Sulla sponda bresciana dal lago di Garda si possono fra l’altro visitare ben quattro parchi del circuito Grandi Giardini Italiani: il Giardino Botanico André Heller, i giardini del Vittoriale degli Italiani e dell’Isola del Garda, la Rocca di Lonato.
IL GIARDINO BOTANICO ANDRÉ HELLER - A Gardone Riviera, il Giardino Botanico André Heller, ricco di piante ed essenze rare, è uno dei più affascinanti e inconsueti parchi italiani, frutto com’è della fantasia e dell’estro di due straordinari personaggi, che – un secolo di distanza l’uno dall’altro- vi hanno trasfuso il loro amore per la botanica, la loro passione per viaggi e terre lontane, la loro cultura. Medico il primo, artista multimediale il secondo, hanno impresso ciascuno nel parco i propri, indelebili, segni, che ora si fondono armoniosamente in un unicum di assoluta armonia. A crearlo fu, all’inizio del’900, il naturalista cecoslovacco Arturo Hruska, dentista degli zar, dei Savoia, dei Papi Pio XII e Giovanni XXIII e di molti altri celebri personaggi della storia. A ridargli vita ed attualizzarlo è stato André Heller, noto poeta-artista multimediale austriaco, che l’ha acquistato nel 1989 e ha deciso di aprirlo al pubblico come “centro di coscienza ecologica”: al naturalista si devono gli straordinari scorci che fanno del giardino una sorta di microcosmo geografico, all’artista le sorprendenti opere d’arte contemporanea perfettamente integrate nel verde. Fra oltre 3000 piante e fiori che ricreano diversi ambienti (dall’alpino al giapponese), giochi d’acqua, laghetti di ninfee collegati tra loro da un intreccio di sentieri punteggiati da angoli dove è possibile sedersi e godersi la natura, sono collocate opere di grandi artisti, fra cui Roy Lichtenstein, Keith Haring, Erwin Novak.
I GIARDINI DEL VITTORIALE - Sempre a Gardone Riviera, il Parco del Vittoriale degli Italiani, di quasi 10 ettari, è uno straordinario intreccio di giardini, edifici, laghetti, corsi d’acqua. Vincitore nel 2012 del “Premio per il Parco più bello d’Italia”, da allora si è arricchito di nuove opere d’arte contemporanea, è stato sottoposto a restauri, vi sono state piantumate migliaia di rose. Nel Parco che circonda la straordinaria dimora di Gabriele D’Annunzio, è possibile salire sulla Nave Puglia e sul Mausoleo, dal quale si domina il lago di Garda, visitare l’Arengo, i Giardini segreti, le Limonaie, il Canile, le due Vallette con il Rio dell’Acqua pazza e il Rio dell’Acqua cheta, il Giardino della Vittoria, il Laghetto del Cigno e quello delle Danze, a forma di violino, la Fontana del Delfino, il museo all’aperto “L’automobile è femmina”, con le magnifiche auto appartenute a Gabriele d’Annunzio, l’Isotta Fraschini “Papessa” e l’Alfa Romeo “Soffio di Satana”. Oltre ai giardini, imperdibile è la visita all’intero complesso del Vittoriale, un unicum di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto con straordinaria vista sul lago, giardini e corsi d’acqua eretto nel 1921 da Gabriele d’Annunzio, che qui trascorse i suoi ultimi 17 anni di vita. Simbolo e memoria della “vita inimitabile” del poeta e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale, la dimora è un connubio di musei, archivi, biblioteche e raccolte di oggetti appartenuti e utilizzati dal Vate quand’era in vita.
IL PARCO DELLA ROCCA DI LONATO - La Rocca di Lonato del Garda, che con la sua possente mole sulla cima di un colle delinea lo skyline della cittadina, è abbracciata da un grande parco, straordinario esempio di bosco ceduo con olivi, vigne e specie spontanee e scenografici pendii erbosi, cornice ideale per rilassanti passeggiate nella natura. Fra le più estese fortificazioni della Lombardia (lodata per la sua imponenza e posizione strategica anche da Napoleone Bonaparte), dalle sue mura si gode una vista ineguagliabile sul Basso Garda. La Rocca è il cuore del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, che comprende anche la Casa del Podestà (ambedue Monumento nazionale dal 1912), fra le Case Museo le più affascinanti della penisola, rimasta inalterata con le sue ricchissime collezioni di arte e i suoi antichi arredi. L’intero complesso, visitabile, appartiene oggi alla Fondazione Ugo Da Como, istituita nel 1942 dal Senatore bresciano che qui volle creare un ameno luogo di cultura. Nella Casa del Podestà si visitano oltre venti ambienti ricchi di migliaia di oggetti antichi, fra dipinti, arredi lignei, sculture, maioliche. Fino al 22 settembre ospita la mostra “Nino Ferrari. L’arte del metallo tra tradizione e modernità”, che punta i riflettori sulla straordinaria produzione di oggetti realizzati per la casa da questo grande maestro novecentesco della lavorazione dei metalli. Nel giardino, tappa d’obbligo è il grazioso edificio della Biblioteca (una delle biblioteche private più importanti in Italia), che custodisce oltre 52.000 libri, dal XII al XIX secolo.
L’ISOLA DEL GARDA - Sull’Isola del Garda, la più grande del lago, di proprietà della famiglia Cavazza da cinque generazioni, si trova una magnifica villa in stile neogotico veneziano, progettata nei primi anni del Novecento. La candida facciata è ingentilita da finestre ad arco acuto, mentre nell'angolo sud ovest si erge una torre coronata da merlature a ricamo in pietra con decorazioni floreali. Attorno all’edificio, terrazze, giardini all'italiana che digradano fino al lago e una rigogliosa vegetazione fatta di piante locali ed esotiche, tra cui cipressi di palude, querce caduche, cedri, pioppi, palme delle Canarie, essenze e fiori rari. La più antica menzione dell’isola risale all’879, all’interno di un decreto di Carlomanno in cui si documenta la donazione del luogo ai frati di San Zeno di Verona. Le 130 lapidi Gallico-Romane qui ritrovate e donate al museo Romano di Brescia, testimoniano come l’isola fosse abitata già al tempo dei romani. Visitata da San Francesco, che vi istituì un romitorio nella parte nord, nel 1429 con l'arrivo di S. Bernardino da Siena l'isola divenne un importante centro ecclesiastico di meditazione, teologia e filosofia. Oggi l’isola è ancora abitata dalla famiglia Cavazza ed è visitabile su prenotazione.
I GIARDINI ALL’ITALIANA VILLA BETTONI - Di grande fascino anche i giardini all’italiana con scalinate, statue, fontane e i resti dell’antica limonaia, inseriti in un parco di oliveti e agrumeti, di Villa Bettoni a Bogliaco, frazione di Gargnano. A specchio sul lago, la maestosa villa risale al Settecento. Edificata dai Conti Bettoni, ospitò, tra gli altri, Giacomo Puccini, Victor Hugo, Giuseppe Garibaldi e perfino Napoleone Bonaparte. Visitabile con i suoi giardini con tour guidati, “La piccola Versailles” (come viene chiamata) ospita numerose collezioni, tra cui la più notevole è la Quadreria (eccellente esempio di pinacoteca privata), ed è un capolavoro architettonico, con la scalinata affrescata che conduce al magnifico salone che occupa in altezza tre interi piani del palazzo e che si apre da una parte verso i monti e dall’altra verso il lago. Parte integrante del grandioso edificio, in stile barocco lombardo, è lo scenografico giardino all’italiana disegnato alle sue spalle, con la scalinata a doppia forbice e nicchie con statue, tre fontane alimentate da fonti interne al parco, una grotta artificiale e i resti dell’antica limonaia.
LE LIMONAIE - Tutelate e ristrutturate come si deve a un patrimonio storico e culturale di grande valore, le caratteristiche limonaie dell’Alto Garda costituiscono già da sole motivo di una o più escursioni di primavera in riva al lago. Concentrate soprattutto nella zona che va da Toscolano Maderno a Limone, chiamate anche “giardini d'agrumi” per la loro bellezza, uniche al mondo nel loro genere, ammirate da Goethe, testimoniano un’attività che nel passato aveva rivestito un ruolo molto importante per l’economia del Garda, che dal 1700 esportava i suoi limoni in tutt’Europa. Tipica la loro struttura, con pilastri di candide pietre sovrapposte (che d’inverno sostenevano la copertura fatta di vetri e assi), circondate su tre lati da alte mura pure di pietra e aperte sul quarto verso il lago. Tra quelle visitabili, le limonaie del Castel e di Villa Borghi a Limone, La Malora a Gargnano, Pra dela fam a Tignale, la più grande del Garda.
Per maggiori informazioni: www.visitbrescia.it