Metropoli da sempre

Le mille anime di una città: vedi Napoli e te ne innamori

Una città dai molteplici volti che nascono da un mix culturale irripetibile, fantastico e ammaliante

05 Lug 2018 - 16:13

Napule è mille culure”, cantava Pino Daniele. Napoli ha il sapore della pizza, il profumo del caffè e il fascino di anime duplici, greca e  romana, pulcinellesca e borbonica, popolare e regale. La sua bellezza è quella che si respira nelle strade, fra sacro e profano, profumi e gusti. Ecco 10 cose da fare per innamorarsi, per sempre, della città.

Napoli Underground - La città sotterranea ha uno storico fascino capace di regalare emozioni insolite in un percorso tra orti sotterranei, resti greco-romani e vestigie di guerra. Non è un film, è realtà.

Dark Naples Tour - La suggestione dell’ignoto nel ventre di Napoli, ha il suo cuore nell’O Campusanto d’e Funtanelle, un ossario simbolo della devozione popolare nei confronti dei defunti, e nella chiesa Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota per il culto delle anime pezzentelle, a cui chiedere, come da tradizione, i numeri del lotto.

Napoli metropolitana - Quella della città partenopea se non la più bella, fra le più belle sicuramente metropolitane d’Europa, ricca com’è di opere d’arte di artisti contemporanei (da Francesco Clemente a Pistoletto, da Mario Merz a Kounellis) e di stazioni particolari, come quella di Toledo dall’ ingresso “marino”.

Vecchia Napoli per gambe giovani - A Napoli c’è la strada pedonale più lunga d’Italia, che consente di fare trekking urbano all’interno della vecchia città, dalla collina del Vomero fino a Spaccanapoli e al Duomo. Una curiosità? La scalinata iniziale fu quella su cui Sophia Loren vendeva le sigarette nel film di de Sica Ieri, Oggi e Domani.

I Quartieri Spagnoli - Sono la zona più particolare della città e meritano una visita ad hoc, tra ristoranti economici, moto che fanno acrobazie, altarini dedicati alla Madonna e murales che inneggiano a Maradona, è un quartiere speciale. Anche per le suggestioni che nasconde che, ultimamente, l’hanno fatto scegliere da Michelangelo Pistoletto come cornice della sua opera collettiva Il terzo Paradiso.

Una mostra imperdibile - Si ispirano alle collezioni Farnese ed Egizia del Museo Archeologico di Napoli, dove sono esposte fino al 29 luglio, le impostazioni dinamiche e posturali delle sculture realizzate dall’artista altoatesino Aron Demetz (fra i maggiori scultori italiani) appositamente per questa mostra, intitolata Autarchia. Di varie dimensioni e materiali, le sculture costituiscono un complesso plastico che interagisce in modo affascinante e coinvolgente con le opere antiche che abitano il MANN, fra i più interessanti e ricchi musei archeologici italiani. Assolutamente da visitare è anche il museo nella storica Reggia di Capodimonte, sede di inestimabili capolavori di arte antica e contemporanea, dove in questo periodo ha luogo Carta Bianca, un progetto corale con cui 10 celebri curatori hanno allestito la propria sala attingendo alla collezione del museo

La pizza - Fra i cibi più noti ed apprezzati al mondo, la pizza a Napoli, è vero, è tutta un’altra cosa. Unica e irripetibile. Sarà l’acqua, sarà il clima, sarà l’arte dei pizzaioli tramandata da generazione a generazione…fatto sta che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Da Michele, al Rione Sanità, si gusta la Margherita che ha conquistato Julia Roberts nel film Mangia, Prega, Ama”.Storiche ed imperdibili sono le pizzerie Sorbillo in via dei Tribunali e Brandi, dove nel 1889 “nacque” la pizza Margherita. La variante più golosa è la pizza fritta: è d’obbligo una tappa dalla Signora Fernanda, considerata la migliore di tutta la città, nel cuore dei quartieri Spagnoli.

Un goloso carnet d’adresse – Oltre alle pizze, provate l’arancino di riso e la pizza fritta di Di Matteo, in via dei Tribunali, e concedetevi un attimo di dolcezza con la sfogliatella del Gran Caffè Gambrinus oppure da Leopoldo e da Vincenzo Bellavia per assaggiare, tutto l’anno, il succulento babà. Una passeggiata sul lungomare di Mergellina sarà l’occasione per provare il tarallo in sugna e pepe dagli acquafrescai, mentre il pesce più buono si mangia a Marechiaro, dove attraccano i pescatori e i ristorantini cucinano il pescato di giornata.

A pranzo da una Cesarina - Per gustare la più verace cucina napoletana, niente di meglio che sedersi a tavola in famiglia. Chiunque lo può fare, anche se non ha nessun amico a Napoli, grazie alla rete delle Cesarine , che anche qui ha delle associate. Da Emanuela, cesarina doc, si possono assaporare appetitosi involtini di melanzana, la tipica pasta e patate con provola napoletana, alici dorate e ricoperte da una frittura croccante, crostata di frutta di stagione e rucolino, e molto altro ancora, il tutto nella cornice della sua scenografica terrazza affacciata sul golfo di Napoli. Alle pendici del Vomero, una delle zone più belle e lussuose del capoluogo campano, vi accoglierà Anna, per guidarvi in un viaggio alla scoperta dei segreti della cucina tipica. Oppure potete deliziarvi nella bella casa dello storico rione Santa Lucia, a due passi dal lungomare Caracciolo, da Assunta e Rosanna.

Napoli loves Design - Indirizzi unici in cui il design incontra la tradizione artigiana: dalle gallerie in cui la creatività in stile “O sole mio” si unisce alla contemporaneità, come la Galleria Lia Rumma, lo Studio Trisorio, in cui la tendenza detta legge, e lo spazio Made in Cloister, dove un chiostro del 500 diventa un’oasi dedicata al fare artigianale. Design in salsa nordico-partenopea alla Casa Brutta e creatività 2.0 al Riot Studio, con il suo meraviglioso giardino segreto; le passioni napoletane indipendenti trovano il loro indirizzo allo Spazio d’Ayala e si inseguono negli studi degli artisti e designer che hanno scelto Napoli come buen retiro, in un percorso tutto da scoprire.

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