Italia da scoprire

L’Emilia delle meraviglie in quattro siti Unesco

Dall’Appennino Tosco Emiliano al Battistero di Parma, una terra che è patrimonio dell’Umanità

12 Gen 2022 - 06:00
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© Ente del Turismo  |  Pietra di Bismantova 
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L’area compresa tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia vanta luoghi talmente densi di spessore e rilievo, su scala globale, da meritare l’attenzione e la prestigiosa certificazione dell’UNESCO, ovvero quell’organizzazione mondiale che stabilisce implicitamente le cose che bisogna vedere (o assaggiare) almeno una volta nella vita. Eccone quattro.

Riserva MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano -Tra il mare che bagna la costa occidentale dell’Italia e le pianure bagnate dal Po, l’Appennino Tosco Emiliano è Riserva MaB (Man and Biosphere) dal 2015. È un luogo dove l’uomo e la natura sembrano fondersi in un’entità unica per dare vita a un complesso mosaico ecologico e culturale, base dell'evoluzione di un paesaggio eterogeneo e prezioso. Una dimensione inafferrabile disseminata di borghi, castelli, chiese e sapori: e l’ UNESCO lancia un invito a valorizzare, tutelare e diffondere un equilibrio fragile ma potentissimo, che può essere apprezzato con gli scarponi, le ciaspole, gli sci o la bicicletta.  Imperdibile la possente Pietra di Bismantova, sull'Appennino Reggiano, tappa obbligata per gli appassionati di arrampicata ed escursioni, che offre dalla cima un panorama unico sulle più importanti vette dell’Appennino Tosco-Emiliano.

La Riserva MaB UNESCO Po Grande  - Qualcuno dice che il vero monumento dell’Italia settentrionale è il Po:  la Riserva di Biosfera MaB del Po Grande punta un faro su un paesaggio dove boschi e radure, ruscelli e stagni si alternano a suggestivi centri urbani grazie ad argini e sentieri. Un ambiente così articolato può essere esplorato in molteplici modi. Se in sella a una mountain bike o facendo affidamento sulle suole delle scarpe si coglie inevitabilmente l’opportunità di catturare la varietà dei suoni e dei colori del paesaggio, in canoa sembra quasi di sussurrare nell’orecchio del fiume, mentre pescando sulle sue sponde la sensazione è quella di essere parte di una vicenda antica come il mondo. Le escursioni in battello, combinate con itinerari in bicicletta e visite ai musei e ai borghi, offrono un’ulteriore variante su un ventaglio di occasioni di scoperta che spazia da eventi gastronomici come November Porc a momenti di approfondimento in cui la riserva diventa un’aula didattica diffusa.Il territorio, si sa, si scopre anche a tavola, e l'Emilia è maestra nel dar vita a prodotti d'eccellenza, come il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, il Cacio del Po e i formaggi DOP Piacentini - dal celebre Grana Padano al Provolone Val Padana - oltre ai salumi famosi nel mondo, come i 3 DOP piacentini: Coppa, Pancetta e Salame.

Parma Città creativa UNESCO per la gastronomia - La proclamazione di Parma quale Città Creativa UNESCO per la gastronomia  ha sostanzialmente certificato la vocazione della città nel cuore della Food Valley che del cibo ha fatto un’arte e un motivo di vanto, dedicando al gusto itinerari, eventi e musei, in un contesto culturale estremamente ricco, all’ombra degli innumerevoli manieri riuniti sotto l’etichetta dei Castelli del Ducato.   sono solo alcune delle eccellenze che Il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il Salame di Felino e il Fungo di Borgotarohanno partecipato a creare un’autentica leggenda della buona tavola e della qualità, sottolineando il valore del passaggio delle pratiche e dei metodi da una generazione a quella successiva. Mai come in questo caso, è lecito affermare che, per capire davvero una città, bisogna imparare a distinguerne il sapore. E qui il sapore è una trionfale parata che va dalla torta fritta ai tortelli d’erbetta, passando per l’haute cuisine dell’Alma - Scuola Internazionale di cucina italiana con sede alla Reggia di Colorno – fino alle rispettose rielaborazioni dei ristoranti stellati.

Battistero di Parma - Rimanendo a Parma, non si può non notare come ogni angolo della città offra improvvisi spunti di bellezza sul piano artistico e architettonico. Il complesso della Pilotta, il Palazzo Ducale e il Teatro Regio sono parte di uno stupefacente mosaico che ha forse nel Battistero la sua tessera più brillante.  Oltre a essere uno dei monumenti medievali di maggiore interesse a livello europeo, l’edificio che compone con la Cattedrale e il Palazzo Vescovile la strabiliante coreografia di Piazza Duomo condivide con Stonehenge, il Pantheon di Roma e le piramidi d’Egitto la segnalazione concessa dall’UNESCO ai siti di massimo valore astronomico a livello mondiale. Se il famoso ciclo dei mesi è un chiaro riferimento al cosmo, l’orientamento del capolavoro progettato da Benedetto Antelami sembra tenere conto della relazione tra la Terra e il cosmo stesso, facendo dell’oggetto architettonico una gigantesca meridiana.

Per maggiori informazioni: www.visitemilia.com 

 

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