Italia green

Liguria: le meravigliose camelie di Pegli

Un’eccezionale fioritura dai mille colori in uno dei parchi più belli d’Italia, Villa Durazzo Pallavicini

12 Mar 2020 - 06:00
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Uno spettacolo che rapisce gli occhi e il cuore: è quanto accade nei pressi di Genova durante la fioritura primaverile nell'incantevole cornice di Villa Durazzo Pallavicini, a Pegli, un evento che solo nello scorso anno ha richiamato 20 mila visitatori, provenienti da tutta Italia e dall'estero.

Quest'anno si prevede che la fioritura sia godibile al Parco e al Camelieto storico fino al 5 aprile. C'è tempo insomma  per scoprire tante curiosità su queste meravigliose piante antiche, un tempo coltivate direttamente dalla marchesa Clelia Durazzo, donna scienziato del ’700, botanica esperta, ancora oggi simbolo  di emancipazione femminile.

Alberi fioriti - Il camelieto, nato nel 1856, non è stata una banale operazione di giardinaggio, ma un lavoro strutturale straordinario: è stato modificato un intero tratto di parco per realizzare un terreno acido idoneo alle camelie. Con asini, buoi o con le braccia di tanti uomini si sono portate le piante, dando vita a un viale di 200 metri. Il tempo ha fatto poi l'altra parte del lavoro: quelli che per il marchese erano arbusti alti poco più di un metro adesso sono alberi veri e propri che superano i 6 metri. 

La Camelia Japonica - Si tratta della specie Camelia Japonica che, crescendo e sviluppandosi nel tempo, ha dato vita a centinaia di cultivar dai diversi colori e dalle diverse forme e quantità di petali. Tra i cultivar di pregio spiccano: la Vergine di Colle beato, la Warratah Rubra, l'Incarnata, l'Eleonora Franchetti, la Bella di Firenze, l'Omar Pacha, la Magnoliaeflora e la Diamantina. Uno spettacolo dal grande valore botanico che resta immutato nel tempo.

Spettacolo en plen air - La visita al camelieto offre anche l’occasione di godere delle bellezze del Parco storico, giardino di ispirazione romanica, realizzato tra il 1837 e il 1846 da Michele Canzio, all’epoca scenografo del Teatro Carlo Felice, che creò una vera e propria rappresentazione teatrale “open air”. Il percorso di visita è infatti articolato in prologo, antefatto, tre atti, ognuno composto da affascinanti scenografie caratterizzate da laghi, torrentelli, cascate, edifici da giardino, arredi, piante rare, scorci visivi e inganni scenografici capaci di dilatare quasi all’infinito i confini di questo luogo magico.  

In treno o in battello - Pegli è agevolmente raggiungibile dal centro città, sia utilizzando i treni regionali che lo speciale servizio Navebus, che consente di spostarsi comodamente dal Porto Antico a Pegli a bordo di un battello, godendo di una piacevole e rilassante escursione via mare.

Per maggiori informazioni: www.visitgenoa.it 

 

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