Gioielli d'Italia

Liguria: tutta la poesia delle Cinque Terre

Otto miglia sospese tra le onde del Tirreno e gli Appennini, cinque paesi talmente belli da sembrare irreali

24 Feb 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Delfini a Vernazza
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Otto miglia di costa rocciosa a picco sul Mar Ligure, con centinaia di chilometri di muretti a secco che delimitano piccoli appezzamenti di terra coltivati ​​per lo più a vite, in cui sono incastonati gli antichi paesi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare: le Cinque Terre. 

Dichiarare Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco proprio per il loro articolato, unico, ecosistema di grande interesse naturalistico e ambientale, tutelato da un Parco nazionale e dall'Area marina protetta , sono una meraviglia unica al mondo, da assaporare a piedi. E la primavera è la stagione ideale per goderne paesaggi, borghi, vedute.  

Meglio in treno - Per chi si avventura nelle Cinque Terre, l'indecisione è tra il richiamo del mare e quello dell'entroterra, tra il piacere di prendere il primo sole in calette ritagliate nella roccia e l'alternativa emozionante del trekking lungo i sentieri scavati a mezza costa, uno strapiombo sulle acque. Il consiglio è che lascia l'auto a La Spezia e saluta in treno, il mezzo più pratico ed ecologico per visitare, dato che collega tutte le località. Godetevi quanto vi sfila davanti al finestrino, lungo il litorale frastagliato che strapiomba in un mare profondo, dai colori che vanno dal blu al verde smeraldo, scandito da cinque borghi, marinari e dall'altro al tempo stesso, che competono fra loro in colori, semplicità, fascino e splendore. E, se avete tempo, abbandonate anche il treno e il destino qualche tratto a piedi, seguendo i sentieri che si snodano tra i vigneti terrazzati, dove matura lo Sciacchetrà, raro e pregiato vino liquoroso già cantato da Francesco Petrarca.

Riomaggiore, porta delle Cinque Terre - Sede dell'omonimo Parco, Riomaggiore è un pittoresco borgo di pescatori, con due file di caso alte e strette, ammassate l'una sull'altra, dai tipici colori pastello, i ruderi del castello risalente al XVI secolo e un alternarsi di luce e oscurità, proveniente dagli stretti carrugi. Corniglia (che si trova più in alto, su uno scosceso terrapieno) si trova allo sbocco sul mare di una stretta vallata. A sud ovest del paese si trova l'Orto Botanico di Torre Guardiola, sull'omonimo promontorio sovrastante Capo Montenero, uno dei luoghi più spettacolari e panoramici della Liguria, la zona di avvistamento per gli appassionati di bird-watching.  

Manarola e la Via dell'Amore - Tappa successiva, Manarola, organizzata all'interno di una gola rocciosa. Con un pittoresco porticciolo, nasce per la produzione di olio e vino, a cui è dedicato un piccolo Museo. Il suo caso dalle facciate multicolori è inerpicano su uno sperone alto 70 m sul mare : di grande impatto è il colpo d'occhio offerto dall'enorme scoglio nero dall'ambito dalle acque. Da Riomaggiore a Manarola si snoda la Via dell'Amore (non percorribile attualmente per Lavori), Uno dei sentieri Più romantici e celebrati al mondo, Scavata nella roccia una mezza costa a picco sul mare.

Corniglia, borgo di collina - Proseguendo oltre, lo sguardo punta in alto: un centinaio di metri sopra il mare, ecco Corniglia, borgo che pare più collinare che marinaro, arroccato sul crinale del promontorio e collegato alla spiaggia da una scala di 365 gradini . Splendido panorama che si gode da questo piccolo paese, di tradizione più agricola che marinara, circondato da vigne di Sciacchetrà, tesoro prezioso per il paese. È qui che si trova una delle maggiori espressioni di stile gotico della Liguria: la parrocchiale di San Pietro.

Vernazza e Le Antiche Tradizioni Marinare - D'origine medievale, con la caratteristica piazzetta e una curiosa chiesa gotica disposta su due piani dedicati a Santa Margherita d'Antiochia, Vernazza si è sviluppata attorno a un pittoresco porticciolo, accanto alle barche dei pescatori attirano anche quelle turistiche. Un suggestivo percorso porta sulla cima del promontorio che domina il paese e la baia, dove sorge il Castello Doria dell'XI secolo, da cui si gode una splendida vista. L'antica struttura fortificata è ancora visibile anche dal Belforte (possente bastione all'imboccatura del porto) e un'alta torre d'avvistamento all'imbocco del sentiero che porta a Corniglia.

Monterosso - Ultima tappa, Monterosso al Mare, la principale località turistica delle Cinque Terre, con una bella spiaggia. Il suo centro antico è un gomitolo di strade anguste che si inerpicano sul colle, attorno alla parrocchiale gotica di San Giovanni Battista. Borgo di pescatori e turisti , conserva nella seicentesca chiesa di San Francesco un capolavoro da ammirare: la Crocifissione, attribuita al pittore seicentesco fiammingo Antoine Van Dick, o -secondo altri- un anonimo pittore figura di un lui s'ispirò. Da visitare il Parco letterario dedicato a Eugenio Montale, Premio Nobel per la letteratura, cantore di queste terre. Da Monterosso vale davvero la pena di spingersi fino al promontorio del Mesco, da cui si gode una delle più spettacolari viste sulle Cinque Terre: la passeggiata è di poco più di ore e si snoda tra i cespugli di euforbia e di timo, ginepri, mirti, contorti pini di Aleppo. 

Informazioni: www.lamialiguria.it

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