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L'incanto di Marano, perla della laguna friulana

È la preziosa porta d’accesso della magnifica laguna omonima. Natura ed enogastronomia superlative

30 Ott 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Laguna di Marano, foto di Glauco Vicario 
© Ente del Turismo  | Laguna di Marano, foto di Glauco Vicario 
© Ente del Turismo  | Laguna di Marano, foto di Glauco Vicario 

© Ente del Turismo | Laguna di Marano, foto di Glauco Vicario 

© Ente del Turismo | Laguna di Marano, foto di Glauco Vicario 

Marano e l’incanto della sua laguna, sospesa fra cielo e mare, delicato ecosistema straordinariamente ricco di avifauna: novembre, periodo di migrazioni, è un mese magico per visitare questo angolo incontaminato del Friuli Venezia Giulia, godere dell’ultimo sole prima dell’inverno, fare passeggiate o inoltrarsi in barca nelle riserva naturali dove si possono osservare migliaia di volatili, sostare in ristoranti e trattorie per gustare la più autentica cucina lagunare di pesce. 

Marano, pietre che sanno di storia - Marano, antica cittadella fortificata sulla laguna a cui ha dato il nome, roccaforte molto ambita in terra friulana dalla Serenissima (che la conquistò nel 1534), conserva ancora intatta tutta l’atmosfera di vecchio borgo di pescatori, con le antiche case cinquecentesche affacciate sul porto e il vivace mercato del pesce, dove vale la pena di far un salto di prima mattina. Nella grande e incantevole piazza centrale su cui si affacciano ristoranti e bar, spiccano la quattrocentesca Torre Millenaria, simbolo del paese, con gli stemmi dei provveditori veneti, la loggia e il Palazzo dei Provveditori. Cuore dell’abitato e della comunità, viene chiamata affettuosamente dai maranesi Piazza Granda. Da visitare, poco lontano, l’interessante Museo Archeologico della Laguna di Marano, che raccoglie numerosi ed interessanti reperti che testimoniano come la laguna fosse abitata fin dalla preistoria, e poi dal periodo romano, dato che per la sua posizione costituì per secoli una strategica area di passaggio di merci e un punto di incontro di culture tra Adriatico ed Europa continentale. 

Le lagune più a nord del Mediterraneo - La laguna di Marano, con quella di Grado, sua naturale prosecuzione verso oriente (le più settentrionali, e fra le più belle, del Mediterraneo) formano un fronte di isole e di banchi sabbiosi fra la terraferma ed il mare aperto, che delinea un arco di oltre 30 km, teso tra Lignano e Grado. Un intrico di canali, fra decine di piccole isole punteggiate dai tipici casoni con i tetti di paglia dei pescatori e ricoperte di canne e di cespugli, che mutano colore col passare delle stagioni, scandite dalla fioritura del limonio, il fior di barena.

Birdwatching - Un ecosistema unico al mondo, dall’equilibrio delicato, tuttora perfettamente conservato: per proteggerlo sono state create Riserve naturali, habitat ideale per decine di specie di uccelli acquatici che vi nidificano o, nel periodo delle migrazioni, vi fanno tappa prima di riprendere il loro viaggio verso il sud. Aironi, folaghe, germani reali, alzavole, marzaiole, anatre, cormorani, falchi di palude, oche selvatiche, ma anche cigni reali e cigni selvatici, pescaiole, quattrocchi, morette grigie ed altre decine di specie altrove sempre più rare: il periodo migliore per poterli vedere è la fine dell’autunno e l’inverno, quando se ne possono scorgere a migliaia, appollaiati fra i bassi cespugli delle barene o alzati in volo a stormi. 

Riserva Naturale Valle Canal Novo - Per osservarli dalla terraferma senza disturbarli, un ottimo punto è la Riserva Naturale Regionale Valle Canal Novo, una ex valle di pesca ai margini dell’abitato di Marano, raggiungibile a piedi. Vi si trovano percorsi da fare a piedi, osservatori panoramici, un Centro visite con sezione didattica.  Molto interessante è l’Acquario lagunare che permette di “immergersi” nella laguna e scoprire i diversi organismi che popolano questo straordinario ambiente, tra acqua dolce e salata. La gran parte delle vasche è incastonata in una scenografia che riproduce idealmente una sezione degli habitat lagunari più importanti: la foce del fiume, la barena, il “paluo”, i canali, le dune. Nella Riserva vengono organizzate visite guidate e attività didattiche, a cui è dedicata anche un nuovo spazio, l’Area preistorica di Interazione Ambientale.

Le foci del fiume Stella - Da Marano, poi, si può visitare anche la Riserva Naturale delle foci del fiume Stella, una delle zone naturalistiche più pregevoli del Mediterraneo, riconosciuta di valore internazionale dalla Convenzione di Ramsar che tutela gli habitat degli uccelli acquatici: dato che è raggiungibile solo via mare, una comoda soluzione è imbarcarsi su battelli Saturno e Santa Maria che partono dal porto e che organizzano anche altri tour di varia lunghezza e tipologia in laguna. 

Gastronomia di laguna - Ma una puntata a Marano vale veramente la pena di farla anche per i tanti ristoranti e trattorie che si affacciano sul piazzette e vie lastricate di pietra del centro storico e non solo: in tavola, ovviamente il pescato freschissimo del mattino. Tra vari pregevoli locali, la più autentica cucina lagunare si gusta ad esempio alla Barcaneda, con una magnifica e raffinata scelta di antipasti e una curatissimo menù che varia in base al pescato del giorno, e a ristorante La Porta del mar con il suo favoloso fritto misto. Il tutto accompagnato, ovviamente, dai celebri vini bianchi friulani.

Per maggiori informazioni: www.visitmaranolagunare.it

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