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Meraviglie d’Italia: l’Orto botanico dell’Università di Padova

Patrimonio Umanità Unesco, è il più antico al mondo ed ora si arricchisce di un affascinante Museo Botanico

06 Apr 2023 - 06:00
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L’Orto botanico dell’Università di Padova è il più antico orto botanico (e universitario) al mondo ad aver mantenuto la sua collocazione e la sua architettura originarie e per questo nel 1997 è stato inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Fu fondato nel 1545 nel cuore di Padova, con lo scopo di consentire agli studenti universitari di imparare a riconoscere le piante medicinali e ad usarle per scopi terapeutici. Oggi ospita più di 6.000 esemplari e 3.500 specie all’interno di una superficie di 3,5 ettari.

La cinquecentesca Palma di Goethe - Incommensurabile la sua importanza, dato che ha largamente contribuito alla nascita di numerose discipline scientifiche moderne, quali la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacologia. Visitatissimo (200.000 visitatori l’anno), è un qualificatissimo centro di ricerca scientifica e divulgazione culturale, che ospita oltre 100 eventi ogni anno. L’Orto antico è caratterizzato da un’affascinante struttura a forma di cerchio con inscritto un quadrato, suddivisa in quattro quadrati più piccoli (i “quarti”) da due viali perpendicolari, e racchiusa da mura perimetrali. Ogni quarto deve il suo nome alla sua pianta più rappresentativa: magnolia (sud-ovest), ginkgo (nord-ovest), tamerice (nord-est) e albizzia (sud-est). Gli esemplari delle piante sono disposti per categoria all’interno di aiuole di forma geometrica, specifica per ogni quarto, andando a rappresentare un catalogo ideale del regno vegetale. L’orto ospita collezioni tematiche (piante medicinali, velenose, piante rare del Triveneto, flora dei Colli Euganei), ricostruzioni di ambienti naturali (come la roccera alpina e la macchia mediterranea), piante insettivore, succulente, acquatiche e ornamentali, senza dimenticare le piante storiche come la Palma di Goethe (1585), la più antica dell’Orto.

Il Giardino della biodiversità - Nel 2014 è stato ampliato con la costruzione del Giardino della biodiversità, costituito da cinque grandi serre a basso impatto ambientale nelle quali è possibile compiere un affascinante viaggio attraverso i biomi naturali del pianeta - dalle aree tropicali a quelle sub-umide, dalle zone temperate ai deserti – esplorando al contempo il millenario rapporto tra le piante e gli esseri umani.

Il nuovo Museo botanico - Questa primavera l’Orto botanico sì è arricchito di un nuovo, importante e suggestivo, tassello, il Museo botanico, 500 mq di superficie espositiva in cui scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla fondazione e arriva fino al Novecento, presentando per la prima volta al grande pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova. Tra botanica e medicina, fino all’immersione in una vera farmacia di fine Settecento, si compie un viaggio affascinante e coinvolgente. La visita si snoda in un percorso ad anello, a partire dall’ingresso che specchia l’Orto rinascimentale, in cui trova posto il tronco più antico conservato, quello dell’agnocasto, tra le piante coltivate nei primi anni di vita dell’Orto e noto fin dall’antichità come presunto rimedio per diminuire il desiderio sessuale. Ci si immerge poi nelle tappe fondamentali della storia dell’Orto, a partire dalla sua fondazione nel 1545 fino al 1786, quando Goethe lo visita e ne rimane affascinato durante il suo viaggio in Italia.

Erbari e illustrazioni botaniche - A seguire si sviluppa la collezione di erbari, che occupa l’intero corridoio settentrionale dell’edificio e racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, sin dalle origini importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: tale storia viene annunciata dall’installazione Erbario assoluto, realizzata dallo studio artistico multidisciplinare fuse* e viene ripercorsa attraverso alcuni esemplari originali delle collezioni di erbari. Nella parte finale della galleria ci si immerger nelle illustrazioni botaniche e anatomiche che hanno fatto la storia della botanica e della medicina in alcuni dei più preziosi volumi della Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili. 

La spezieria settecentesca e il Teatro botanico - Il percorso continua in una spezieria di fine Settecento, dove la strumentazione originale, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina si combinano con esperienze sonore e interattive. A seguire ci si immerge in un’aula di fine Ottocento, imparando ad esercitare l’occhio, come gli studenti del passato, sulle collezioni botaniche didattiche di tavole parietali, semi, funghi e legni delle forme più diverse. Negli spazi del Teatro botanico recentemente restaurato si può assistere alla proiezione del film Goethe. La vita delle foglie, scritto e diretto da Denis Brotto, dove si racconta l’ideale ritorno di Goethe a Padova, oggi, nel 2023: un’occasione per ripensare al suo viaggio in Italia, avvenuto nel 1786, e soprattutto alla genesi del suo celebre saggio La metamorfosi delle piante, pubblicato nel 1790. Nelle sale successive è possibile immergersi in esperienze interattive come quella della Botanica senza frontiere, in cui una mappa evidenzia i legami dell’Orto con il resto del mondo, attraverso le storie dei personaggi che sono entrati in relazione con questo luogo, o quella di Una storia illustrata della botanica e della medicina, in cui si ripercorre in 12 tappe, che comprendono anche Padova, la storia della medicina e della botanica occidentale, oppure il gioco finale che conclude la visita e sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i botanici padovani a cui ancora oggi sono dedicati interi generi di piante.

Per maggiori informazioni: www.ortobotanicopd.it

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