Montevecchia, straordinaria terrazza su Milano e la Brianza
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Dalle Prealpi lombarde alla pianura padana, un borgo dalla vista mozzafiato
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Milano da un'altra prospettiva, le montagne che sembra di poterle toccare quasi e un clima mite che sorprende: ecco quello che ci può offrire il piccolo borgo di Montevecchia, in Brianza.
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Lasciamoci condurre su questa magnifica terrazza dal sito di viaggi e turismo Myownitaly. (www.myownitaly.com), specializzato in destinazioni e itinerari alla scoperta dell'Italia segreta. "Quella delle terrazze di Montevecchia è tra le più belle posizioni della Brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia dritto a sud..." così Mario Soldati descrisse questa piccola gemma in provincia di Lecco.
Il borgo di Montevecchia gode di una singolare condizione climatica: in cima al paese il clima è differente rispetto ai centri a valle, situati anche solo a pochi chilometri di distanza: spesso si registrano circa 2 gradi in meno d'estate e 2 gradi in più in inverno. Grazie alla particolare esposizione solare, qui riescono a crescere piante tipiche delle zone del Mediterraneo tra cui le viti, e le aromatiche come la salvia e il rosmarino.
Di origini preistoriche (nel parco furono scoperti due accampamenti risalenti all'epoca dell'uomo di Neanderthal e dell'uomo sapiens), Montevecchia fu insediamento dei Romani, che edificarono mura difensive; il piccolo santuario risale invece ad epoca medievale ed è probabilmente opera dei Longobardi. E' probabilmente di origine longobarda anche il nome: Mons Vigiliae ("Monte delle Vedette"), che si è successivamente trasformato in lingua volgare sino all'attuale dialetto brianzolo, nel quale Vegia significa Vecchia.
La chiesetta longobarda sulla sommità di Montevecchia è resistita sino al 1570, epoca in cui un incendio dovuto "all'incuria del parroco" (si legge dagli atti della visita di san Carlo Borromeo) la distrusse interamente insieme ai paramenti ed agli arredi sacri. Nel 1924 l'attuale santuario fu dedicato alla Beata Vergine del Carmelo.
Passeggiando per Montevecchia è possibile ammirare la Villa Albertoni Agnesi, dimora della famosa matematica Gaetana Agnesi vissuta nella fine del '700, periodo in cui era difficile per le donne fare carriera nel mondo scientifico, autrice di testi di successo sull'analisi matematica. Il portale d'ingresso della villa, come pure il balcone in ferro battuto sovrastante, lo scalone, la balaustra scolpita a ghirlande intrecciate a putti sono un chiaro riferimento al Rococò. Della villa è stato pure perfettamente conservato il bel giardino all'Italiana.
La salita che porta a Montevecchia è molto frequentata dagli appassionati di ciclismo che, guadagnata la sommità, possono gratificarsi della fatica godendo dello spettacolare panorama; chi ama il trekking invece può percorre i numerosi sentieri che attraversano il Parco del Curone e apprezzare le quasi mille specie di piante erbacee e legnose che qui trovano dimora.
Informazioni sui siti: www.comune.montevecchia.lc.it/ e www.parcocurone.it/
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