Riti e fascino

Natale: in Italia Centrale i presepi più belli

Tradizioni antiche e religiosità popolare si uniscono in sacre rappresentazioni di intensa spiritualità e di grande fascino. Tutti da ammirare

23 Dic 2019 - 06:00
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© Ufficio stampa  | L'antica tradizione del Presepe Vivente è sempre viva e suggestiva, specialmente nei borghi dell'Italia Centrale.

© Ufficio stampa | L'antica tradizione del Presepe Vivente è sempre viva e suggestiva, specialmente nei borghi dell'Italia Centrale.

© Ufficio stampa | L'antica tradizione del Presepe Vivente è sempre viva e suggestiva, specialmente nei borghi dell'Italia Centrale.

Il presepe è stato “inventato“ da San Francesco di Assisi nel 1223: inizialmente non era una scena statica, fatta di statuine e riproduzioni della grotta di Betlemme da collocare in casa o nelle chiese, ma una vera e propria sacra rappresentazione, interpretata da persone e animali in carne ed ossa. La tradizione del Presepe Vivente è particolarmente viva nell’Italia Centrale, dove tra l’altro il presepe è nato. Ecco alcuni appuntamenti particolarmente suggestivi.  

A Greccio il presepe è storia – Greccio, in provincia di Rieti, è la città in cui Francesco da Assisi realizzò la prima sacra rappresentazione dedicata alla Natività e in cui è nato ufficialmente il presepe. Tutti gli anni, da 797 Natali consecutivi,  la tradizione si ripete: il presepe vivente, costruito, recitato e curato dalla Proloco di Greccio è un evento che rappresenta il cuore della comunità. A Greccio, uno dei Borghi più belli d’Italia, tappa importante del Cammino di Francesco e sede del santuario fondato dal Poverello di Assisi, vengono riproposti sei quadri viventi, interpretati da personaggi in costumi medievali. A rendere unica l’edizione del 2019, è la ricorrenza degli 800 anni trascorsi dal Pellegrinaggio di pace di San Francesco e l’incontro che il Santo ebbe con il Sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kamil. Gli appuntamenti sono il 24 dicembre ore 22,30; il 26 dicembre, ore 17; il 28, 29 dicembre ore 17; e ancora l’1, 5 e 6 gennaio, ore 17.

A Marcellano (PG) il Presepe è da vivere – Nel cuore dell’Umbria una piccola Betlemme è pronta a rivivere tra racconti evangelici e fantasia popolare. Questo splendido borgo, circondato da dolci e suggestive colline, si trasforma nella Palestina di 2000 anni fa, tra scenografie e atmosfere magiche che trasportano il visitatore all’interno del presepe stesso, tra le piccole vie, dal carcere alla sinagoga, dal fabbro al forno, dal vasaio al frantoio. Sei serate di incanto in programma il 25, 26 e 29 dicembre, e ancora l’1, 5 e 6 gennaio dalle 17.45 in poi. 

Genga (Ancona) – Nella inconsueta e fascinosa ambientazione della gola di Frasassi il 26 e il 29 dicembre a partire dalle ore 14.30 alle 18.30, la scena della Natività si espande su una superficie di oltre 30.000 metri quadrati. Il Presepio Vivente di Genga non è solo il più grande al Mondo, ma è senza dubbio uno dei più suggestivi per il magnifico scenario naturale dentro il quale prende vita. Partecipano oltre 300 figuranti in costume, i quali animano una serie di quadri viventi ostruiti lungo il percorso che parte dalla gola, si snoda sulle falde del monte Frasassi ed segue il sentiero che porta fino al Tempio del Valadier e al Santuario della Madonna di Frasassi, a 660 metri di altitudine. Biglietti: adulti 7,5 euro, bambini gratis fino ai 10 anni. 

Mercatino e mostra dei Presepi, Alatri (Frosinone) – Alatri, la “città dei Ciclopi” e importante centro del popolo italico degli Ernici, torna ad ospitare la tradizionale e spettacolare Mostra dei Presepi Artistici: l’appuntamento prosegue fino al 12 gennaio nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco. In contemporanea, sempre fino al 12 gennaio prende vita in Piazza Santa Maria Maggiore il Mercatino di Natale, con un ricco programma di spettacoli e giochi, delizie della cucina da assaporare, con il Presepe Vivente, la casa di Babbo Natale e l’arrivo della Befana. 

“Le Officine di Babbo Natale” di Antrodoco (Reti) – C’è tempo fino al 6 gennaio per visitare “Le Officine di Babbo Natale”, una tensostruttura riscaldata e allestita a tema presso il Chiostro di Santa Chiara, ad Antrodoco, Il paese considerato il “Centro d’Italia”. All’interno della struttura si svolgono spettacoli acrobatici, laboratori creativi, animazioni, proiezioni di cartoni animati e tombolate. Ci sono anche un museo diffuso, un’esposizione pittorica nelle attività commerciali di Antrodoco e la possibilità di riscaldarsi e ristorarsi in diverse attività commerciali con aperitivi natalizi a base di prodotti locali e dolci 

Il Natale a Serra de’ Conti (Ancona) – Tante attività natalizie fino al 5 gennaio nel grazioso borgo marchigiano in provincia di Ancona, famoso per il suo splendido centro storico di impianto duecentesco, racchiuso da una cinta muraria spezzata da dieci torrioni. Ci sono spettacoli teatrali, piccoli peccati di gola, film, musica dal vivo e intrattenimenti per i più piccoli. Da Non perdere è la visita al Museo delle Arti Monastiche, una struttura unica nel suo genere che racconta oltre cinque secoli di vita claustrale attraverso gli oggetti della vita quotidiana e delle attività manuali delle monache. Da non perdere anche il Chiostro di San Francesco annesso al Palazzo Comunale, il Monastero di Santa Maria Maddalena e il percorso panoramico di San Paterniano.  

Ad Oliveto Sabino (RI) prende vita l’albero della “gnommera” – Può sembrare un termine strano, ma in Sabina tutti lo conoscono: la “gnommera” è il gomitolo di lana con cui le mamme e le nonne del posto passavano le lunghe serate invernali a lavorare ad uncinetto le coperte di lana che avrebbero riscaldato e rivestito di colori i letti di casa. E così prosegue per tutto il periodo natalizio il progetto “Il filo che unisce” da cui nasce l’albero della “gnommera”, che oltre ad abbellire il borgo con un albero davvero unico, unisce gli abitanti e tutti coloro che frequentano il paese laziale, attraverso centinaia di metri di lana che, con molta pazienza, le donne hanno trasformato in più di mille mattonelle ad uncinetto per ricoprire una struttura di metallo a forma di albero, realizzata dagli uomini del paese. 

Presepio Vivente di Monteleone d’Orvieto (Terni )- Compie 40 anni uno dei Presepi Viventi più suggestivi di tutta l’Umbria. Tra i vicoli del suggestivo borgo medievale in provincia di Terni, la Palestina di un tempo torna a rivivere in quattro serate: il 24 dicembre (dalle ore 22 alle 23.30), il 26, 29 dicembre e il 5 gennaio dalle ore 16.30 alle 19. Nel caratteristico centro storico illuminato da fiaccole si passeggia fra soldati romani e sacerdoti del Sinedrio, fra il lusso dei ricchi e la povertà dei lebbrosi, in compagnia dei mercanti e degli artigiani del tempo, come il fornaio, il falegname, la profumiera, il cestaio, il pescatore, il fabbro e il segantino. Bambini in costume, pecore e galline, tutti insieme accompagnano la visita fino alla sua meta: la stalla nella quale vede la luce Gesù bambino.

Il Presepe vivente di Tarquinia – Non solo il bue e l’asinello, le pecore e i cammelli dei Magi: nel Presepe Vivente di Tarquinia ci sono fachiri, serpenti, giochi di fuoco e danze con le spade per un evento che si trasforma in spettacolo. Un nuovo percorso attraversa la zona più bella della cittadina, per dar vita a uno degli eventi natalizi più suggestivi del Centro Italia, in cui la Palestina di 2000 anni fa prende vita in un’antichissima città etrusca. L’appuntamento è pe il 26 e 29 dicembre e per il 6 gennaio, con partenza alle ore 17 tra i vicoli di Santa Maria in Castello. 
 

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