© Istockphoto | Sentiero "Selvaggio Blu", Ogliastra, Sardegna
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Non tutto lo Stivale è preso d’assalto dai turisti: ecco alcune mete ancora intatte, perfette per il distanziamento sociale
© Istockphoto | Sentiero "Selvaggio Blu", Ogliastra, Sardegna
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L’Italia ha una natura ricchissima e variegata, con splendide località di mare, le montagne più belle del mondo, dolci ondulazioni collinari. Alcuni di questi luoghi sono ancora incontaminati e poco battuti dalle rotte turistiche, perfette per chi fa del distanziamento sociale una priorità assoluta. Ne abbiamo selezionati dieci, in tutta Italia.
SENTIERO "SELVAGGIO BLU", OGLIASTRA, SARDEGNA – È un percorso escursionistico che offre un punto di vista vero e inconsueto sulla Sardegna più selvaggia. Percorrendo i 50 chilometri dell’itinerario si costeggia il golfo di Orosei con spettacolari panorami sulle falesie e sulle spiagge più celebri della zona e il Supramonte. Il tracciato è impegnativo, con tratti di arrampicata che richiedono allenamento ed esperienza.
SAN NICOLA ARCELLA, COSENZA – La baia di San Nicola Arcella offre spunti di grande bellezza, con il famoso arco naturale in pietra (Arco Magno) dal quale si raggiunge la spiaggia che si apre su una graziosa laguna di forma semicircolare. A pochi passi dall’arco c’è la grande Grotta del Saraceno, all’interno della quale si trova una sorgente.
NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA, SIRACUSA – Paesaggi naturali grandiosi e tracce di un lontano passato si riuniscono in questo sito patrimonio Unesco. Il sito conta circa 5000 tombe di epoca preistorica scavate nella roccia o in grotte naturali, tra sentieri scoscesi, grotte e caverne, in un contesto naturale di forte impatto.
CALANCHI DI ALIANO, BASILICATA – Nei pressi del borgo di Aliano si estende la regione dei calanchi, ondulazioni nel terreno scolpite dall’erosione di antichi fiumi che hanno scavato lunghi e profondi solchi longitudinali nella roccia biancastra e argillosa. Il paesaggio, selvaggio e quasi privo di vegetazione, è dominato da uno sperone di roccia, ai cui margini sorge Craco, il celebre borgo fantasma lucano.
CASCATE DI ISOLA DEL LIRI, FROSINONE – Il fiume Liri, dividendosi in due bracci, genera nella città di Isola del Liri due magnifiche cascate, la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio, la prima della quali è l’unico esemplare europeo di salto d’acqua all’interno di una città. La cascata è immersa in una ricca vegetazione che circonda il Castello Boncompagni Viscogliosi.
PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA, ABRUZZO – La Majella si trova all’interno di una delle zone più verdeggianti d’Europa. Il Parco si estende nella parte più impervia e selvaggia dell'Appennino Centrale, intorno alla montagna più alta d’Abruzzo, considerata “Sacra”, perché la sua monumentale statura ispira profonda religiosità, tanto da aver ospitato gli eremiti più volte nella storia.
BAGNI DI SAN FILIPPO, VAL D’ORCIA, TOSCANA – Una incantevole Spa a cielo aperto, in cui immergersi nelle acque delle locali sorgenti calde che scorrono in mezzo a un bosco e si raccolgono in bacini naturali di pietra calcarea bianchissima tra graziose cascatelle. L’area ha conservato un aspetto incontaminato ed è ad accesso gratuito: la vasca più grande in cui immergersi è chiamata Balena Bianca, per la sua curiosa forma.
CASCATA DEL FIUME POGALLO, VAL GRANDE, PIEMONTE - Siamo nella più grande area selvaggia delle Alpi, in un territorio privo di strade asfaltate e di altri segni delle attività umane. Una zona incontaminata di boschi di faggi e prati, nella quale scorrono ruscelli dal corso anche tumultuoso.
LAGO DI TOVEL, VAL DI NON, TRENTINO – Si trova a circa 1200 metri di altitudine, all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. È formato dal torrente Noce ed è il più grande dei laghi naturali del Trentino È molto famoso perché, fino ai primi anni Sessanta, era sede di un curioso fenomeno naturale: nei mesi più caldi dell’estate vi proliferava un’alga, il Glenodinium sanguineum, che tingeva di rosso le acque. Oggi non accade più, ma il lago conserva intatta tutta la sua bellezza.
GROTTE E ORRIDO DI PRADIS, GERCHIA, PORDENONE – Un percorso attrezzato accessibile a tutti con scalette e passerelle in un luogo altrimenti impervio e selvaggio, tra cascate, grotte e fenditure nella roccia, perfetto per gli appassionati di canyoning. Il paesaggio è tipicamente carsico, con doline e inghiottitoi, dove sono stati ritrovati numerosi reperti preistorici tra cui resti di animali e utensili dell’Età del Bronzo e d’epoca romana.